Székelykáposzta
Székelykáposzta | |
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Székelykáposzta | |
Origini | |
Altri nomi | (HU) "stufato di cavolo a la Székely" o "Székely gulasch" (CS) segedínský guláš (SK) segedínsky guláš (DE) Szegediner Gulasch (SL) segedin golaž (PL) gulasz segedyński |
Luogo d'origine | Ungheria |
Diffusione | Europa centrale |
Dettagli | |
Categoria | secondo piatto |
Ingredienti principali | carne del suine, crauti, spezie, pomodori, peperoni, brodo, panna acida, pane |
La székelykáposzta, conosciuto anche come "stufato di cavolo a la Székely" o "gulasch Székely" (conosciuto come segedínský guláš in ceco, segedínsky guláš in slovacco, Szegediner Gulasch in tedesco, segedin golaž in sloveno e gulasz segedyński in polacco), è un piatto caratteristico della cucina ungherese e della Europa centrale. Contrariamente al suo nome, non proviene dal popolo di Székely e la cucina tradizionale della Transilvania non lo riconosce.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Secondo la leggenda la ricetta di questo piatto è attribuita a József Székely, archivista provinciale del XIX secolo, contemporaneo e amico del poeta ungherese Sándor Petőfi. Nel 1846, mentre cenavano al Giardino Komló in via Gránát a Pest, scoprirono che i piatti disponibili stavano finendo. Su richiesta di Székely, il locandiere servì un intruglio preparato mescolando i crauti stufati avanzati con lo spezzatino di maiale. Presumibilmente Petőfi ordinò lo stesso piatto in un'altra occasione, chiamandolo "cavolo Székely".[1]
La ricetta non si trova nel libro di cucina franco-ungherese del 1881 di József C. Dobos, ma nel "Valódi magyar szakácskönyv" di Ágnes Zilahy del 1891 nella sezione relativa ai contorni.[2][3]
La presenza occasionale del "gulasch di Szeged" nei menù internazionali è probabilmente il risultato di un malinteso sul nome "goulash Székely" a Vienna. In alternativa, il nome può suggerire l'inclusione della paprika. In Ungheria, "gulasch di Szeged" si riferisce a un piatto diverso a base di verdure e Knödel.
Viene tipicamente servito con fette di Knödel simili a pane, accompagnato da un vino rosso leggero e speziato (come il kadarka), panna acida fredda e crema di peperoncino.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (HU) Elek Magyar, Az ínyesmester nagy szakácskönyve, 1991, ISBN 963-282-498-9.
- ^ (HU) A legendás székelykáposzta és története, su kronikaonline.ro, 4 ottobre 2014. URL consultato il 21 settembre 2023.
- ^ (HU) Zilahy Ágnes/Főzelékek/Székely-gulyás – Wikikönyvek, su hu.wikibooks.org. URL consultato il 21 settembre 2023.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Székelykáposzta