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Tetraquark

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Il modello a tetraquark è stato proposto per descrivere gli adroni esotici scoperti a partire dal 2003[1]. Il modello descrive adroni composti di quattro quark di valenza, disposti in due coppie di diquark. I diquark sono oggetti dotati di carica di colore, quindi una "molecola" di due diquark è unita dallo scambio di gluoni e avrebbe un raggio molto ridotto rispetto a quello di una molecola mesonica.

Il più famoso adrone esotico per il quale è stata proposta l'interpretazione di tetraquark è la risonanza X(3872)[2]. La lettera X indica la provvisorietà del nome, mentre il numero 3872 indica la massa in MeV della risonanza, all'incirca il quadruplo di quella di un protone. Essa è stata osservata per la prima volta dall'esperimento Belle, in una collaborazione internazionale a maggioranza giapponese e statunitense, ed annunciata il 31 ottobre 2003, e successivamente confermata da diversi altri esperimenti. Non c'è, al giorno d'oggi, accordo sull'interpretazione di questo adrone: le due principali proposte sono quella di tetraquark e quella di molecola mesonica.

Oltre a X(3872), si ipotizza che anche altre particelle recentemente scoperte possano essere interpretate secondo il modello a tetraquark. In particolare le altre due candidate più importanti sono Z(4430) osservata per la prima volta nel 2007 dall'esperimento Belle[3] e Zc(3900) scoperta nel 2013 da due gruppi di ricerca indipendenti: l'esperimento Belle e il gruppo di ricerca che opera con l'acceleratore BES III in Cina.

Nel 2020 la collaborazione LHCb ha annunciato l'osservazione di X(6900), il primo tetraquark pesante composto da due quark charm e due anticharm[4][5][6]

  1. ^ redazione, Tetraquark?, su INFN-LNF, 26 ottobre 2017. URL consultato il 16 dicembre 2020.
  2. ^ Scoperta una nuova particella, su Le Scienze. URL consultato il 16 dicembre 2020.
  3. ^ Belle Discovers a New Type of Meson, KEK, 2007. URL consultato il 20 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2009).
  4. ^ redazione, Lhcb osserva un nuovo tipo di tetraquark, su Asimmetrie. URL consultato il 16 dicembre 2020.
  5. ^ Cern, osservato un nuovo tipo di tetraquark, in repubblica.it, 1º luglio 2020. URL consultato il 2 luglio 2020.
  6. ^ (EN) Observation of structure in the J/ψ-pair mass spectrum.

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