Tashfin ibn Ali
Tashfin ibn Ali | |
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sovrano degli Almoravidi | |
In carica | 1143 – 1145 |
Predecessore | Ali ibn Yusuf |
Successore | Ibrahim ibn Tashfin |
Morte | 23/25 marzo 1145 |
Dinastia | Almoravidi |
Padre | Ali ibn Yusuf |
Religione | islam |
Tāshfīn ibn ʿAlī (in arabo تاشفين بن علي?; ... – 23 marzo o 25 marzo 1145) fu un sultano della dinastia almoravide, nel Maghreb al-Aqsa (Marocco) e nella Spagna islamica (al-Andalus), dal 1143 al 1145.
Origine
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di ʿAlī b. Yūsuf, della dinastia berbera degli Almoravidi (appartenenti alla tribù dei Sanhaja).
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Prima di salire al trono, sotto il regno del padre ʿAlī b. Yūsuf, servì come governatore della Spagna islamica, conducendo una serie di vittoriose spedizioni contro il Regno di Castiglia e contro ribelli e banditi vari. Nel 1030 strappò ai castigliani una fortezza non molto lontana da Toledo. Nel 1034 conquistò la fortezza di Idiana e la città di Escalona.
Nel 1138, dopo la morte del fratello maggiore, fu nominato erede ufficiale dal padre ʿAlī b. Yūsuf.
Nel 1143 succedette a suo padre sui territori dell'impero almoravide, che erano rimasti in Marocco (molto ridotti dopo gli attacchi degli Almohadi), e su una parte della penisola iberica (al-Andalus), dove era iniziato il periodo detto "seconda Taifa".
Nel 1144, praticamente tutta al-Andalus si era ricostituita in tanti "regni di Taifa" (emirati indipendenti) e gli Almoravidi ne erano stati espulsi.
Nel 1145, Tāshfīn ibn ʿAlī perse la vita precipitando in un dirupo mentre fuggiva a cavallo assieme alla moglie dopo essere stato sconfitto in battaglia dagli Almohadi nei pressi di Orano.
Gli succedette il figlio Ibrahim ibn Tashfin, ancora bambino.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Rafael Altamira, La Spagna (1031-1248), in <<Storia del mondo medievale>>, vol. V, 1999, pp. 865-896
- A. Huici Miranda, El gobierno de Tasfin Ben Ali Ben Yusuf en Andalus
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 72201257 · CERL cnp00552661 · GND (DE) 119311062 |
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