Coordinate: 44°06′03.39″N 10°01′00.18″E

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Castelnuovo Magra (/kastɛlˈnuɔːˌvo ˈmaːˌgra/; Castarnò nel Dialetto della Lunigiana) è un borgo della Lunigiana e della Val di Magra, ed è il centro storico del comune omonimo. È uno dei borghi più grandi della Lunigiana, ed è situato sul Monte Bastione.

Castelnuovo Magra
frazione
Castelnuovo Magra – Stemma
Castelnuovo Magra – Bandiera
Castelnuovo Magra – Veduta
Castelnuovo Magra – Veduta
Veduta di Castelnuovo Magra dal borgo di Nicola
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Liguria
Provincia La Spezia
Comune Castelnuovo Magra
Territorio
Coordinate44°06′03.39″N 10°01′00.18″E
Altitudine190 m s.l.m.
Superficie0,6 km²
Altre informazioni
Cod. postale19033
Prefisso0187
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantiCastelnovesi
PatronoSan Fedele
Giorno festivo7 aprile
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castelnuovo Magra
Castelnuovo Magra
Castelnuovo Magra – Mappa
Castelnuovo Magra – Mappa
Mappa del borgo.
[castelnuovomagra.sp.it Sito istituzionale]

La zona della Lunigiana è sempre stata, dopo la Caduta dell'Impero romano d'Occidente, soggetta a frequenti battaglie, anche sotto la Diocesi di Luni. Fu proprio per questo che il Vescovo di Luni Gualtiero II decise di edificare, sul Monte Bastione, un forte per permettere il governo su tutta la Val di Magra e una circolazione sicura. Venne così costruito, alla fine del XII secolo, il Castello di Santa Maria, situato dove oggi è situata la Chiesa di Santa Maria Maddalena. Ad oggi il castello è completamente inglobato nella chiesa e ne possiamo vedere solo alcuni resti. Attorno a questo castello nacque il primo nucleo del borgo, chiamato "Borghetto".

Nel XIII secolo, sotto il vescovo Guglielmo, il Borghetto venne cintato da nuove mura. Successivamente, per volere del vescovo Enrico da Fucecchio, venne costruito l'odierno palazzo vescovile, successivamente trasformato in fortilizio sotto la dominazione della famiglia Medici e sotto la dominazione genovese. Al tempo, secondo il Codice Pelavicino, il palazzo vescovile presentava una sola costruzione, adiacente alla torre, le cui funzioni non sono ancora ben note. Ad oggi si possono ammirare solo le mura e la porta della costruzione.

Nel XIV secolo si tenne la Pace di Castelnuovo, dai locali chiamata anche "Pace di Dante", che pose fine alle guerre tra Castelnuovo e i Malaspina. Secondo la leggenda, Dante Alighieri avrebbe attraversato la via principale del paese, che prende il suo nome (Via Dante), procedendo verso il castello.

Il borgo poi sarebbe passato sotto il controllo di molti potenti, come Castruccio Castracani oppure i fratelli Guglielmo e Galeotto Malaspina. Sarebbe poi passato sotto il neonato Marchesato di Fosdinovo, e successivamente sotto la Repubblica di Genova. Con la sua caduta sarebbe poi passato sotto il Dipartimento Napoleonico del Golfo di Venere. Nel 1815 fece parte della provincia di Levante del Regno di Sardegna. Fece poi parte, dopo l'Unità d'Italia, della Provincia di Genova, e successivamente, dopo la sua creazione, nella Provincia della Spezia.

Il borgo fu molto colpito durante la seconda guerra mondiale, in quanto afflitto dalla morte di alcuni civili e partigiani del luogo.

Nel 2014 ci fu una proposta di unificare i comuni di Castelnuovo Magra e Ortonovo nel comune di Luni, che però ebbe esito negativo.

Punti d'interesse

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Architetture militari

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Castello-Palazzo Vescovile

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Il Castello-Palazzo Vescovile di Castelnuovo Magra, chiamato anche Castello dei Vescovi di Luni, è un fortilizio presente sull'estremità settentrionale del borgo, situato in Piazza Matteotti, dagli abitanti del borgo chiamata Piazza Querciola, proprio perché al suo centro è presente una quercia. Fu fatto costruire dal vescovo di Luni Enrico da Fucecchio alla fine del XII secolo, e sostituì l'antico castello di Santa Maria. Al giorno d'oggi possiamo ammirare solo le due torri principali (la Turris Magna, simbolo di Castelnuovo Magra, e la torre rotonda, che si pensa avesse la funzione di Santabarbara) e le rovine degli altri edifici che facevano parte del castello. Nella Turris Magna, completamente restaurata, vengono organizzate annualmente delle mostre, generalmente di fotografi e pittori popolari o del luogo. Ai piedi del castello, d'estate, viene organizzato un cinema all'aperto gratuito. Un tempo, alla sua massima espansione, il castello era composto da due edifici principali, che occupavano tutta la piazza. Un edificio, accanto alla torre, svolgeva molto probabilmente da cappella privata, e un edificio residenziale parallelo alla Santabarbara. Il castello, caduto in disuso, fu utilizzato come cava dalla quale ricavare i materiali per la costruzione o la ristrutturazione delle case del paese, e la stessa cosa successe alle mura, che possiamo ammirare lungo la Strada Provinciale 23 e Via Tra le Mura.

Castelnuovo_Magra_-_15
Il Palazzo Vescovile visto dalla piazza di sera. È visibile la quercia di piazza Querciola e la Turris Magna.

Castello di Santa Maria

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Il Castello di Santa Maria fu il castello che fece nascere il Borghetto, il primo nucleo del borgo. Al momento non si sa molto di questo castello, in quanto è stato distrutto e inglobato nella odierna Chiesa di Santa Maria Maddalena. I suoi resti sono visibili lungo la galleria presente in via Vittorio Veneto e anche in parte fuori.

Luoghi di culto

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Via_Dante_Alighieri_(Castelnuovo_Magra)_-_facciata_della_chiesa_di_Santa_Maria_Maddalena_e_facciata_dell'oratorio_dei_Rossi_2022-08-29
La Chiesa di Santa Maria Maddalena e l'Oratorio dei Rossi.
Interno della Chiesa di Santa Maria Maddalena.

La Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Maddalena fu fatta costruire nel XVII secolo sulle rovine dell'antico Castello di Santa Maria. È una chiesa a tre navate, e al suo interno contiene la "Crocifissione" di Pieter Brueghel il Giovane, oltre ad altri quadri molto importanti e agli affreschi del pittore Luigi Agretti. È la chiesa principale del borgo e di tutto il comune. È in stile tardo rinascimentale.

Oratorio dei Rossi

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A fianco della Chiesa di Santa Maria Maddalena, l'Oratorio dei Rossi, o del Santissimo Sacramento è chiamato così perché era anticamente custodito dalla Confraternita dei Rossi, chiamata così per i copricapi che indossavano. È collegato internamente alla chiesa.

Oratorio dei Bianchi

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In via dei Bianchi (che prende il nome dall'Oratorio) possiamo trovare l'Oratorio dei Bianchi, o di Santa Maria Annunciata, chiamato così per la stessa motivazione dell'Oratorio dei Rossi. Infatti possiede questo nome perché anticamente era custodito dalla Confraternita dei Bianchi, chiamata così per il colore dei copricapi che indossavano.

L'Oratorio dei Bianchi.

Anticamente era presente anche un quarto oratorio, l'oratorio di San Rocco, in piazza Matteotti, che si trovava al posto dell'odierno palazzo dove è presente il circolo ARCI del paese. Infatti è stato venduto perché caduto in disuso, e trasformato in teatro, in scuola elementare municipio e successivamente in un centro sociale/bar.

Palazzi Nobiliari e Architetture Civili

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Palazzo Amati-Ingolotti-Cornelio

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Fatto costruire dal marchese Amati per la moglie Caetani da Sermoneta, al suo interno ha ospitato il municipio, ma, nel 2015, in quanto pericolante, il municipio è stato spostato nelle vecchie scuole di Canale, nel piano. Oggi, nelle sue cantine, è ospitata l'Enoteca Regionale della Liguria, e nella costruzione a fianco è presente il Museo Multimediale del Vermentino. Al suo interno presenta gli affreschi del pittore francese Bontemps, ed ha anche una cappella privata.

Il Palazzo Amati-Ingolotti-Cornelio in Piazza del Parlamento.

Nel paese sono anche presenti altri palazzi, oggi con funzione residenziale, come Palazzo Ferrari-Natalini, Palazzo Tonarelli e Palazzo Lazzotti.

Aree Naturali

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Vicino al borgo si trovano le cascate del Traaton, che si dividono in tre gruppi:

  • Le Cascate Soprano, tre cascate presso il Molino Soprano, raggiungibile tramite un sentiero che parte dal cimitero del borgo;
  • La Cascata della Traata, una cascata singola raggiungibile proseguendo con il sentiero;
  • La Cascata del Traaton, la cascata principale, molto vicina alla Traata. È la cascata più alta e quindi spettacolare, ricca d'acqua in inverno e povera d'acqua in estate.

Le cascate sono entrambe facilmente raggiungibili tramite dei sentieri CAI sia dal Molino del Piano (frazione ai piedi della collina del borgo) sia dal cimitero del borgo.

Nel paese, in piazza Matteotti, è possibile trovare, vicino alle scalette che conducono a Via Roma, il Monumento ai Caduti, opera dello scultore Nardo Dunchi.

I Lavatoi Pubblici.

All'estremità settentrionale del paese possiamo trovare i Lavatoi Pubblici.