Seisachteia
Seisàchtheia (in greco antico: Σεισάχθεια?, Seisáchtheia) è il nome delle riforme legislative operate dal legislatore ateniese Solone, nel 594 a.C[1]. A quel tempo in Grecia stava crescendo l'aristocrazia che stava rovinando la vita dei contadini; molte terre divennero parte di quegli aristocratici, ma molti piccoli e medi contadini persero le loro terre e Solone decise di fermare questo fenomeno con questa legge.
Il termine, che letteralmente equivale a "scuotimento/scioglimento dei pesi", indica il provvedimento che impedì che si contraessero debiti sulle persone e che abolì i debiti privati e pubblici già contratti.[2] Così molti piccoli contadini non affrontarono problemi con i propri debiti e addirittura si andò alla caccia di schiavi che in precedenza avevano perso la loro proprietà per questo fatto.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ SEISACHTHEIA in "Enciclopedia Italiana", su treccani.it. URL consultato il 28 aprile 2020.
- ^ Aristotele, Costituzione degli Ateniesi, VI, (traduzione a cura di Giuseppe Lozza, Oscar Mondadori, Milano, 1991; p. 33).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti secondarie
- (EN) William Smith (a cura di), Seisachtheia, in A Dictionary of Greek and Roman Antiquities, 1890.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Gaetano De Sanctis, seisachtheia, in Enciclopedia Italiana, vol. 31, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1936.
- (EN) seisachtheia, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.