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Harry Andrews

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Harry Andrews nel 1970

Harry Fleetwood Andrews (Tonbridge, 10 novembre 1911Salehurst, 6 marzo 1989) è stato un attore britannico.

Nato a Tonbridge (Kent) da Henry Arthur Andrews e Amy Diana Frances Horner, Harry Andrews studiò al Wreckin College di Wellington (Shropshire) e aspirò inizialmente a diventare marinaio ma, fallita questa sua prima ambizione, fece domanda per entrare in polizia, dopodiché si affacciò al teatro[1]. La sua prima apparizione sul palcoscenico risale al settembre del 1933 con la Liverpool Playhouse[2] nella pièce The Long Christmas Dinner, mentre il debutto sulle scene londinesi avvenne due anni più tardi, nel marzo 1935, con il ruolo di John in Worse Things Happen at Sea.

Dopo essere apparso anche a New York nel ruolo di Orazio nell'Amleto messo in scena all'Empire Theatre, Andrews rientrò nel 1938 in Inghilterra e si unì alla compagnia teatrale di John Gielgud, con la quale partecipò ad allestimenti del Riccardo II, La scuola della maldicenza e Il mercante di Venezia, conquistandosi un'invidiabile reputazione come attore shakespeariano[1], culminata con il ruolo di Laerte nell'Amleto messo in scena nel 1939 al Lyceum Theatre.

Dal 1939 al 1945 Andrews servì nella Royal Artillery durante la seconda guerra mondiale e, al termine del conflitto, ritornò sulle scene londinesi con la compagnia dell'Old Vic, con la quale collezionò un successo dopo l'altro nei ruoli di Sir Walter Blunt in Enrico IV, parte I, di Scroop in Enrico IV, parte II, di Creon in Oedipus, e di Sneer in The Critic. L'attore lavorò con l'Old Vic fino al termine della stagione teatrale 1948-1949, quando passò alla Shakespeare Memorial Company di Stratford-upon-Avon e proseguì la sua brillante galleria di personaggi shakespeariani, da Macduff (Macbeth) a Don Pedro (Molto rumore per nulla), dal cardinale Thomas Wolsey (Enrico VIII) fino al re Enrico IV in tre consecutivi allestimenti.

Durante una tournée negli Stati Uniti con la compagnia di Laurence Olivier, Andrews apparve nelle opere Cesare e Cleopatra e Antonio e Cleopatra allo Ziegfeld Theatre, mentre con la compagnia dell'Old Vic recitò a Parigi, Anversa e Bruxelles nell'Enrico VIII. L'attore fece la sua prima apparizione cinematografica nel film bellico Berretti rossi (1953), al fianco di Alan Ladd, e negli anni successivi recitò in numerose pellicole di soggetto storico e avventuroso[2], come Moby Dick (1956) di John Huston, nella parte di Stubb, il suo primo ruolo cinematografico importante[2], Alessandro il Grande (1956), nel ruolo del re persiano Dario, Elena di Troia (1956), in cui impersonò l'eroe troiano Ettore, e Salomone e la regina di Saba (1959), nei panni di Baltor. Questi ruoli fecero di Andrews un attore caratterista molto richiesto[1], in grado con le sue incisive interpretazioni di offuscare spesso quelle dei protagonisti, pur apparendo in parti di comprimario[2].

La carriera di Andrews proseguì negli anni sessanta con i ruoli di Pietro in Barabba (1961) e del Bramante ne Il tormento e l'estasi (1965) di Carol Reed, tuttavia l'attore si trovò a indossare sempre più frequentemente i panni dell'ufficiale[2], come il sergente maggiore Wilson in La collina del disonore (1965) di Sidney Lumet, accanto a Sean Connery, e il colonnello Thompson in Non è più tempo d'eroi (1970) di Robert Aldrich. Il suo fisico alto e imponente lo rese interprete ideale per ruoli di militari forti e risoluti[1], dalla commedia I due nemici (1962) agli avventurosi I seicento di Balaklava (1968), I sette senza gloria (1969) e I lunghi giorni delle aquile (1969).

Andrews frequentò comunque altri generi cinematografici, distinguendosi in pellicole di spionaggio come Chiamata per il morto (1966) e L'agente speciale Mackintosh (1973), in melodrammi come Cime tempestose (1970), commedie come Modesty Blaise - La bellissima che uccide (1966) e I ribelli di Carnaby Street (1967), e in storie di humour nero britannico come La classe dirigente (1972) e Oscar insanguinato (1973).

Dalla metà degli anni settanta Andrews lavorò con sempre maggior frequenza per la televisione britannica in serie come Edoardo VII principe di Galles (1975), nel ruolo del generale Bruce, Clayhanger (1976), nella parte di Darius Clayhanger, A Question of Guilt (1980), Il brivido dell'imprevisto (1981). Morì l'anno seguente, il 6 marzo 1989, all'età di 77 anni, nella sua residenza di Salehurst, nel Sussex[3], assistito dall'attore Basil Hoskins, suo compagno da molti anni[4].

Doppiatori italiani

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Harry Andrews è stato doppiato da:

Da doppiatore è sostituito da:

  1. ^ a b c d Il chi è del cinema, De Agostini, 1984, pag. 13
  2. ^ a b c d e Le Garzantine - Cinema, Garzanti, 2000, pag. 21
  3. ^ Yarrow, Andrew L., Harry Andrews, Actor, Dies at 77; In 'The Hill' and 50 Other Movies, in New York Times, 8 marzo 1989, p. B10. URL consultato il 5 giugno 2009.
  4. ^ Basil Hoskins, in The Telegraph, 11 febbraio 2005. URL consultato il 5 giugno 2009.

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