Utente:Sannita/Sandbox

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  • Eleonora Consoli, Sicilia - La cucina del sole, illustrazioni di Francesco Contrafatto, vol. 2, Catania, Tringale editore, 1986, ISBN non esistente.
  • Franca Colonna Romano, Sicilia in bocca, Palermo, Editrice de Il vespro, 1976, ISBN non esistente.
  • Maria Adele Di Leo, La cucina siciliana, Roma, Newton Compton, 1998, ISBN 88-8183-396-4.
  • Giuseppe Curia, Profumi di Sicilia, Palermo, Vito Cavallotto editore, 1981.

1. correggere gli errori di battitura

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(brano tratto dalla voce Cattedrale di Santa Maria del Fiore):

Il centro religioso di Firenze era nell'Alto Medioevo tutt'altro che baricentrico, essendosi sviluppato nell'angolo nord-est dell'antica cerchia romana. Come tipico dell'epoca paleocristiana, le chiese erano state infatti costruite, anche a Florentia, a ridosso delle mura e sono nei secoli successivi furono inglobate nella città. La prima cattedrale fiorentina fu San Lorenzo, dal IV secolo, e successivamente, forse nel VII secolo, il titolo passò a Santa Reparata, la primitiva chiesa che si trovava sotto il Duomo e che all'epoca era ancora fuori dalle mura.

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mettere il link alle seguenti voci:

  • Festa della Repubblica
  • Firenze
  • ANPI
  • Piazza della Repubblica

nella seguente frase:

Il giorno della festa della Repubblica nella città di Firenze si tiene sempre una manifestazione con la presenza del Sindaco, l'associazione ANPI: in genere l'iniziativa si tiene in Piazza della Repubblica.[1]

3. inserire template

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  • template:edificio civile
  • template:edificio religioso

(Testo tratto dal sito Palazzo Spinelli che ha il suo OTRS).

Immagine di prova
Immagine di prova

Si tratta di un edificio di aspetto maestoso e severo, con il prospetto interamente parato in pietra,[2] ricondotto alla presumibile configurazione trecentesca tramite un 'restauro' condotto su progetto dell'architetto Carlo Del Zanna tra il 1929 e il 1933, che ha comportato ampie integrazioni e ricostruzioni, compreso l'inserimento di buche pontaie, ferri da stanga, da bandiera e da cavallo, così da ricreare un insieme in sintonia con l'idea che dell'età medievale si era definita nei primi del Novecento (si veda anche la targhetta metallica del numero civico, ugualmente in stile). Al terreno la facciata è segnata dalla successione di quattro archi a sesto ribassato, quello all'estrema sinistra di dimensioni minori. Il piano nobile mostra quattro finestre, mentre ai due piani superiori l'interasse si fa più serrato fino ad accogliere cinque bucature. A tutti i livelli le finestre sono caratterizzate da archi a sesto ribassato. La letteratura consultata ricorda l'edificio come palazzo Giovanni o Gianni, collegandolo poi al vicino palazzo di Bianca Cappello che per un certo periodo lo avrebbe avuto in locazione (si veda a via Maggio 26). E' documentato (Fossi) un restauro alla facciata nel 1929 (da identificare appunto con quello finalizzato al recupero dell'immagine medioevale).[2] Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.

4. inserire immagini

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Inserire una immagine nel testo precedente: Copiare il nome di una immagine, poi posizionare il cursore dove si vuole inserire l'immagine e poi cliccare su l'icona immagine

  • Palazzo degli alessandri cortile.JPG
  • Piazza santa croce palace.JPG
  • Palazzo Antinori.JPG
  • Palazzo dell'Arte dei Beccai.JPG
  • Palazzo dei giudici ext.jpg
  • Palazzo bartolini salimbeni2.JPG
  1. ^ Cavolo rapa di Acireale "Trunzu di aci", su lasiciliainrete.it. URL consultato il 12 ottobre 2024.
  2. ^ a b Miele Ibleo, su Sicilia in Rete. URL consultato il 12 ottobre 2024.