Sulla malignità di Erodoto
Sulla malignità di Erodoto | |
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Titolo originale | Περὶ τῆς Ἡροδότου κακοηθείας |
Altro titolo | De Herodoti malignitate |
Busto moderno di Plutarco nella sua Cheronea. | |
Autore | Plutarco |
Periodo | II secolo |
1ª ed. italiana | 1841 |
Genere | Saggio |
Sottogenere | critica letteraria |
Lingua originale | greco antico |
Serie | 'Moralia' |
Preceduto da | Confronto tra Aristofane e Menandro |
Seguito da | De placitis philosophorum |
Sulla malignità di Erodoto o Sulla malizia di Erodoto è un'opera di Plutarco, tramandata nei suoi Moralia[1], che critica lo storico Erodoto per i suoi pregiudizi e mancanza di obiettività nelle sue Storie.
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]La struttura del trattato[2] è ben definita[3]ː
«Prima di arrivare all’analisi di casi specifici, l’autore fornisce nel De Herodoti malignitate 855B– 856D una lista di nove indizi, utili a identificare la malignità di uno storico. Questi sono, nell’ordine, (1) l’utilizzo di espressioni negative per caratterizzare un personaggio, (2) le digressioni e il riferimento a episodi non attinenti all’oggetto della trattazione storica, inseriti solo con l’intento di caratterizzare negativamente i personaggi in azione; (3) l’omissione di dettagli importanti che caratterizzano positivamente tali personaggi; (4) la scelta, in presenza di più versioni, della versione meno credibile circa lo svolgimento dei fatti; (5) la scelta, anche in presenza di fatti attestati in modo concorde dalle fonti, della spiegazione meno attendibile quando si tratta di risalire alle cause e quella (6) di ricondurre a motivazioni abiette le decisioni che determinarono il corso degli eventi; (7) la scelta di addebitare alla fortuna o al denaro il successo delle imprese individuali, secondo un’ottica che Plutarco confuta in dettaglio nel De Alexandri Magni fortuna aut virtute. E ancora, Plutarco aggiunge (8) la scelta di non attaccare apertamente un personaggio, ma di gettare discredito sul suo nome in modo obliquo per mezzo d’insinuazioni; infine, (9) l’aggiunta di commenti pungenti alle lodi, per ridimensionare indirettamente la portata dell’elogio.»
Analisi critica
[modifica | modifica wikitesto]L'opuscolo è stato definito come un "primo esempio letterario di stroncatura"[4]. Nell'Ottocento, lo storico britannico George Grote lo considerò, anzi, un serio attacco all'opera erodotea, parlando della "onorevole franchezza con cui Plutarco ne richiama la malignità"[5].
In effetti, Plutarco fa delle osservazioni azzeccate, trovando vari ed evidenti errori in Erodoto, ma è anche probabile che l'operetta fosse un puro esercizio retorico, in cui Plutarco assume l'identità di avvocato del diavolo per mostrare cosa si potesse obiettare ad un autore tanto amato e ormai classico[6].
Alcuni studiosi, comunque, hanno liquidato l'opera come di uno Pseudo-Plutarco, "piena di futilissime osservazioni di ogni genere"[7], in cui l'autore evidenzia semplicemente la propria malignità[8] e le cui "invenzioni calunniose" sono ispirate da semplice sciovinismo tebano (Tebe, in effetti, è trattata in maniera neutra nelle Storie).
Secondo un altro studioso plutarcheo, R. H. Barrow, per Plutarco il vero errore di Erodoto sarebbe stato quello di avanzare critiche a tutte quelle poleis che avevano salvato la Grecia dall'invasione della Persia. "Plutarco", afferma Barrow "è sciovinisticamente filellenico, sicché nessuna di queste città poteva operare male"[9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ 854E-874C.
- ^ Registrato al N. 122 del Catalogo di Lampria.
- ^ Tutti i Moralia. Prima traduzione italiana completa. Testo greco a fronte, Coordinamento di Emanuele Lelli e Giuliano Pisani, Collana Il pensiero occidentale, Milano, Bompiani, 2017, p. 2849.
- ^ Roger Kimball, Plutarch & the issue of character, su newcriterion.com, The New Criterion Online. URL consultato l'11 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2006)..
- ^ George Grote, A History of Greece: From the Time of Solon to 403 B.C., Routledge, 19 ottobre 2000 [1830], p. 203..
- ^ Aubrey Stewart, George Long, Life of Plutarch (TXT), in Plutarch's Lives, Volume I (of 4), The Gutenberg Project. URL consultato il 3 gennaio 2007..
- ^ William Smith, A New Classical Dictionary, New York, Harper and Brothers, 1851, p. 366 digitalized version.
- ^ A. D. Godley, Introduction, in Herodotus, Cambridge Mass., Loeb Classical Library, 1920, vol. 1, p. XIV digitalized version.
- ^ R. H. Barrow, Plutarch and His Times, 1979 [1967]..
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Plutarco, La malignità di Erodoto, a cura di Maurizio Grimaldi, Napoli, D'Auria, 2004, ISBN 88-7092-242-1.
- Tutti i Moralia. Prima traduzione italiana completa. Testo greco a fronte, Coordinamento di Emanuele Lelli e Giuliano Pisani, Collana Il pensiero occidentale, Milano, Bompiani, 2017, p. 3264, ISBN 978-88-452-9281-1.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 1459154076023011860009 · BAV 492/15012 · LCCN (EN) n83035325 · GND (DE) 4316166-2 · BNF (FR) cb13175121n (data) |
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