La stagione blucerchiata si apre nuovamente con grandi colpi di mercato. Dopo aver assecondato il desiderio di Brady di approdare ad una squadra che gli consentisse di giocare nuovamente le coppe europee (ecco spiegata la cessione all'Inter), il presidente Paolo Mantovani decide di far approdare a Genova, su consiglio del nuovo allenatore Bersellini (di ritorno in blucerchiato dopo sette anni) e dopo aver ascoltato il parere di Francis, il roccioso capitano del Liverpool appena laureatosi campione d'Europa, Graeme Souness. Lo scozzese approda in Liguria col compito di guidare e far maturare i tanti giovani di talento che Mantovani aveva acquisito nel corso della sua gestione.
Tra questi, un talentuoso tornante reduce dalla promozione in Serie A con la Cremonese, Gianluca Vialli: il giovane grigiorosso (visionato più volte dalla Juventus ma infine scartato a causa di una relazione non favorevole di Vycpálek, che lo riteneva non pronto fisicamente) approda in maglia blucerchiata per circa 2 miliardi di lire. Dall'Inter, per aumentare il tasso tecnico della squadra e su espressa richiesta di Bersellini, giunge in prestito Beccalossi, idolo della Milano nerazzura: quest'ultimo acquisto non inciderà come sperato sulle prestazioni della squadra e dopo poche partite, anche a causa della definitiva esplosione di Salsano, verrà accantonato dal tecnico di Borgotaro.
L'inizio della stagione è, a dir poco, esaltante. Sotto la regia di Souness i giovani talenti blucerchiati giocano un calcio aggressivo e spettacolare, pur non finalizzando a dovere a fronte della grande mole di occasioni create. La squadra, nonostante qualche passaggio a vuoto causato dall'inesperienza, rimane in lotta per lo scudetto fino alla quart'ultima giornata, quando la battuta d'arresto di Avellino (pur fra molte rimostranze da parte doriana per l'arbitraggio di Rosario Lo Bello) costringono gli uomini di Bersellini alla resa. Il finale vede comunque la Sampdoria, grazie alla vittoria all'ultima giornata sull'Atalanta, classificarsi quarta e qualificarsi, inizialmente, alla Coppa UEFA; la squadra torna così a calcare i campi dell'Europa per la seconda volta nella sua storia, dopo il fin lì unico precedente della stagione 1960-1961.
Qualificazione che verrà, da lì a qualche settimana, commutata nell'accesso alla Coppa delle Coppe grazie alla vittoriosa cavalcata blucerchiata in Coppa Italia. La squadra genovese, dopo avere superato la fase a gironi estiva, elimina nell'ordine Pisa, Torino e Fiorentina, guadagnando l'accesso alla doppia finale contro il Milan: già vinta la gara di andata a San Siro (0-1), il 3 luglio 1985 la Sampdoria batte nuovamente il rossoneri a Marassi (2-1) e capitan Scanziani può alzare al cielo il primo trofeo della storia blucerchiata.