Coordinate: 45°58′52″N 13°37′57″E

Strada di Osimo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Nuova strada ANAS 55
del Monte Sabotino
Strada di Osimo
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regioni  Friuli-Venezia Giulia
Dati
ClassificazioneStrada regionale, Nuova strada ANAS
InizioSalcano
FinePoggio San Valentino
Lunghezza3,159 km
Data apertura1985
Provvedimento di istituzioneLegge n° 73 del 14 marzo 1977
GestoreIl tratto italiano è di competenza slovena gestita dalla Direkcija Republike Slovenije za ceste (Agenzia slovena delle strade)
Pedaggiono
Percorso
Località serviteNova Gorica, Collio
Principali intersezioniStrada regionale 103

La Strada del Monte Sabotino (in sloveno: Sabotinska cesta), meglio nota come Strada di Osimo (Osimska cesta), è una strada internazionale che collega le località slovene di Salcano (Solkan) e Poggio San Valentino (Podsabotin) attraverso una servitù di passaggio posta sul territorio italiano. La strada venne costruita a seguito del Trattato di Osimo del 1975 che costituì la cornice normativa per la costruzione di un'infrastruttura in territorio italiano ma condivisa con la Jugoslavia.[1]

Il tratto sul territorio italiano è costruito in una trincea alta due metri ed è sottoposto a particolari regole sul transito veicolare.

Vista del monte Sabotino da Gorizia, è visibile a mezzacosta la strada di Osimo.

Prima degli accordi internazionali, esistevano diversi valichi di frontiera minori tra il Collio sloveno e il Friuli Venezia Giulia, ma avevano un orario di apertura limitato, che impediva alle persone di comunicare normalmente con il loro paese d'origine o le costringeva a utilizzare un percorso molto più lungo lungo la strada che sale a nord sulla valle dell'Isonzo fino a Plava e prosegue verso Nova Gorica, dove la maggior parte degli abitanti andava a lavorare.

Il Trattato di Osimo stipulato il 10 novembre 1975 tra l'Italia e la Jugoslavia stabilì espressamente all'articolo 9 di costruire tale collegamento. L'articolo 6 dell'Accordo sullo sviluppo della cooperazione economica dettaglia meglio i rispettivi adempimenti.[2] La strada fu costruita secondo il progetto elaborato dalla commissione mista italo-jugoslava di cui all'art. 6 dell'accordo sulla promozione economica e finanziata dai governi italiano e jugoslavo, ciascuno per il proprio tratto di competenza della strada. Nel 1978 il governo italiano destinò all'ANAS un finanziamento di 1,55 miliardi di lire.[3]

Nel 1980 venne iniziata la costruzione del tratto dal confine con l'Italia fino a Poggio San Valentino, ma nella primavera del 1982 i lavori furono sospesi per mancanza di risorse finanziarie. La costruzione riprese nell'aprile 1983 e ai lavori di sterro partecipò anche l'unità di ingegneria dell'esercito popolare jugoslavo.

Ponte sul fiume Isonzo, con la città di Nova Gorica sullo sfondo

A seguito del completamento del ponte sull'Isonzo, la strada fu inaugurata il 15 giugno 1985 dai sindaci di Gorizia e Nova Gorica.[4]

Secondo l'accordo nel 1975 tra l'Italia e la Jugoslavia il tratto italiano venne assegnato al controllo jugoslavo per 25 anni e successivi periodi di dieci anni rinnovati tacitamente a meno di denuncia da farsi almeno due anni prima della scadenza del periodo. Come da accordo, il controllo del traffico veicolare è sotto il controllo della polizia slovena anche nel tratto di circa 1,6 chilometri che si trova in territorio italiano,[5] gestito anch'esso dalla Direkcija Republike Slovenije za ceste (Agenzia slovena delle strade).

Nell'ambito della costruzione della strada, vennero realizzati il ponte di Salcano che attraversa il fiume Isonzo e altre dieci strutture più piccole per colmare corsi d'acqua con portate da 1 a 11 m, mentre furono scavati o riempiti quasi 400.000 m³ di materiali.

Classificazione

[modifica | modifica wikitesto]

Alla strada è stato attribuito il numero R2-402 nella numerazione ufficiale slovena e nel tratto in territorio italiano dei cavalcavia permettono la circolazione delle persone da e per il monte Sabotino. Secondo la numerazione dell'ANAS la strada è la NSA 55.

Le cosiddette "piste di sorveglianza" nel territorio italiano sono ufficialmente classificate come "NSA 55 bis"[6].

Nuova strada ANAS 55 bis
del Monte Sabotino
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regioni  Friuli-Venezia Giulia
Dati
ClassificazioneNuova strada ANAS
Lunghezza3,300 km
Data apertura1985

La strada regionale R2-402 inizia a Solcano, all'incrocio con la strada principale 103, attraversa l'Isonzo con un grande ponte ad arco in cemento armato, lungo 238 metri e alto 55 metri (campata centrale di 102 metri) e sale in due tornanti fino al confine di stato sul versante del Monte Sabotino.

Nel tratto sul territorio italiano, la strada passa attraverso un corridoio lungo 1594 metri:[7] questa parte è costruita in trincea e presenta una recinzione alta due metri su entrambi i lati della strada con cancelli gestiti dalle autorità italiane. Il regime di comportamento da tenere durante l'attraversamento del corridoio è stato determinato dal Regolamento sull'uso della Sabotinska cesta, pubblicato il 7 ottobre 1983 in appendice alla Gazzetta ufficiale slovena n. 8 - Trattati internazionali: questo tratto di strada è destinato esclusivamente al traffico di transito ed è vietato sostare su di esso; su questo tratto non è consentito circolare con veicoli militari e sono vietate le fotografie.[8]

La strada raggiunge di nuovo il confine di stato davanti all'insediamento di Poggio San Valentino e poi costeggia la valle del torrente Pevnica fino a Colmo, dove si collega alla vecchia rete stradale. La strada regionale 402 prosegue poi verso Quisca, San Martino, Castel Dobra e Neblo e termina alla frontiera del valico di Vencò.

  1. ^ Roberto Covaz, La strada-cicatrice sul monte Sabotino ma anche l'autoporto di Sant'Andrea, in Il Piccolo, 11 novembre 2005. URL consultato il 28 ottobre 2020.
  2. ^ Legge n° 73 del 14 marzo 1977 contenente l'art. 6 dell'"Accordo sulla promozione della cooperazione economica tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia" (PDF), su unmig.sviluppoeconomico.gov.it. URL consultato il 13 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2016).
  3. ^ Decreto del presidente della Repubblica 6 marzo 1978, n. 100, articolo 3, in materia di "Norme dirette ad assicurare l'esecuzione degli obblighi derivanti dagli accordi italo-jugoslavi di Osimo del 10 novembre 1975 ed a consentire l'attuazione delle misure connesse"
  4. ^ Sarà "cancellata" la strada sul Sabotino, in Il Piccolo, 16 giugno 2009.
  5. ^ (SL) Območje uprave, su Republika Slovenija-Ministrstvo za notranje zadeve-POLICIJA.
  6. ^ La rete Anas, su Anas S.p.A., 6 ottobre 2016. URL consultato il 5 novembre 2024.
  7. ^ Gazzetta ufficiale (PDF), 4 maggio 2004.
  8. ^ (SL) Pravilnik o uporabi (PDF).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]