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Eugenio Benedetti (Catania, 22 novembre 1929) è un imprenditore italiano, filantropo, Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nasce a Catania il 22 novembre 1929 da un'importante famiglia della città: il padre Umberto è infatti uno dei principali chirurghi del capoluogo etneo, Direttore primario dell'Ospedale "Santa Marta", nonché gestore di una propria Clinica privata.
Terzo di tre fratelli, con Gaetano, che diventerà uno dei più famosi specialisti mondiali nel campo della psicoterapia delle psicosi, con oltre 500 pubblicazioni, e Calogero, massimo progettista italiano di opere in cemento armato, con 2700 progetti eseguiti in 70 anni di attività professionale.
Eugenio Benedetti ha costruito la sua carriera imprenditoriale viaggiando e portando a termine contratti in molti Paesi del mondo (Russia, Cina, Angola, Afghanistan, Canada, Argentina, India, Egitto, ecc.). In particolar modo, egli è stato uno dei pochi occidentali, e dunque uno dei pochissimi italiani, ad operare nei Paesi dell'Est quando questi ultimi erano letteralmente inaccessibili. Proprio per questo, nella sua dettagliata Prefazione all'ultimo libro autobiografico del Benedetti, l'On. Gianni Letta lo definisce:
"cittadino del mondo ... imprenditore, viaggiatore, profeta, umanista, mercante ... meraviglioso sicitaliano ... autentico Marco Polo ... figlio cosmopolita di Catania"[1]
Benedetti inizia la propria attività alla fine degli Anni Cinquanta, organizzando diverse Mostre Private in vari Paesi socialisti dell'Est Europa. Tali Esposizioni, riservate agli esperti statali dei rispettivi settori, avevano lo scopo di promuovere i prodotti di un gruppo di primarie fabbriche italiane di macchine utensili e di attrezzature elettromeccaniche destinate all'industria leggera, al settore medico e alla ricerca scientifica, di cui Benedetti aveva assunto la rappresentanza[2]. Il successo di tali eventi gli consentì di assumere contratti di fornitura in vari settori (dal tessile all'alimentare, dal farmaceutico al metallurgico, dal chimico all'elettrotecnico), con gli Enti di Stato dell'Europa Orientale.
Non si può non citare la strumentazione elettrodiagnostica delle "Officine Galileo", installata nella navicella Vostok 1, con la quale il cosmonauta russo Yuri Gagarin compì il "primo volo umano" nella stratosfera.
Durante la festa in suo onore alla "Dom Kulturi" di Mosca, nell'aprile 1961, il cosmonauta rivolse ad Eugenio Benedetti, che era presente, la seguente frase: "Grazie a te, Evgheni, l'Italia di Leonardo e di Galileo ha dato il suo contributo al primo volo cosmico dell'Uomo!" Questa fornitura ed il successo della missione, valsero al Benedetti la "Medaglia d'Oro dell'Ordine dell'Amicizia tra i Popoli"[3].
Alla fine degli Anni Sessanta, Benedetti conclude un contratto di particolare rilievo, con la fornitura alla "China National Machinery Corporation", Ente di Stato della Repubblica Popolare Cinese, di impianti mobili per la produzione dell'asfalto e autocarri ribaltabili, destinati alla costruzione della "Karakorum Highway", la strada più alta del mondo, da Gilgit (Pakistan) a Kashgar (Cina).
L'estrema asprezza del percorso in alta montagna (oltre i 4.000 metri) motivò un capitolato tecnico particolarmente pesante:
- dump trucks corazzati d'acciaio;
- smontabilità in pezzi dei macchinari per trasporto manuale;
- caldaie tarate per temperatura di ebollizione dell'acqua a 50°.
Marini[4] e Perlini[5] fornirono, ma pretesero da Benedetti garanzie finanziarie ... dato che nessuna banca europea (e tantomeno la Banca Nazionale del Lavoro, interpellata per prima) accettò la fidejussione della "Bank of China"[6][7].
Ma Benedetti procedette avanti, e firmò con Chou En-lai il "Great Marble Plan"[8][9][10] nel 1965, ovvero il piano per l'apertura di 34 miniere di marmo nei monti del Hunan e dell'Hebei.
Tecnologia e macchinari italiani furono forniti, con pagamento in merci triangolate con Argentina (carne di maiale disossata e congelata) e Canada (tessuti di cotone grezzo) nel quadro di una compensazione (barter) durata 5 anni[11].
Su questa storia, Rai1 ha dedicato a Benedetti due interviste: il 14 marzo 2014 su "Unomattina"[10]) e l'11 luglio 2016 su "Voyager".
Parallelamente, Benedetti assumeva contratti con l'U.R.S.S. per la fornitura di impianti con la formula "chiavi in mano". Per questa sua attività di General Contractor, nel 1980, nell'edizione tenutasi a Mosca, gli venne conferito il Premio Internazionale "Mercurio d'Oro" (Golden Mercury Award)[12]: la motivazione ufficiale fu quella di aver costruito, fino ad allora, oltre cento fabbriche in Unione Sovietica[13]. Alcune di quelle fabbriche sono, tuttora, attive e produttive.
Il 30 Novembre 1989, l'Agimpex (presieduta da Eugenio Benedetti) donò al presidente dell'Unione Sovietica Mikhail Gorbachev, una statuetta celliniana in argento, raffigurante l'Ercole vittorioso[14], in segno di apprezzamento per il primo contratto di acquisto da parte dell'U.R.S.S. di prodotti italiani di largo consumo, stipulato con la Raznoexport (l'ente di stato dell'U.R.S.S. preposto all'importazione di beni di consumo per tutte le repubbliche sovietiche)[15][16].
Ritiratosi dagli affari nel 2009, Benedetti si è dedicato ad opere ed iniziative filantropiche ed umanitarie: innanzi tutto, assieme alla moglie Anna Maria, ha iniziato una stretta collaborazione con la S.I.B. Società Italiana di Beneficenza, istituita al Cairo nel 1864[17] e creatrice nel 1903[17] dell'Ospedale Italiano al Cairo "Umberto I" (sulla cui storia il regista egiziano Tarek Allam sta ora realizzando un film che sarà presentato alla fine di quest'anno sia a Roma che al Cairo).
La famiglia Benedetti è da sempre legata a questo Ospedale, in quanto il prozio materno di Eugenio Benedetti, Empedocle Gaglio, fu il Fondatore dell'Ospedale che ha diretto per 45 anni, come chirurgo Primario, fino alla sua morte nel 1949[18][19][20][21][22][23]. Omaggiandone la tomba nel giardino dell'Ospedale, in occasione della visita dell'ambasciatore italiano Renato Prunas il 13 dicembre 1950, il nuovo Primario medico dell'Ospedale, Prof. Gino Grossi, ne commemorò la memoria con queste parole: "Artefice amato e stimato di questo Ospedale, a noi tutti carissimo – quando era tra noi – con il suo esempio e la sua saggezza, e venerato dopo la Sua scomparsa perché a tutti noi insegnò la via del Dovere e della Scienza"[24].
Proseguendone la Missione, Anna Maria Benedetti ha organizzato periodiche raccolte di fondi destinati all'acquisto di nuove apparecchiature per l'Ospedale: sedici postazioni complete di rianimazione intensiva post operatoria, una sala parto, dodici incubatrici per neonati, una banca del sangue, varie apparecchiature per la risonanza magnetica di ultima generazione, macchinari per l'arteriografia e coronografia, ecc... Su tutte spicca, per la consistenza dei fondi raccolti e, soprattutto, per l'importanza delle aziende e dei personaggi pubblici che hanno partecipato, il Gran Gala delle Margherite - Festa di Primavera 2014, che raccolse l'Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica e la sponsorizzazione dell'Ambasciatrice d'Egitto in Italia, Signora Abir Helmy[25].
In virtù della tradizione del suo antenato, Eugenio Benedetti ha assunto il cognome Gaglio con provvedimento dell'Ambasciata d'Italia al Cairo in data 11/5/2017, allo scopo di rilanciare le attività della S.I.B. egiziana ad altre Fondazioni omonime: in Italia con sede a Roma[26], in Svizzera con sede a St. Moritz[27], nel Principato di Monaco con sede a Monte Carlo[28] e in Egitto (dove egli attualmente risiede), ora riunite nel quadro del Comitato di Coordinamento "S.I.B. Benedetti Foundations". Esse svolgono intense attività umanitarie: dal sostegno ospedaliero ai Simposi e Congressi scientifici, fino all'impulso ai metodi terapeutici del fratello, Prof. Gaetano Benedetti, allievo di Carl Gustav Jung e da questi introdotto alla Clinica Burghölzli di Bleuler, poi titolare della cattedra di Psichiatria all'Università di Basilea.
Gaetano Benedetti, insieme a Christian Müller, creò nel 1956 l'ISPS (International Symposium for the Psychotherapy of Schizophrenia), e nel 1987, con Cremerius, fondò la "International Society for Psychological and Social Approach to Psychosis", nonché, nel 1989, la A.S.P. (Association for Psychological Studies). Egli è stato, come già detto, autore di oltre cinquecento pubblicazioni, in lingua italiana, tedesca, inglese, francese e giapponese, tra le quali si possono ricordare le più note in Italia: "Paziente e analista nella terapia delle psicosi" (1979), "Alienazione e personazione nella psicoterapia della malattia mentale" (1980), "Psicoterapia e Psicodinamica della schizofrenia paranoide" (1982), "Paziente e terapeuta nell'esperienza psicotica" (1991), "Sogno, inconscio, psicosi" (1995) e "La psicoterapia come sfida esistenziale" (1997).
Fra le prime iniziative già portate a compimento dalle Fondazioni S.I.B., vanno segnalate:
- il sostegno al CHPG (Centro Ospedaliero Princesse Grace) di Monaco, per l'organizzazione della "2° Giornata Mondiale dei Disturbi Bipolari"[29][30] che ha avuto luogo il 30/3/2016 presso il Museo Oceanografico di Montecarlo, nonché della 3° Giornata celebrata sempre a Monaco il 30/3/2017;
- l'organizzazione del Simposio "La psicoterapia psicoanalitico-esistenziale di Gaetano Benedetti: fondamenti e applicazioni cliniche" che ha avuto luogo il 4 febbraio 2017 presso il Teatro della Clinica Psichiatrica Cantonale di Mendrisio;
- il sostegno dato all'Associazione culturale-ambientale denominata "GEA - Gestione e Educazione Ambientale"[31] costituita dalla figlia Azzurra Benedetti per la gestione del Bosco Didattico "Tenuta di Sant'Egidio" a Soriano nel Cimino sul Monte Cimino[32][33][34][35][36], aperto per le visite agli studenti delle scuole di ogni ordine;
- l'installazione sul medesimo Monte Cimino, dell'"unica barca Cinese esistente al mondo fuori dalla Cina" (come l'ha definita l'Ambasciatore Li Ruiyu)[37], un vascello di marmo di cento tonnellate donato dal governo cinese per i 70 anni del Benedetti: quest'ultima è una replica esatta, in scala 1:3, della Barca di Marmo dell'Imperatrice cinese Ci Xi, situata nel Palazzo d'Estate a Pechino[9][33][10][38][34][35][36];
- il gemellaggio della città di Viterbo con la città cinese di Luoyang[39][40][41], per ampi obiettivi di collaborazione in campo turistico e culturale, con firma di un protocollo di accordo in data 5/11/2015.
Il 16 settembre 2014, Eugenio Benedetti ha ricevuto una delle più alte onorificenze che la Repubblica Italiana conferisce ai propri cittadini, ovvero l'insegna di "Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana", conferitagli motu proprio dal Presidente Giorgio Napolitano[42][43].
Eugenio Benedetti si sta ora dedicando alle seguenti nuove iniziative:
- promozione di un "Day Hospital" per la psicoterapia delle psicosi degli adolescenti schizofrenici degenti negli ospedali egiziani;
- rifacimento di alcune sale operatorie chirurgiche con forniture di impianti e strumentazione di ultima generazione nell'Ospedale della S.I.B. al Cairo;
- concessione di Borse di Studio per la specializzazione sia nel campo della psichiatria che in quello della Egittologia ed Archeologia Islamica, a beneficio di studenti dell'Università di Catania intenzionati a lavorare in Egitto;
- collaborazione con Musei ed Istituti culturali (egiziani in Italia ed italiani in Egitto);
- organizzazione di Convegni Internazionali di studio delle disabilità mentali e relative terapie, sulla scia del pensiero di Gaetano Benedetti.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Eugenio Benedetti, Italia 1952: Corporativismo e Feudalesimo, Catania, N. Giannotta, 1952.
- Eugenio Benedetti, L'ultimo milione, Te.Dit, 1962.
- Eugenio Benedetti, Il rosolio dell'Arcivescovo, Sallustiana Editrice, 1972.
- Eugenio Benedetti, Il terzo occhio, Sallustiana Editrice, 1982.
- Eugenio Benedetti, Storie di un Siciliano mezzo russo e un po' cinese, Nuovi Autori Editrice, 2004, ISBN 8875680906.
- Eugenio Benedetti, Il lago della mente, Nuovi Autori Editrice, 2008, ISBN 8875683263.
- Eugenio Benedetti, I capelli della Madonna e i marmi di Chu-en-Lai, Ciuffa Editore, 2013.[9][38]
- Eugenio Benedetti, C'era una volta il KGB, prefazione di Gianni Letta, Maimone, 2016, ISBN 8877514140.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— 1961
— 16 settembre 2014[42]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Benedetti, 2016, C'era una volta il KGB, pp. 8-16
- ^ Benedetti, 2016, C'era una volta il KGB, pp. 118-119
- ^ Benedetti, 2016, C'era una volta il KGB, p. 21
- ^ Sito web dell'azienda "Marini", in cui viene citata la prima commessa dalla Cina datata 1966
- ^ Sito web dell'azienda "Perlini", in cui è presente una foto del fondatore Roberto Perlini con il primo ribaltabile esportato in Cina (1969)
- ^ Benedetti, 2008, Il lago della mente, pp. 118-124
- ^ Antonio Castro, Articolo del quotidiano "Libero", su pressreader.com, Libero, 8 agosto 2008.
- ^ Benedetti, 2013, I capelli della Madonna e i marmi di Chou En-lai, p. 120
- ^ a b c Carlo Marroni, Un italiano in Cina ai tempi di Mao (e di Ciu En Lai), in Il Sole 24 Ore, 19 marzo 2014.
- ^ a b c Unomattina del 14/03/2014 - Video intervista ad Eugenio Benedetti, Rai Uno, 14 marzo 2014.
- ^ Benedetti, 2013, I capelli della Madonna e i marmi di Chu-en-Lai, pp. 91-100
- ^ a b Sito web del premio Mercurio d'Oro
- ^ a b Benedetti, 2016, C'era una volta il KGB, pp. 116-117
- ^ Bendetti, 2008, Appendice, in Il lago della mente.
- ^ Benedetti, 2004, Storie di un siciliano mezzo russo e un po' cinese, pp. 151-202
- ^ Interrogazione parlamentare sul contratto Agimpex - Raznoexport (PDF), su leg13.camera.it, Camera dei Deputati, 2 luglio 1996.
- ^ a b Storia dell'ospedale "Umberto I" del Cairo
- ^ Le mondain egyptien: l'annuaire de l'élite d'Egypte (edizione del 1939) (PDF), su http://www.cealex.org/.
- ^ Le mondain egyptien: l'annuaire de l'élite d'Egypte (edizione del 1941, parte 1) (PDF), su http://www.cealex.org/.
- ^ Le mondain egyptien: l'annuaire de l'élite d'Egypte (edizione del 1941, parte 2) (PDF), su http://www.cealex.org/.
- ^ Le mondain egyptien: l'annuaire de l'élite d'Egypte (edizione del 1943) (PDF), su http://www.cealex.org/.
- ^ Gl'Italiani nella civiltà Egiziana del secolo XIX° (PDF), su ia600307.us.archive.org.
- ^ Lettera di E.B. al "Corriere della Sera" (JPG), su eugeniobenedetti.com, Corriere della Sera, 23 giugno 2017.
- ^ Oriente, settimanale degli Italiani d'Egitto, anno II, vol. 53, Cairo, 1950, pp. 1, 6-7.
- ^ Gran Gala delle Margherite - Edizione 2014 (PDF), su https://galadellemargherite.org/, 12 aprile 2014.
- ^ Sito web della S.I.B. a Roma
- ^ Sito web della S.I.B. a St. Moritz
- ^ Sito web della S.I.B. a Monaco
- ^ "2° Giornata Mondiale dei Disturbi Bipolari" sul sito della Fondazione S.I.B. di Monaco
- ^ Publi Créations SAM, Journée Mondiale des Troubles Bipolaires, su YouTube, 25 marzo 2016.
- ^ Brochure "GEA"
- ^ TGR - Il Settimanale - Lazio del 11/10/2014, Rai Tre, 11 ottobre 2014, a 0:26:27.
- ^ a b Articolo pubblicato sul sito della rivista "Specchio Economico" sulla "Tenuta Sant'Egidio" e sulla barca di marmo
- ^ a b Articolo sul sito dell'Associazione "Caffeina" sulla "Tenuta Sant'Egidio" e sulla barca di marmo
- ^ a b ArcheoTime, SORIANO NEL CIMINO. DENTRO il BOSCO: la tenuta di SANT'EGIDIO (Archeologia e Gopro), su YouTube, 11 ottobre 2016.
- ^ a b Articolo del blog "ArcheoTime" sulla "Tenuta Sant'Egidio" e sulla barca di marmo
- ^ Corriere di Viterbo
- ^ a b Articolo a pagina 20 de "La Sicilia", edizione del 18/02/2014, presente sul sito dell'Editore Marsilio (PDF), in La Sicilia, 18 febbraio 2014.
- ^ Newtuscia, gemellaggio Viterbo-Luoyang
- ^ Corriere di Viterbo, gemellaggio Viterbo-Luoyang
- ^ OnTuscia, gemellaggio Viterbo-Luoyang
- ^ a b Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Trafiletto a fondo pagina 31 de "La Sicilia", edizione di Catania del 19/12/2014, presente nell'archivio del sito del Sindacato Indipendente di Polizia, in La Sicilia, 19 dicembre 2014.
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