Stellaria palustris

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Centocchio delle paludi
Stellaria palustris
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
OrdineCaryophyllales
FamigliaCaryophyllaceae
TribùAlsineae
GenereStellaria
SpecieS. palustris
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseCaryophyllidae
OrdineCaryophyllales
FamigliaCaryophyllaceae
GenereStellaria
SpecieS. palustris
Nomenclatura binomiale
Stellaria palustris
Ehrh. ex Hoffm., 1791

Il centocchio delle paludi (Stellaria palustris Ehrh. ex Hoffm., 1791) è una piccola pianta (alta fino a 40 cm) bienne, di aspetto erbaceo appartenente alla famiglia delle Caryophyllaceae[1].

Il nome del genere (Stellaria) è di origine latina e fa riferimento alla forma stellata del fiore. Palustris (nome specifico) si riferisce all'habitat usuale di questa specie. Il nome scientifico è stato definito nel 1795 dal chimico, botanico ed entomologo svedese Anders Jahan Retzius nato a Kristianstad nel 1742 e morto a Stockholm nel 1821.
In inglese questa pianta viene chiamata : Meadow Starwort.

Si tratta di una esile pianta le cui dimensioni variano da 20 a 40 cm. La forma biologica della pianta è emicriptofita scaposa (H scap) : sono piante perennanti per mezzo di gemme situate sul terreno e con asse fiorale allungato e con poche foglie.

Le radici sono secondarie da rizoma.

  • Parte ipogea: la parte sotterranea consiste in un sottile rizoma strisciante.
  • Parte epigea: la parte aerea del fusto è prostrato - ascendente, dalla superficie liscia e dalla sezione tetragona; è inoltre mediamente ramoso e poco foglioso.

Le foglie sono lineari – lanceolate e tutte sessili. Alla base sono cuneate e l'apice è acuto, la parte centrale è solcata da un nervo. Il colore è verde glauco. Lungo il fusto le foglie sono disposte in modo opposto. Dimensione delle foglie: lunghezza 1,5 – 2 cm; larghezza 2 – 4 mm.

Infiorescenza

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L'infiorescenza è terminale ed è formata da un unico fiore sorretto da un peduncolo di 3 – 10 cm; la pianta nel suo insieme può avere fino a 20 fiori. Il fiore è protetto da brattee lanceolate di 2 – 7 mm.

I fiori sono pentameri, ermafroditi, attinomorfi, dialipetali ed eteroclamidati. Il diametro dei fiori va da 12 a 18 mm.

  • Calice: i 5 sepali sono liberi fra di loro e sono lunghi 5 – 7 mm di forma lanceolata con apice acuto; possiedono 3 venature longitudinali.
  • Corolla: i 5 petali sono più lunghi dei sepali e sono divisi fino alla base in modo che ad un esame superficiale sembra che il fiore abbia 10 petali; il colore della corolla è completamente bianco. Dimensione dei petali: 7 – 10 mm (risultano quindi 1,2 – 2 volte più lunghi dei sepali).
  • Androceo: gli stami sono 10
  • Gineceo: l'ovario è supero e sincarpico; gli stili sono 3 a portamento eretto e sono lunghi da 5 a 7 mm.
  • Fioritura: da maggio a giugno.

Il frutto è una capsula colorata di colore verde - paglia e di forma ovoidale – oblunga con apice acuto. Si apre tramite 6 valve. I semi hanno un colore bruno – rossastro scuro e sono subrotondi. Dimensione della capsula: 8 – 10 mm; dimensione dei semi 1,2 – 1,4 mm.

Distribuzione e habitat

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Elenco di alcuni ibridi intraspecifici :

  • Stellaria × glauciformis Bouvet (1873) – Ibrido fra : Stellaria graminea e Stellaria palustris
  • Stellaria × hybrida Rouy & Foucaud (1896) – Ibrido fra : Stellaria alsine e Stellaria palustris
  • Alsine glauca (With.) Britton
  • Stellaria barthiana Schur (1876)
  • Stellaria dilleniana Moench (1777)
  • Stellaria fennica auct. non (Murb.) Perf. (1941)
  • Stellaria glauca With. (1796)
  • Stellaria graminea L. var. palustris Roth (1789)
  • Stellaria heterophylla Magnin (1881)
  • Stellaria laxmannii DC. (1824)
  • Stellaria litigiosa Magnin (1881)
  • Stellaria moenchii Magnin (1881)
  • Stellaria palustris Ehrhart ex Hoffmann (1791), non Retz.
  1. ^ (EN) Stellaria palustris, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 20 settembre 2023.
  • Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta. Volume terzo, Milano, Federico Motta Editore, 1960, p. 767.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume primo, Bologna, Edagricole, 1982, p. 209, ISBN 88-506-2449-2.
  • 1996 Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole.

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