Coordinate: 41°04′N 16°55′E

Triggiano

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Triggiano
comune
Triggiano – Stemma
Triggiano – Bandiera
Triggiano – Veduta
Triggiano – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Puglia
Città metropolitana Bari
Amministrazione
SindacoGiuseppina Ferri (commissario prefettizio) dall'11-4-2024
Data di istituzione17 marzo 1861
Territorio
Coordinate41°04′N 16°55′E
Altitudine60 m s.l.m.
Superficie20,11 km²
Abitanti25 913[1] (31-8-2022)
Densità1 288,56 ab./km²
Comuni confinantiBari, Capurso, Noicattaro
Altre informazioni
Cod. postale70019
Prefisso080
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT072046
Cod. catastaleL425
TargaBA
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona C, 1 258 GG[3]
Nome abitantitriggianesi
PatronoMaria SS. della Croce
Giorno festivoterza domenica di settembre (Maria SS. della Croce)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Triggiano
Triggiano
Triggiano – Mappa
Triggiano – Mappa
Posizione del comune di Triggiano all'interno della città metropolitana di Bari
Sito istituzionale

Triggiano (Triggiàne in dialetto barese) è un comune italiano di 25 913 abitanti della città metropolitana di Bari in Puglia.

Geografia fisica

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Il territorio comunale si estende a breve distanza dalla costa adriatica nell'area pianeggiante nota come Conca di Bari, pochi chilometri a sud del capoluogo. Orograficamente si caratterizza per la presenza di lama San Giorgio, che, provenendo dai territori di Casamassima e Rutigliano, giunge al mare nei pressi dell'omonima località della costa di Bari. Lungo il percorso della lama si aprono numerose grotte, indice della natura carsica del sottosuolo.

Anteriormente all'epoca fascista, al territorio comunale apparteneva anche il territorio costiero denominato "San Giorgio", annesso in epoca fascista (Legge n. 17 dell'11 gennaio 1934, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 20 del 25 gennaio 1934) al Comune di Bari, insieme ad altri del litorale.[4]

L'altitudine del centro abitato è 60 metri s.l.m.

Il clima di Triggiano è tipicamente mediterraneo, con inverni miti ed estati caldo aride. Le temperature nelle aree più interne sono caratterizzate da clima temperato, mentre in prossimità della costa adriatica risentono dell'azione mitigatrice del mare.

Nella tabella sottostante sono riportati i valori medi che si registrano nel territorio del litorale barese, di cui anche il territorio di Triggiano fa parte:

Mese Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 11,712,614,818,322,826,929,429,626,121,216,913,412,618,628,621,420,3
T. min. media (°C) 5,05,26,99,313,217,119,719,817,013,39,56,65,69,818,913,311,9
Precipitazioni (mm) 57695241362921275163666118712977180573
Umidità relativa media (%) 76,274,973,571,469,165,461,863,269,475,076,476,876,071,363,573,671,1

Fonte: Cima del Litorale barese, su biopuglia.iamb.it. URL consultato il 4 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2006).

Le grotte che sorgono numerose nel territorio di Triggiano hanno restituito diverse testimonianze del suo popolamento in epoca neolitica. Al III secolo a.C. risalgono invece i ritrovamenti, tra i quali la tomba scoperta nel 1902 in contrada San Lorenzo, che fanno ritenere plausibile l'esistenza di un agglomerato urbano.[5] Tuttavia, la prima testimonianza scritta della città risale al 983 d.C., quando l'arcivescovo Pavone concede a Leone, figlio di Argiro, la pieve di San Martino in loco Triviani.[6] Il nome Trigiano appare invece in un testamento del 1054.[7]

Sulle origini del toponimo sono state formulate almeno tre ipotesi, nessuna delle quali è peraltro suffragata da prove documentali. La prima lo fa derivare da quello dell'imperatore Traiano, che promosse la realizzazione della via consolare Traiana che attraversava la Puglia da Benevento a Brindisi, lambendo il territorio triggianese. Una seconda congettura è quella secondo cui Trivianus sta ad indicare il trivio formato dall'intersezione di via Ponte, principale asse viaria interna all'abitato, con le attuali via Carlo Alberto e via della Marina Vecchia, strade dirette rispettivamente verso Bari e verso la costa. La prevalenza ora dell'una ora dell'altra ipotesi ha determinato per lo stemma comunale l'alternanza fra effigie dell'imperatore romano e la stilizzazione di tre strade intersecantesi. La storiografia recente ritiene tuttavia più plausibile una terza ipotesi, che attribuirebbe l'origine del toponimo al nome di qualche possidente di epoca romana (forse chiamato Trebius) che aveva ampi possedimenti nella località.[5]

Età moderna e contemporanea

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Nel 1466, la costituzione dell'universitas triggianese sanciva l'ottenimento di una certa autonomia amministrativa da Bari, ufficializzata poi con lo statuto concesso nel 1543 dalla duchessa di Bari Bona Sforza. Nel 1557 Bona Sforza donò Triggiano ai Pappacoda, che la reggeranno in qualità di principi fino al 1768. A partire dal XVI secolo fu avviato lo sviluppo di un borgo in muratura, esterno alle mura col fossato che delimitavano il castrum originario. Secondo lo storico locale Battista,[senza fonte] questa rinascita urbanistica avvenne in concomitanza con l'insediamento a Triggiano di una colonia greco-albanese attirata dalle terre che l'universitas concedeva per favorire il popolamento del centro abitato.

Dopo il 1768 il titolo di principi di Triggiano passò alle famiglia Filomarino e poi ai Brancaccio.

Il 20 novembre 1964, nella zona che tuttora viene identificata come Ex Superga, fu inaugurata una fabbrica dell'azienda torinese Superga, che arrivò ad impiegare 900 operai;[8] lo stabilimento fu chiuso nel 1986.[9]

Lo stemma e il gonfalone del comune di Triggiano sono stati riconosciuti con decreto del capo del governo del 26 maggio 1935.[10]

«D'azzurro, alla figura dell’imperatore Traiano, armato alla romana al naturale, impugnante una spada d'argento, guarnita d'oro, col motto: AUG: TRAIANUS IMP. Ornamenti esteriori da Comune.[11]»

Il gonfalone è un drappo di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Triggiano (vista panoramica)

Chiesa di Santa Maria Veterana

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Chiesa di Santa Maria Veterana
Chiesa di Santa Maria Veterana

Fu costruita a metà del XVI secolo su un preesistente edificio di culto medievale, risalente probabilmente al 1080 che, nonostante l'impianto basilicale a tre navate, era divenuto troppo piccolo per le esigenze di culto della cittadina.[12]

Dopo che un nubifragio la danneggiò gravemente nel 1681, la chiesa venne restaurata sotto la direzione di fra Filino da Molfetta. Al 1746 risale l'apparato iconografico interno, opera di Nicola De Filippis, allievo del pittore napoletano Paolo De Matteis: i soggetti dei dipinti variano da scene bibliche a momenti della vita della Vergine, quali la Natività, la Presentazione al Tempio, l'Incoronazione e lo Sposalizio con san Giuseppe. A un precedente momento risale invece la pregevole tela del cenacolo di Gaspar Hovic.

A partire dal XIX secolo la chiesa fu ampliata a più riprese: nel 1832 venne costruita una nuova cappella, e dal 1907 al 1913 furono modificati la facciata cinquecentesca, della quale venne conservato solo il rosone, e gli interni, decorati in stile liberty. Nel 1982 in seguito a sondaggi sotto il piano di calpestio sono state ritrovate le fondamenta della chiesa medievale.[13][5]

Altri monumenti

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  • Chiesa San Giuseppe
    Chiesa di San Michele
    Chiesa di San Michele
    Chiesa di Santa Lucia
    Chiesa di Santa Lucia
    Chiesa di Santa Maria della Croce, inaugurata nel 1608 (come da epigrafe dell'architrave del portone centrale riportante MDCVIII), costruita in stile barocco e a navata unica su una preesistente edicola votiva.
    Chiesa di Santa Maria della Croce
    Chiesa di Santa Maria della Croce
  • Chiesa della Madonna degli Angeli e convento dei Cappuccini, edificati nel 1616. La Chiesa è stata consacrata solo nel 1744. Nel 1949 i locali del Convento sono stati ampliati.
    Madonna degli Angeli e convento dei Cappuccini
    Madonna degli Angeli e convento dei Cappuccini
  • Chiesa di San Giuseppe Moscati in San Lorenzo, situata lungo viale Antonio Gramsci, sede di una comunità parrocchiale.
  • Chiesa di San Rocco, situata nei pressi della Villa Comunale, lungo via del Carmelo, intitolata al compatrono di Triggiano.
  • Chiesa di San Giuseppe, situata lungo la principale arteria cittadina Corso Vittorio Emanuele, dove vengono periodicamente organizzati riti religiosi.
  • Chiesa del Santissimo Crocifisso, in via don Peppino Palella, un tempo collocata nell'antico cimitero soppresso e spostato altrove, oggi sede di una comunità parrocchiale.
    Chiesa del Santissimo Crocifisso
    Chiesa del Santissimo Crocifisso
  • Chiesa di San Michele, situata lungo via Cesare Battisti, a ridosso del centro storico.
  • Chiesa di Santa Lucia, collocata lungo via Ponte (centro storico), in prossimità della Chiesa di Santa Maria della Croce.
  • Masseria fortificata detta "Villa del Reddito", risalente al XVI secolo, con torri e mura di precedente costruzione medioevale, voluta dai Conti Tanzi di Blevio, di origine lombarda, fiduciari della Duchessa di Bari, che donò loro la tenuta al margine dei confini tra Bari e Triggiano. Rilevanti i residui affreschi delle sale al piano nobile ed il portale stemmato con motto. Dai Tanzi prese il nome un famoso e particolare prodotto locale, appunto la "Pera Tanzi", ottenuta con vari innesti ed elaborati incroci per un frutto piccolo ma saporito nelle particolari condizioni della zona.
  • Chiesa rupestre di San Martino, di epoca iconoclasta, posta in varie grotte.
  • Fontana Dell’Acqua, lungo viale Aldo Moro, opera d'arte moderna edificata nel 2006 nella piazza dedicata al Cav. Rocco Lombardi.

Centro comunale polifunzionale e biblioteca comunale

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Il 28 settembre 2018 viene inaugurata, in via Rocco Dicillo, la sede del Centro comunale polifunzionale, dove trova sede anche la biblioteca comunale. Dal 2019 ha sede l'evento dedicato all'artista Massimo Troisi organizzato da Piero Bagnardi e I Comisastri.

Centro comunale polifunzionale
Centro comunale polifunzionale

Feste patronali

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  • Festa di San Rocco compatrono di Triggiano, terza domenica di agosto
  • Festa della Madonna della Croce patrona di Triggiano, terza domenica di settembre

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[14]

Scuole secondarie di II grado

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Hanno sede a Triggiano:

  • I Licei "Cartesio", indirizzi Classico, Linguistico, Scientifico, Scienze Applicate. L'Istituto nasce nel 1975 quale sezione staccata del Liceo Scientifico "Fermi" di Bari, per diventare autonomo nell'anno scolastico 1988/89.
Sede ITET de Viti de Marco
  • L'Istituto Tecnico Economico e Tecnologico "de Viti de Marco", indirizzi Amministrazione Finanza e Marketing, Sistemi Informativi Aziendali (dall'anno scolastico 2022/23 anche con percorso sperimentale quadriennale), Turismo, Biotecnologie Sanitarie (dall'anno scolastico 2022/23) e Biotecnologie ambientali (quest'ultimo nella sede associata di Valenzano). Viene istituito nell'anno scolastico 1991/92.

Scuole secondarie di I grado

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Ha sede a Triggiano la scuola media "De Amicis Dizonno", con sezioni anche ad indirizzo musicale.

Infrastrutture e trasporti

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Lo stesso argomento in dettaglio: Strade provinciali della città metropolitana di Bari.

I collegamenti principali sono rappresentati dalla Strada Statale 100 e dalla provinciale 240 (già strada statale 634 delle Grotte Orientali) che si distacca proprio dalla SS 100.

La stazione di Triggiano il 9 novembre 2022

La stazione di Triggiano sorge lungo la Linea 1 delle Ferrovie del Sud Est. Nel luglio 2019 iniziano i lavori di interramento della stazione ferroviaria (insieme a quella di Capurso), di elettrificazione e raddoppio della linea stessa nella tratta tra Mungivacca e Noicattaro.[15] Le stazioni dovrebbero essere riaperte al servizio passeggeri nel 2025.[16] Sono attualmente disponibili servizi sostitutivi espletati con autobus di Ferrovie del Sud Est, in partenza dall'ex Isola Ecologica situata sulla complanare della SS 100, diretti a Bari Centrale e Putignano.

Ferrovie dello Stato Italiane ha annunciato la costruzione di una fermata nei pressi del centro commerciale BariBlu nell'ambito del progetto della linea ferroviaria AV/AC Napoli - Bari, in particolare della nuova variante Bari Centrale - Bari Torre a Mare.[17]

Dal 2015 e fino al dicembre 2021, la mobilità urbana era garantita nell'ambito del progetto Cuts (Clean Urban Transport Systems).[18]

La mobilità extraurbana è garantita dalla rete di autobus delle Ferrovie del Sud Est di carattere regionale che la collegano a Bari, Cellamare, Casamassima, Capurso, Noicattaro, Rutigliano, Conversano, Castellana Grotte, Putignano e Valenzano.

Inoltre, Sita Sud prevede dei collegamenti tra Triggiano, Bari, il quartiere barese di Torre a Mare e Mola di Bari.

Piste ciclabili

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Nella città sono presenti diverse piste ciclabili, in particolare nei quartieri San Lorenzo e Casalino.

Più nel dettaglio, una pista ciclabile è presente su Viale Antonio Gramsci, prosegue su Via Tommaso Fiore e Via Pietro Nenni e termina in Viale Pietro Mennea; inoltre, una percorso ciclopedonale collega la fermata dei bus sostitutivi FSE a Via Vitangelo Dattoli, prosegue su Via Giuseppe Colucci e termina nei pressi dell'abbandonato Park and Ride di Triggiano: proseguirà, in futuro, sull'ex tracciato ferroviario fino a Capurso.[19]

Infine, nell'ambito del progetto Greenway, è stata finanziata la realizzazione di due piste ciclabili, per senso di marcia, su parte di Viale Aldo Moro.[20]

Amministrazione

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Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1 marzo 1989 27 febbraio 1991 Francesco Denicolò Democrazia Cristiana Sindaco [21]
27 febbraio 1991 26 luglio 1991 Giovanni Campobasso Partito Socialista Italiano Sindaco [21]
26 luglio 1991 5 novembre 1991 Vito D'Alesio Democrazia Cristiana Sindaco [21]
3 gennaio 1992 2 dicembre 1992 Nicola Pompilio Democrazia Cristiana Sindaco [21]
2 dicembre 1992 8 luglio 1993 Alfonso Magnatta Commissario prefettizio [21]
8 luglio 1993 28 aprile 1997 Vitangelo Dattoli Indipendente Sindaco [21]
28 aprile 1997 28 maggio 2001 Vitangelo Dattoli Lista civica di centro-sinistra Sindaco [21]
28 maggio 2001 20 ottobre 2005 Francesco Denicolò Lista civica di centro-destra Sindaco [21]
20 ottobre 2005 30 maggio 2006 Carlomaria Latorre Commissario prefettizio [21]
30 maggio 2006 20 maggio 2011 Michele Cassano Sinistra Sindaco [21]
20 maggio 2011 12 giugno 2016 Vincenzo Denicolò Centro-sinistra Sindaco [21]
12 giugno 2016 11 ottobre 2021 Antonio Donatelli Lista civica Sindaco [21]
11 ottobre 2021 11 aprile 2024 Antonio Donatelli Lista civica Sindaco [21]
11 aprile 2024 in carica Giuseppina Ferri Commissario prefettizio [21]

Negli sport di squadra, sono praticati vari sport a livello agonistico.

Il volley maschile e femminile con l'A.S.D. Trivianum, con la squadra maschile che disputa il campionato di Serie C e la squadra femminile che disputa la Seconda Divisione. Inoltre partecipa ai campionati giovanili. In passato era attiva l'Associazione U.S.D. Fides Triggiano.

Il calcio con l'A.S.D. Triggiano Calcio che milita in Prima Categoria e la Associazione Arcobaleno Triggiano che milita in Seconda Categoria ed è attiva anche a livello giovanile. In passato sono state attive l'Associazione Sportiva Dilettantistica Calcistica Triggiano, l'A.S.D. A.C. Triggiano e l'A.S.D. Eagles Triggiano.

Pattinaggio artistico a rotelle

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Il pattinaggio artistico a rotelle con l'A.S.D. Trivianum.

Impianti sportivi

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L'Associazione Arcobaleno Triggiano disputa le sue gare casalinghe nello stadio comunale "Principe di Piemonte". L'A.S.D. Triggiano Calcio, invece, gioca le sue partite casalinghe nello stadio comunale di Capurso, comune limitrofo.

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Legge n. 17 dell'11 gennaio 1934 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 20 del 25 gennaio 1934 parte prima (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2016).)
  5. ^ a b c Triggiano, su lnx.tmland.it. URL consultato il 5 aprile 2024 (archiviato il 27 settembre 2023).
  6. ^ Codice Diplomatico Barese, vol. I
  7. ^ Chartularium Cupersanense.
  8. ^ Superga, storia di un miracolo triggianese, su cronache triggianesi, 4 febbraio 2018. URL consultato il 31 dicembre 2023.
  9. ^ Allegato al resoconto della seduta del 19 gennaio 1987 - Risposte scritte ad interrogazioni (PDF), su Camera dei Deputati, p. 9514.
  10. ^ Triggiano, decreto 1935-05-26 DCG, riconoscimento di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato.
  11. ^ Bozzetto dello stemma del Comune di Triggiano, su ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città. URL consultato il 26 settembre 2024.
  12. ^ Sito web ufficiale del comune di Triggiano.
  13. ^ Tour virtuale. del complesso ipogeico, oggi visitabili.
  14. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  15. ^ FSE, anello ferroviario Bari: interramento tratta Triggiano - Capurso, elettrificazione e rinnovo binari, chiude la linea 1 (via Conversano) - Altre società - FSNews, su fsnews.it. URL consultato l'11 agosto 2019.
  16. ^ Ferrovie del Sud Est, lo strano caso di Capurso e Triggiano: lavori in corso da anni, per ora stazioni fantasma, su Corriere della Sera, 1º agosto 2023. URL consultato il 31 dicembre 2023.
  17. ^ Sito web FS della tratta AV/AC Napoli - Bari.
  18. ^ Triggiano, stop al servizio bus cittadino: mezzi giunti a fine vita.
  19. ^ Triggiano: luci e ombre sulla nuova pista ciclopedonale del quartiere Casalino.
  20. ^ CORSO VITTORIO EMANUELE DIVENTERÀ IL «SALOTTO VERDE» DELLA NOSTRA CITTÀ GRAZIE AL PROGETTO «GREENWAY» FINANZIATO CON QUASI 4 MILIONI DI EURO.
  21. ^ a b c d e f g h i j k l m n http://amministratori.interno.it/
  22. ^ Gemellaggi - Comune di Triggiano, su comune.triggiano.ba.it. URL consultato il 30 maggio 2022.
  • Vincenzo Roppo, Trivianum - Memorie Storiche del Comune di Triggiano, Bari, 1924
  • Daniele da Triggiano, Storia di Triggiano, Oria, 1946
  • Pasquale Battista, Triggiano al tramonto del X secolo (sulle origini), Bari, 1983

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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