Slobodan Praljak
Slobodan Praljak | |
---|---|
Slobodan Praljak nel 2013 | |
Nascita | Čapljina, 2 gennaio 1945 |
Morte | L'Aia, 29 novembre 2017 |
Cause della morte | Suicidio (avvelenamento) |
Etnia | Croato |
Religione | Cattolicesimo |
Dati militari | |
Paese servito | Croazia Repubblica Croata dell'Erzeg-Bosnia |
Forza armata | Esercito croato Consiglio di difesa croato |
Anni di servizio | 1991 - 1995 |
Grado | Generale |
Guerre | Guerra d'indipendenza croata Guerra in Bosnia ed Erzegovina Guerra croato-musulmana in Bosnia ed Erzegovina |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Slobodan Praljak (Čapljina, 2 gennaio 1945 – L'Aia, 29 novembre 2017) è stato un criminale di guerra e militare croato di Bosnia ed Erzegovina; venne condannato a 20 anni per crimini di guerra come la pulizia etnica in Bosnia e l'aver ordinato la distruzione del ponte di Mostar, un atto che secondo i giudici "aveva causato danni sproporzionati alla popolazione civile musulmana".[1][2]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Istruzione
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di un funzionario dell’agenzia di sicurezza nazionale, dichiarò di avere conseguito tre lauree a Zagabria, in ingegneria elettronica, filosofia e arte drammatica; insegnò per alcuni anni in un liceo tecnico, e per un certo periodo si dedicò all'arte[3].
Carriera teatrale e cinematografica
[modifica | modifica wikitesto]Direttore di vari teatri, diresse anche numerosi programmi televisivi, alcuni documentari e un film, Povratak Katarine Kozul (1989).[3]
Carriera militare
[modifica | modifica wikitesto]Fu generale dell'esercito croato e del Consiglio di difesa croato, un esercito della Repubblica Croata dell'Erzeg-Bosnia. Nel 1993 fu a capo delle operazioni di bombardamento di Mostar che portarono alla distruzione del pluricentenario ponte ottomano cittadino, patrimonio mondiale dell'UNESCO, lo Stari Most.[3]
Dopo la guerra
[modifica | modifica wikitesto]Alla fine della guerra, divenne un imprenditore di successo.[3]
Nel 2013 fu uno dei sei politici croato-bosniaci condannati al Tribunale penale internazionale per l'ex-Jugoslavia per crimini di guerra durante la guerra croato-bosniaca. Condannato a vent'anni di reclusione, fino all'ultimo l'ex generale negò risolutamente ogni addebito.[4][5]
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Il 29 novembre 2017 il Tribunale dell'Aia condannò definitivamente Praljak a vent'anni di carcere per crimini di guerra. Praljak, che in quel momento era presente in aula, si alzò in piedi e disse testuali parole:
«Slobodan Praljak nije ratni zločinac! S prijezirom odbacujem vašu presudu.»
«Slobodan Praljak non è un criminale di guerra e con sdegno respingo la sentenza.»
Dopodiché prese una fiala contenente cianuro e la bevve fino a cadere a terra privo di sensi mentre diverse telecamere riprendevano la scena.[6][7] I giudici sospesero l'udienza e chiamarono un medico. Praljak venne trasportato all'ospedale dell'Aia e venne dichiarato morto qualche ora dopo. Il suo corpo fu cremato per sua richiesta espressa in una sua lettera da aprire dopo la sua morte.[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Chi era Slobodan Praljak, l'uomo che distrusse il ponte di Mostar, su Rainews. URL consultato il 14 aprile 2023.
- ^ Eros Bicic, Il giorno in cui distrussero il ponte di Mostar, dall'Archivio del Corriere, su Corriere della Sera, 29 novembre 2017. URL consultato il 14 aprile 2023.
- ^ a b c d Chi era Slobodan Praljak - Il Post, in Il Post, 30 novembre 2017. URL consultato il 5 dicembre 2017.
- ^ Slobodan Praljak, ex generale croato condannato, suicida con veleno in aula al tribunale dell'Aja - Mondo, 29 novembre 2017. URL consultato il 14 aprile 2023.
- ^ Chi era Slobodan Praljak, su Il Post, 30 novembre 2017. URL consultato il 14 aprile 2023.
- ^ Slobodan Praljak, ex generale croato condannato, suicida con veleno in aula al tribunale dell'Aja, su ansa.it, 29 novembre 2017. URL consultato il 29 novembre 2017.
- ^ Beve veleno durante la lettura della condanna, criminale di guerra croato si uccide a L’Aja, su lastampa.it, 29 novembre 2017. URL consultato il 30 novembre 2017.
- ^ Tpi: Praljak, generale avrebbe meditato suicidio da anni - Bosnia, su ANSAMed, 1º dicembre 2017. URL consultato il 14 aprile 2023.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Slobodan Praljak
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Slobodan Praljak
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su slobodanpraljak.com.
- (EN) Slobodan Praljak, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 26590686 · ISNI (EN) 0000 0000 4323 8888 · LCCN (EN) nb2007007044 · GND (DE) 1058660101 · NSK (HR) 000083247 |
---|
- Criminali croati
- Militari croati
- Criminali del XX secolo
- Militari del XX secolo
- Croati del XX secolo
- Nati nel 1945
- Morti nel 2017
- Nati il 2 gennaio
- Morti il 29 novembre
- Nati a Čapljina
- Morti all'Aia
- Morti per suicidio
- Morti per avvelenamento
- Studenti dell'Università di Zagabria
- Persone condannate per crimini di guerra