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Lewis Hamilton

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Lewis Hamilton
Lewis Hamilton nel 2022
NazionalitàRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Altezza174 cm
Peso71 kg
Automobilismo
CategoriaFormula 1
RuoloPilota
SquadraMercedes
Carriera
Carriera in Formula 1
Esordio18 marzo 2007
Stagioni2007-
ScuderieMcLaren 2007-2012
Mercedes 2013-2024
Ferrari 2025-
Mondiali vinti7 (2008, 2014, 2015, 2017, 2018, 2019, 2020)
GP disputati353
GP vinti105
Podi201
Punti ottenuti4 829,5
Pole position104
Giri veloci67

Firma di Hamilton
Statistiche aggiornate al Gran Premio di San Paolo 2024

Sir Lewis Carl Davidson Hamilton (IPA: [ˈluːɪs kɑː(ɹ)l ˈdeɪvɪdsən ˈhæməltən]; Stevenage, 7 gennaio 1985) è un pilota automobilistico britannico, attivo in Formula 1 con la Mercedes.

Considerato uno dei migliori piloti di tutti i tempi,[1][2][3][4][5][6][7][8] insieme a Michael Schumacher è il più vincente campione nella storia della Formula 1, con 7 titoli mondiali conquistati: nel 2008 con la McLaren e nel 2014, 2015, 2017, 2018, 2019, 2020 con la Mercedes. È inoltre il pilota che ha ottenuto più vittorie, podi, pole position e punti nella storia della competizione.

Si distingue per il suo stile di guida molto aggressivo,[9] per la sua velocità in qualifica e per la sua solidità in gara[10] oltre che per la sua destrezza sul bagnato,[11] caratteristiche che lo rendono un pilota completo e molto ostico per i rivali.[9][10]

Dal suo esordio in massima categoria, Hamilton si è aggiudicato almeno una gara e una pole position durante il campionato mondiale fino alla stagione 2022, il che lo rende l'unico pilota nella storia della massima formula a esserci riuscito dalla prima stagione per quindici annate consecutive.[12] Con sette titoli mondiali è il britannico più titolato di tutti i tempi, nonché l'unico anglosassone a essere riuscito a trionfare per quattro edizioni consecutive (nel 2017, 2018, 2019 e 2020).[13][14]

Il suo numero di gara è il 44, ma nel 2009 ha usato il numero 1 in quanto campione del mondo in carica. È inoltre proprietario del team di SUV Elettrici "X44", nel campionato Extreme E.

Lewis è nato a Stevenage, nella contea dell'Hertfordshire, da Anthony Hamilton e Carmen Larbalestier. La sua famiglia materna è originaria dell'Inghilterra, mentre quella paterna proviene dall'America centrale, più precisamente dallo Stato di Grenada, nel mar dei Caraibi, da cui il nonno arrivò nel Regno Unito nel 1954.[15] A seguito della separazione dei genitori nel 1987, Lewis ha vissuto con la madre e le sorellastre Nicola e Samantha[16] sino all'età di dodici anni, età in cui decise di trasferirsi dal padre, dalla matrigna Linda e dal fratellastro Nicolas.[17]

Durante il periodo scolastico, sin dall'età di sei anni, è stato bullizzato: è rimasto costantemente vittima di insulti razzisti e percosse, in quanto appartenente ad una minoranza.[18][19] Per tale ragione considera questa fase la più traumatizzante e più difficile della sua vita.[18]

Ha scoperto la passione per i motori nel 1991, dopo aver ricevuto in regalo dal padre un automodello elettrico. Avendo compreso lo spiccato talento di Lewis per le corse, Anthony si indebitò pur di farlo salire su un kart,[3] svolgendo il ruolo di manager del figlio sino al 2010. È tifoso dell'Arsenal.[20] È stato fidanzato con la voce principale delle Pussycat Dolls, Nicole Scherzinger, da novembre 2007 a febbraio 2015.[21]

Dal 2017 adotta una dieta vegana e, sempre da quell'anno, è coinvolto in iniziative mirate alla salvaguardia dell'ambiente e degli animali.[22]

Nel 2022 riceve la cittadinanza onoraria del Brasile.

Cinema, televisione e musica

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Nel novembre 2007 ha partecipato come ospite a una puntata di Top Gear facendo registrare il sorprendente tempo di 1:44:7 (sul bagnato) e di 1:42:9 sull'asciutto nel circuito del programma. Nel film Cars 2 ha prestato la voce a una McLaren MP4-12C interpretando se stesso. È tornato in questo ruolo anche in Cars 3. Ha inoltre eseguito un cameo tramite motion capture nel videogioco Call of Duty: Infinite Warfare.[23]

Nel luglio 2020 ha rivelato, con un post su Instagram, di essere il rapper XNDA, noto per aver collaborato al brano Pipe di Christina Aguilera, contenuto nell'album Liberation.[24] Ha dichiarato di essere cattolico, in una intervista su GQ di aprile 2017 Lewis Hamilton ha detto «Sono cattolico, sono un uomo di fede e prego più volte al giorno: quando mi sveglio, quando vado a letto e prima di ogni pasto. Ho una relazione stretta con Dio, lo ringrazio, chiedo aiuto per gli amici in difficoltà. E domando appoggio per me stesso quando lo stress diventa troppo forte».[25]

Le formule minori

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Un quattordicenne Hamilton (a destra) a Parma nel 1999, premiato dopo una vittoria in kart, posa insieme al padre e manager Anthony

Dopo aver vinto diversi campionati di kart in gioventù (nel 1995 vince il campionato cadetto britannico), Hamilton viene messo sotto contratto dalla squadra McLaren di Formula 1 dall'età di 12 anni; la scuderia diretta da Ron Dennis sponsorizza il pilota nella sua scalata attraverso le serie minori dell'automobilismo. Nel 2000 è campione europeo di Kart Formula A e l'anno successivo esordisce in Formula Renault 2.0. Nel 2003 conquista il titolo in questa categoria, con 10 successi in 15 gare.

Diviene campione della F3 Euro Series due anni più tardi, nel 2005, anche in questo caso dominando la stagione con 15 primi posti in 20 corse. Nella stagione 2006 esordisce nella serie GP2 con la ART Grand Prix sostituendo il campione uscente Nico Rosberg e ponendosi subito in testa al campionato. Vince entrambe le gare del weekend di Montecarlo, per poi conquistare il titolo nell'ultimo appuntamento di Monza. Grazie alla vittoria nel campionato GP2 il patron della McLaren Ron Dennis annuncia la notizia del suo ingaggio il 24 novembre 2006.

L'esordio con la McLaren e il primo titolo mondiale (2007-2012)

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Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2007.

Hamilton esordì con la McLaren in Formula 1 già nella stagione 2007 ottenendo ottimi risultati, ponendosi in testa alla classifica piloti per gran parte del campionato e fino all'ultima gara. Durante la prima parte della stagione concluse per nove volte consecutive a podio, contando due vittorie e andando a comandare la classifica a partire dal Gran Premio di Spagna.

Hamilton al Gran Premio di Gran Bretagna 2007

Dopo un nono posto in Europa, dovuto anche a un incidente in qualifica che lo costrinse a partire decimo, e alla scelta del suo team di montare le gomme da asciutto troppo presto, conquistò una vittoria in Ungheria, ma da qui cominciarono vari problemi, come la foratura di una gomma in Turchia e in Cina (con clamoroso errore da parte del muretto McLaren che lo fece rientrare ai box troppo tardi e nella corsia dei box errore del pilota che, con gomme finite ormai da parecchi giri, fu costretto al ritiro), che permisero ai rivali di recuperare, tanto da essere in tre a contendersi il titolo all'ultima gara. Proprio in Brasile vari errori del pilota britannico, come un'uscita di pista nelle fasi iniziali di gara, gli fecero perdere il titolo a favore di Kimi Räikkönen.

Giunse quindi 2º nella classifica iridata (davanti al suo compagno di squadra e campione del mondo in carica Fernando Alonso, 3° a pari punti ma con meno piazzamenti), a solo un punto di svantaggio dal ferrarista, sfiorando quindi di un soffio il titolo già all'esordio (in caso di vittoria sarebbe stato il più giovane vincitore di un mondiale e l'unico pilota a vincere all'esordio mondiale esclusa la prima stagione nel 1950). I difficili rapporti di coabitazione con Fernando Alonso portarono quest'ultimo a rescindere il suo ricco contratto pluriennale e tornare alla Renault, scuderia meno competitiva con cui Fernando Alonso aveva già corso anni prima e con cui si era laureato due volte campione del mondo.

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2008.
Hamilton al Gran Premio di Cina 2008

Nel gennaio 2008 ha firmato un contratto di 138 milioni di dollari con la McLaren fino al 2012. I dettagli contrattuali prevedono una cifra base di 17 milioni di euro per il 2008, più altri sei milioni nel caso in cui riuscisse a vincere il campionato. Entrambe le parti avrebbero inoltre la possibilità di prolungare l'accordo.[26][27]

Durante i test pre-mondiali della stagione 2008, a Barcellona, dei tifosi di Fernando Alonso lo hanno schernito con striscioni e magliette offensive e razziste sull'argomento del colore della pelle e credenze religiose.[28] La Spagna ha infatti rischiato due dei suoi gran premi[29] fino a quando si sono presi provvedimenti molto severi: telecamere su tutte le tribune e divieto assoluto di entrare nell'autodromo con striscioni di ogni tipo. Il 13 febbraio 2008, per contrastare il fenomeno e sensibilizzare il pubblico sull'argomento, la FIA lanciò una campagna antirazzismo, denominata Racing Against Racism.[30]

Hamilton al Gran Premio del Canada 2008

La stagione 2008 è comunque incominciata con una vittoria, seguita da due gare in cui il pilota ha commesso vari errori, in particolare in Bahrein, mancando anche la zona punti. A Monaco dopo una gara molto movimentata e segnata da una piccola disavventura per lui legata al leggero urto contro una barriera che lo ha costretto al rientro ai box, ha trionfato mentre nella gara successiva, in Canada dopo una sosta ai box nella quale han preso parte altri piloti, è andato a tamponare Räikkönen il quale stava uscendo anche lui dalla pit lane trovando però il semaforo rosso. Il ferrarista (con la BMW di Robert Kubica al suo fianco) ha alzato il piede e Lewis, un po' disattento, non accorgendosi del semaforo, ha urtato il retrotreno della monoposto dell'avversario compromettendo la gara sua e del finlandese.

Dopo una gara opaca in Francia, Hamilton conquista due vittorie consecutive in Gran Bretagna e in Germania: a Silverstone, sul bagnato, Hamilton sfodera una delle sue migliori gare, vincendo con oltre un minuto di distacco sul secondo arrivato Nick Heidfeld; a Hockenheim, il pilota inglese controlla per tutta la gara e solo nei giri finali, dopo l'ingresso della safety car, deve impegnarsi per riprendere la prima posizione.

Dopo queste due vittorie, il pilota britannico subisce un leggero stop nel Gran Premio d'Ungheria nel quale, dopo aver forato una gomma, riesce a classificarsi solo quinto. Le cose andranno meglio nel Gran Premio d'Europa dove arriva secondo alle spalle del ferrarista Felipe Massa. Al Gran Premio del Belgio conquista la pole e vince la gara sotto un improvviso diluvio dopo un discusso sorpasso a Kimi Räikkönen a due giri dalla fine. I commissari di gara però, nonostante il direttore di gara Charlie Whiting avesse, durante la corsa, comunicato due volte al team la regolarità della manovra, decidono in serata di infliggere 25 secondi di penalità per taglio di chicane, che declassano Lewis al terzo posto.[31]

Anthony Hamilton festeggia con il figlio al termine del Gran Premio del Brasile 2008, che ha valso il primo titolo mondiale per Lewis

Nel Gran Premio di Singapore Hamilton lotta con Felipe Massa e Kimi Räikkönen per la prima posizione, ma un incidente di Nelson Piquet Jr. costringe la safety car a entrare in pista stravolgendo la classifica. Hamilton riesce a limitare i danni recuperando posizioni e classificandosi terzo, mentre la vittoria va al rivale Alonso. Successivamente nel Gran Premio del Giappone Hamilton parte in pole deciso a dominare il gran premio, ma al via il finlandese Räikkönen riesce abilmente a scavalcarlo, tuttavia pensando di avere uno spiraglio in cui reinfilarsi, Hamilton finisce "lungo" trascinandosi dietro le due Ferrari. Quattro vetture finiscono lunghe nelle due curve successive perdendo posizioni, con Hamilton dietro all'avversario principale per il titolo Felipe Massa che supera dopo poche tornate. Il brasiliano però non molla e tagliando la chicane tocca con l'anteriore destra l'inglese, mandandolo in testacoda. Hamilton si trova così in ultima posizione. Successivamente Felipe Massa sarebbe stato penalizzato con un drive-through per il sorpasso pericoloso, sanzione inflitta anche a Hamilton per aver forzato Kimi Räikkönen nella prima curva ad andare lungo. Di questa lotta ne avrebbe approfittato nuovamente Fernando Alonso, ancora vincitore.

Dopo la vittoria nel Gran Premio della Cina Hamilton ha 7 punti di vantaggio su Massa: ciò significa che gli è sufficiente un quinto posto nell'ultimo Gran Premio del Brasile per laurearsi campione del mondo: a 5 giri dal termine della gara comincia a piovere sul circuito e dopo il valzer dei pit stop Hamilton si ritrova arretrato dalla 4ª alla 5ª posizione, tallonato da Sebastian Vettel. La pioggia mette in difficoltà Hamilton che subisce il sorpasso di Vettel a 3 giri dal termine. A sole due curve dal traguardo, Timo Glock su Toyota, subisce il sorpasso sia di Hamilton sia di Vettel, in quanto non essendosi fermato per il cambio gomme, correva con gomme d'asciutto nonostante la pista fosse bagnata. Hamilton conclude la gara al 5º posto laureandosi come il più giovane campione del mondo della storia a soli 23 anni 9 mesi e 26 giorni (record poi migliorato da Sebastian Vettel nel 2010). La conquista del titolo lo rende anche il primo vincitore di una serie cadetta della FIA (Formula 2, Formula 3000 o GP2) a diventare anche campione del mondo di Formula 1.

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2009.

Nel 2009 la McLaren comincia il mondiale consapevole di avere una vettura poco competitiva, a causa dei mutati regolamenti che stravolgono l'interpretazione tecnica e aerodinamica delle vetture causando un rimescolamento generale di carte. Inoltre molti team che nel 2008 non erano in lotta per il titolo avevano incominciato a sviluppare la monoposto in anticipo, lasciando in ritardo Ferrari e McLaren che se l'erano conteso fino alla fine.

Hamilton alla guida della McLaren nel Gran Premio della Malesia 2009

Nonostante ciò Hamilton riesce durante il gran premio iniziale in Australia a inserirsi in zona punti e persino a lottare per il podio con la Toyota di Jarno Trulli. Durante un regime di safety car, però, il pescarese compie una escursione fuori pista facendo così passare l'inglese, Hamilton su indicazione della squadra restituisce la posizione all'italiano per evitare di incappare in penalità. Al termine del gran premio i commissari di gara tuttavia penalizzano di 25 secondi proprio Trulli perché aveva ripreso comunque la posizione. A nulla valgono le spiegazioni di Trulli, che asseriva come l'inglese andasse intenzionalmente lento per restituire la posizione guadagnata illecitamente.

Successivamente durante le indagini sull'episodio, il direttore tecnico della McLaren indica a Hamilton una diversa versione dei fatti da presentare, il pilota inglese raccoglie il suggerimento raccontando ai commissari di gara che nessuno gli ha confermato di lasciar passare Trulli, praticamente una menzogna. Ma le comunicazioni ai box sono registrate e i commissari di gara decidono di squalificare Hamilton e la McLaren per comportamento antisportivo, avendo mentito al fine di ottenere il terzo posto.[32][33] Trulli riottiene la sua posizione.

Hamilton impegnato nel Gran Premio di Turchia 2009

Il tribunale della FIA si riunisce ulteriormente il 29 aprile decidendo che la McLaren sarebbe stata messa sotto osservazione per il resto del mondiale e alla prima violazione di regolamento sarebbe stata squalificata per tre gran premi. Nel frattempo Hamilton ottiene altri punti in Malesia, Cina e Bahrein, dando ossigeno alla travagliata situazione del team in ritardo sul piano tecnico rispetto alle altre scuderie.

Torna a vincere nel Gran Premio d'Ungheria, dove arriva 1º davanti a Kimi Räikkönen e Mark Webber. I progressi della McLaren si notano soprattutto nel Gran Premio d'Europa dove ottiene la pole ma regala la vittoria a Rubens Barrichello per un errore dei meccanici durante il pit stop. Nel Gran Premio del Belgio tuttavia si registra un calo di competitività della scuderia e sia lui sia Heikki Kovalainen chiudono la qualifica fuori dalla top ten. La sua gara si conclude a metà del primo giro quando un incidente lo mette fuori gioco insieme con Jenson Button, Romain Grosjean e Jaime Alguersuari.

Al Gran Premio d'Italia la McLaren e Hamilton tornano molto competitivi tanto che Lewis riesce a ottenere la pole position. Sfortunatamente la sua gara si concluderà a un giro dalla fine quando in uscita dalla curva di Lesmo urta violentemente contro le barriere. Lo sfortunato incidente ha dato inoltre fine alle sue possibilità di difendere il titolo iridato.[34] L'inglese vincerà a Singapore da dove parte in prima posizione. Seguono due terzi posti in Giappone e Brasile. Sarà sfortunato all'ultima gara, ad Abu Dhabi dove partendo dalla pole aveva una vittoria assicurata, ma un problema alla vettura lo farà ritirare, chiudendo il campionato 5º con 49 punti.

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2010.

Lewis viene confermato in McLaren fino al 2012: il suo nuovo compagno di squadra sarà, al posto del licenziato Heikki Kovalainen, Jenson Button, campione in carica con la Brawn GP. Nel Gran Premio del Bahrein ottiene il podio sul gradino più basso dietro i due ferraristi Fernando Alonso e Felipe Massa. Nei due Gran Premi successivi ottiene due pessime qualifiche, in Australia parte undicesimo e ventesimo in Malesia. Nelle due gare riesce a rimontare fino al sesto posto. Nel Gran Premio di Cina, dopo essersi qualificato sesto, fa una gara con molti sorpassi e sotto la pioggia arriva secondo, dietro al compagno di squadra Jenson Button, completando così la prima doppietta McLaren dell'anno; viene tuttavia ammonito dai commissari per il duello in pit lane con Sebastian Vettel.[35] In Spagna si qualifica terzo dietro le due Red Bull. Dopo un'ottima gara è però vittima di un problema tecnico quando è in seconda posizione che lo mette fuori gioco. Si giunge quindi a Monaco, dove Lewis e Jenson Button portano un casco speciale. Qui la McLaren, forse a causa del suo passo lungo, non riesce a dare il meglio di sé e Lewis chiude la gara al quinto posto, nella stessa posizione da dove era partito.

Hamilton al Gran Premio della Malesia 2010 conclude al 6º posto, dopo essere partito 20º in griglia

Due settimane dopo, a Istanbul, Hamilton ottiene la sua migliore qualifica stagionale, collocandosi secondo tra le due Red Bull di Webber e Vettel. In gara complice anche lo scontro tra le due vetture austriache Lewis conquista la sua prima vittoria stagionale. La seconda vittoria, consecutiva, arriva due settimane dopo in Canada, dove termina al comando davanti al suo compagno di squadra Button e al ferrarista Alonso. Nel Gran Premio d'Europa Hamilton parte terzo e giunge secondo a fine gara pur avendo scontato un drive through, per il britannico è il terzo podio consecutivo.

Nel Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone la McLaren porta un nuovo pacchetto con gli scarichi bassi e un nuovo diffusore ma dopo le prove libere del venerdì si decide di smontarlo e non utilizzarlo per la qualifica e la gara. La McLaren ha dunque perso tre ore disponibili per trovare il set-up corretto con la MP4-25 non modificata. Le qualifiche sembrano piuttosto difficili per la scuderia inglese ma Lewis dà il massimo e si qualifica al quarto posto, definendo il suo ultimo giro come il migliore di sempre della sua carriera. Alla partenza della gara Lewis scatta benissimo e supera sia Fernando Alonso sia Sebastian Vettel, tallonando Mark Webber per alcuni giri. Ma la Red Bull dell'australiano è imprendibile e Lewis sfrutta al meglio la sua ottima partenza per conquistare il secondo posto nella gara di casa, il quarto podio consecutivo. Rimane dunque in testa alla classifica iridata con 145 punti, raddoppiando il vantaggio sul secondo, che rimane il compagno Jenson Button, che dopo questa gara diventa di 12 punti.

Hamilton festeggia la vittoria del Gran Premio del Canada 2010

Due settimane dopo, in Germania, la McLaren ci riprova con gli aggiornamenti (scarichi bassi e nuovo diffusore) ma durante le prime prove libere del venerdì Lewis ha un incidente nel quale danneggia la sua vettura. Ciò fa sì che Lewis non riesca a completare più di 18 giri durante tutto il venerdì e non riesca a trovare il miglior bilanciamento. Si qualifica sesto, dietro a Jenson Button. Scatta bene alla partenza e conclude al quarto posto, conquistando 12 punti. Il suo vantaggio su Button diventa di 14 punti.

Nelle qualifiche del Gran Premio d'Ungheria Hamilton si qualifica quinto, nonostante una scarsa competitiva della MP4-25 che nel settore centrale perde nel confronto con la Red Bull oltre 1 secondo. In gara perde una posizione al via nei confronti di Vitaly Petrov che riconquista però al giro successivo. Entra in seguito la safety car e tutti si precipitano ai box, dai quali Lewis esce in quarta posizione, davanti al ferrarista Felipe Massa. La situazione rimane così finché Lewis, al 24º giro, a causa di un problema tecnico, è costretto a ritirarsi. La testa della classifica appena persa viene però riconquistata nel Gran Premio del Belgio, gara disputata il 29 agosto appena al rientro delle vacanze estive: l'inglese parte dalla seconda posizione in griglia dietro Webber ma lo sopravanza a seguito di uno scatto bruciante e mantiene la testa della corsa fino al traguardo nonostante le mutevoli condizioni climatiche; i ritiri di Button e Alonso e la pessima prestazione di Vettel (che finisce fuori dalla zona punti) gli consentono inoltre di guadagnare 25 punti nei confronti di tre diretti rivali per la vittoria del mondiale.

Nel Gran Premio d'Italia si qualifica in 5ª posizione dopo che la squadra aveva deciso di non fargli montare l'f duct a differenza del compagno di squadra Button classificatosi così secondo. Alla partenza però uno scontro dopo poche curve con Massa in un tentativo di sorpasso lo mette fuori gioco per una rottura della sospensione, ritiro che gli fa perdere la vetta della classifica a favore di Webber giunto in sesta posizione. Due settimane dopo, a Singapore, la McLaren rimane un po' in ombra e durante la gara dopo un ingresso della safety car in un tentativo di sorpassare Webber per la 3ª posizione viene centrato da quest'ultimo e costretto nuovamente al ritiro, ritrovandosi 3º nel mondiale dietro Webber e Alonso.

Nel Gran Premio del Giappone si qualifica in 3ª posizione ma viene retrocesso per la sostituzione del cambio danneggiato nello scontro con Webber a Singapore. In gara il suo tentativo di rimonta nei confronti di Alonso e Webber per la 2ª posizione viene frenato da un nuovo problema al cambio che gli fa perdere le prime tre marce, costringendolo a farsi passare dal compagno di box e a finire miracolosamente 5º. Si arriva così al Gran Premio di Corea in cui la vera protagonista è la pioggia. Vettel domina il gran premio davanti ad Alonso e Hamilton, ma il cedimento del suo propulsore a pochi giri dal termine riapre i giochi per il mondiale, grazie anche al contemporaneo ritiro di Webber. Hamilton risale così al 3º posto in classifica dopo averlo perduto Suzuka. Al Gran Premio del Brasile la pole position va a sorpresa a Nico Hülkenberg davanti alle Red Bull, che il giorno successivo si sbarazzano di lui al primo giro facendo gara a sé con Vettel e Webber davanti ad Alonso e Hamilton. Qui Hamilton dice addio alle speranze mondiali, anche se non matematicamente visti i 24 punti in meno rispetto al leader Alonso.

Ad Abu Dhabi l'inglese deciso a tentare il tutto per tutto si qualifica per un soffio secondo alle spalle di Vettel, mentre Alonso sembra gestire tranquillamente il suo rivale più vicino Mark Webber. Tuttavia un incidente al primo giro provoca l'ingresso della safety car, così Webber ne approfitta per il cambio gomme seguito a ruota da Alonso che gli rimane davanti mentre i due in testa fanno corsa a sé. Dopo il pit stop però Hamilton viene frenato nella sua rincorsa a Vettel dalla Renault di Kubica, mentre Alonso e Webber bloccati dall'altra Renault, quella di Petrov, perdono molto terreno e finiscono per regalare il mondiale a Vettel che si aggiudica il gran premio e il campionato davanti ad Alonso, al compagno di squadra e a Hamilton, quest'ultimo staccato di 16 punti. Hamilton chiude la stagione in quarta posizione.

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2011.

Il 2011 per la McLaren non comincia nel migliore dei modi. La scuderia di Woking, dopo aver deciso di effettuare il primo dei test invernali a Valencia con la macchina dell'anno precedente per aver più tempo di lavorare alla nuova MP4-26, incappa in diversi problemi di affidabilità dovuti in buona parte al complesso sistema di scarichi denominato Octupus, che la McLaren è intenzionata a portare in pista per il primo gran premio. Conclusi i test, la McLaren decide però di tornare indietro e monta per il Gran Premio d'Australia degli scarichi simili a quelli della Red Bull.[36]

Hamilton e Alonso in Malesia

Contrariamente a quanto tutti credevano, la McLaren si dimostra subito molto veloce, dominando le seconde libere. In qualifica Hamilton riesce addirittura a conquistare la prima fila al fianco di Sebastian Vettel, subendo però oltre 8 decimi di distacco dal campione del mondo. In gara è un'altra cosa e Lewis riesce a stargli più vicino, concludendo la gara in seconda posizione e conquistando quindi il primo podio del 2011. In Malesia parte di nuovo in prima fila. Al traguardo arriverà settimo ma sarà penalizzato di 20 secondi per aver cambiato traiettoria 4 volte mentre duellava con Alonso e giungerà ottavo.[37] In Cina parte terzo dietro Vettel e Button e a 4 giri al termine della corsa sorpasserà Vettel andando a vincere il gran premio.

In Turchia complice un errore al primo giro e alcune difficoltà a un pit stop giunge solamente quarto. Al Gran Premio di Monaco innesca una furiosa polemica con la FIA a seguito delle penalizzazioni che gli vengono inflitte dai commissari nel corso del week-end. A fine corsa tornerà nel paddock per scusarsi con la FIA ed evitare sanzioni per violazione del codice che impedisce di rilasciare affermazioni lesive nei confronti dello sport.[38] In Germania conquista la seconda vittoria dell'anno[39] e ad Abu Dhabi la terza. Nelle ultime tappe del campionato si intensifica la rivalità con Felipe Massa; i due si chiariranno solamente al termine del Gran Premio del Brasile.[40]

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2012.

Hamilton incomincia la stagione 2012 in modo positivo, conquistando la pole position nel Gran Premio d'apertura in Australia. In gara, però, il pilota inglese si deve accontentare del terzo posto, dopo essere stato sopravanzato dal compagno di squadra Jenson Button in partenza e aver perso un'ulteriore posizione a vantaggio di Sebastian Vettel, anche a causa di una strategia meno efficace di quella del rivale. Hamilton fa segnare lo stesso risultato anche nel Gran Premio della Malesia e nel Gran Premio di Cina, portandosi in testa alla classifica mondiale.

Hamilton esulta dopo la vittoria in Canada

Nel successivo Gran Premio del Bahrein il pilota inglese non riesce a far meglio dell'ottavo posto, anche a causa di un problema in un cambio gomme che gli costa alcune posizioni, perdendo così il primo posto in classifica. Nel Gran Premio di Spagna Hamilton fa segnare il miglior tempo in qualifica, ma viene retrocesso in fondo alla griglia perché nella sua vettura non c'è il quantitativo minimo di benzina previsto dal regolamento. In gara il pilota inglese riesce a rimontare fino alla zona punti, chiudendo nuovamente ottavo. Dopo aver ottenuto un quinto posto nel Gran Premio di Monaco, Hamilton ottiene la prima vittoria stagionale nel Gran Premio del Canada, anche grazie alla decisione della squadra di fargli effettuare un cambio gomme in più rispetto ai rivali Sebastian Vettel e Fernando Alonso, scelta che lo avvantaggia nella parte finale della corsa. La vittoria permette a Hamilton di tornare momentaneamente in testa al campionato, ma nel successivo Gran Premio d'Europa a Valencia il pilota inglese si ritira per un contatto con Pastor Maldonado nelle ultime fasi di gara, venendo superato in classifica da Alonso.

Nelle due gare seguenti Hamilton non ottiene risultati di rilievo (ottavo in Inghilterra, con una Mclaren in difficoltà, e ritirato in Germania per una foratura nelle prime fasi di gara), facendo segnare appena quattro punti e vedendo aumentare il proprio distacco dalla testa della classifica fino a 62 lunghezze. Nella seconda metà della stagione la McLaren si dimostra una delle vetture più competitive in pista, ma questo non basta a Hamilton per migliorare significativamente la propria posizione in classifica. Le due vittorie in Ungheria e in Italia sono, infatti, intervallate da due ritiri in Belgio, dove Hamilton è coinvolto in una carambola causata da Romain Grosjean, e a Singapore, dove il pilota inglese è costretto al ritiro per problemi meccanici mentre occupava la prima posizione. Proprio all'indomani del Gran Premio di Singapore viene ufficializzato il suo passaggio alla Mercedes a partire dalla stagione 2013, con un contratto di 60 milioni di sterline più bonus di vittorie per 3 anni.[41]

Nelle gare successive Hamilton esce definitivamente dalla lotta per il titolo mondiale, tagliando il traguardo fuori dal podio in Corea, in Giappone e in India, a causa di una vettura ora meno competitiva rispetto agli avversari, e ritirandosi per problemi meccanici mentre occupava la prima posizione nel Gran Premio di Abu Dhabi. Il pilota inglese torna alla vittoria nel Gran Premio degli Stati Uniti, sul nuovo circuito di Austin, avendo la meglio su Vettel al termine di un lungo duello. Nell'ultima gara della stagione, in Brasile, Hamilton fa segnare la pole position, dovendosi però ritirare per un incidente causato da un errore di Nico Hülkenberg, mentre quest'ultimo stava tentando di superarlo. Il pilota inglese chiude la stagione in quarta posizione, con 190 punti.

Il passaggio alla Mercedes e la rivalità con Rosberg (2013-2016)

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Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2013.
Hamilton in Malesia nel 2013

Le insistenti voci di corridoio che lo volevano in Mercedes a partire dal 2013 trovarono conferma il 28 settembre 2012, quando arriva l'ufficialità sul sito della casa di Stoccarda. L'Inglese prende quindi il posto di Michael Schumacher, che avrebbe annunciato il ritiro dalle competizioni qualche giorno dopo, il 4 ottobre 2012.

Hamilton comincia la stagione con un quinto posto nel Gran Premio d'Australia, dove la Mercedes si rivela competitiva in qualifica ma non all'altezza di Lotus, Ferrari e Red Bull in gara. Seguono due terzi posti in Malesia e in Cina, dove il pilota inglese conquista la pole position ma non è in grado di mantenere il primo posto per l'eccessiva usura degli pneumatici. Questo fattore influisce negativamente anche nelle gare successive, concluse fuori dal podio. In Canada Hamilton conquista un altro terzo posto, mentre nei due Gran Premi seguenti, in Gran Bretagna e in Germania, il pilota inglese ottiene la pole position ma conclude in entrambe le occasioni fuori dal podio.

Hamilton coglie la sua prima vittoria con la Mercedes nel Gran Premio d'Ungheria, nel quale il pilota inglese conquista anche la terza pole position consecutiva. Dopo il 3º posto di Spa-Francorchamps (in cui fa segnare il miglior tempo in qualifica), seguono soltanto gare negative, che non saranno sufficienti all'inglese per mantenere il 3º posto in classifica generale. Termina la prima stagione in Mercedes al 4º posto con 189 punti.

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2014.
Hamilton al Gran Premio di Cina 2014
Hamilton durante le seconde prove libere del Gran Premio di Singapore 2014

Nella stagione 2014 la Mercedes sfrutta le importanti novità tecniche introdotte (in particolare, dei nuovi motori turbocompressi in luogo dei V8 aspirati in uso fino all'anno precedente) per guadagnare un importante vantaggio sulla concorrenza. La superiorità tecnica della scuderia tedesca è evidente già dai test invernali e si conferma anche a campionato incominciato.

Nella gara d'apertura a Melbourne, però, Hamilton è costretto al ritiro per un problema tecnico dopo poche tornate, dopo essere partito dalla pole position. Il pilota britannico si rifà nel successivo Gran Premio della Malesia, nel quale ottiene il primo Grand Chelem in carriera, avendo fatto segnare pole position e giro veloce ed essendo rimasto in testa dal primo all'ultimo passaggio. Hamilton vince anche in Bahrein (dopo un intenso duello con il compagno di squadra Rosberg), Cina e Spagna, portandosi in testa alla classifica. A Montecarlo è invece Rosberg ad avere la meglio: Hamilton torna alle spalle del compagno di squadra, vedendo poi aumentare il proprio svantaggio in Canada, dove è costretto nuovamente al ritiro per problemi tecnici, e in Austria, dove giunge secondo dietro a Rosberg dopo essere scattato dalla nona posizione per un errore in qualifica.

Il pilota britannico arriva quindi al Gran Premio di casa con uno svantaggio di 29 lunghezze da Rosberg. In qualifica Hamilton fatica, non riuscendo a interpretare al meglio le mutevoli condizioni del tracciato e piazzandosi in sesta posizione, ma in gara l'inglese coglie la quinta vittoria stagionale, approfittando del ritiro di Rosberg per ridurre considerevolmente il distacco in classifica. Nei successivi Gran Premi di Germania e Ungheria Hamilton è costretto a partire dal fondo per problemi tecnici verificatisi sulla sua vettura durante le qualifiche. In entrambe le occasioni il pilota britannico riesce a rimontare fino al terzo posto, nel secondo caso chiudendo davanti a Rosberg che era scattato dalla pole position.

In Belgio Hamilton e Rosberg vengono a contatto mentre il pilota tedesco, partito dalla pole, stava cercando di riguadagnare la testa della corsa dopo essere stato passato da Hamilton al via. L'inglese è costretto a percorrere un intero giro con una gomma forata: la vettura si danneggia sensibilmente, al punto da costringere Hamilton al ritiro a poche tornate dalla conclusione. Il contatto causa aspre polemiche tra i due a fine gara, con Rosberg che, arrivato secondo, riporta a 29 i punti di vantaggio su Hamilton. A Monza, invece, Hamilton sfrutta un errore in frenata del compagno di squadra per sopravanzarlo, andando a vincere proprio davanti a Rosberg.

A Singapore Hamilton vince nuovamente, approfittando del concomitante ritiro di Rosberg per riportarsi in testa alla classifica. Il pilota britannico consolida la propria posizione nelle tre gare successive, conquistando altrettante vittorie (nonostante Rosberg fosse scattato dalla pole position in due di queste occasioni) e portando a 24 punti il proprio vantaggio dopo il Gran Premio degli Stati Uniti. Rosberg tiene aperta la lotta per il mondiale interrompendo la serie di vittorie di Hamilton nel Gran Premio del Brasile. All'ultima gara i due arrivano separati da 17 punti: per via del doppio punteggio assegnato nel conclusivo Gran Premio di Abu Dhabi, in caso di vittoria di Rosberg, Hamilton deve giungere in seconda posizione per aggiudicarsi il secondo titolo in carriera. In qualifica Hamilton viene battuto dal compagno di squadra, ma alla partenza il pilota britannico si porta in prima posizione e nei primi giri accumula un vantaggio superiore ai 2 secondi su Rosberg. Rosberg viene poi messo fuori causa da problemi meccanici, consegnando definitivamente a Hamilton la vittoria nel mondiale, con 384 punti, 11 vittorie, e 16 podi (su 19 gare).

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2015.
Hamilton in azione nei test invernali del 2015

Anche nel 2015 la Mercedes si rivela la monoposto migliore del lotto sin dai test invernali. Hamilton inizia la stagione cogliendo pole position e vittoria nel Gran Premio d'Australia, precedendo il compagno di squadra Rosberg sia in griglia di partenza che sul traguardo. Nel successivo Gran Premio della Malesia il pilota britannico conquista la pole position, venendo però battuto in gara da Sebastian Vettel su Ferrari.

Hamilton torna poi alla vittoria in Cina e in Bahrein, dopo essere scattato dalla pole position in entrambe le occasioni. Poco prima del Gran Premio di Monaco, la Mercedes annuncia il prolungamento del contratto del pilota inglese per altre tre stagioni, sino al 2018.[42]

A Monaco ottiene la pole, ma in gara chiude solo 3° dopo aver dominato la gara a lungo: rientra ai box durante i regimi di safety car e si ritrova terzo. A Montréal ottiene una vittoria dopo essere partito in testa. Nel successivo Gran Premio d'Austria ottiene la sua 45^ pole position. Nonostante la partenza dalla pole position, viene superato al via dal compagno di squadra Rosberg e termina la gara in seconda posizione. Al termine del gran premio, Hamilton vede quindi il suo vantaggio su Rosberg ridursi a soli 10 punti. Nel Gran Premio di Gran Bretagna l'inglese ritorna alla vittoria. Dopo la pole del sabato, in gara parte male ma sul finale con pioggia battente Lewis azzecca il momento del pit stop e beffa Rosberg sul finale di gara e vince davanti al tedesco della Mercedes e Vettel. Al successivo appuntamento in Ungheria, Hamilton scatta dalla prima posizione ma, a causa di una brutta partenza viene superato subito da Vettel, Räikkönen e Rosberg finendo in quarta posizione, che manterrà solo per pochi secondi a causa di un errore durante un tentativo di sorpasso sul compagno di squadra. Dovendo rimontare dalla decima posizione, ormai escluso dalla lotta per la vittoria sarà protagonista di alcuni errori nelle ultime fasi della gara che lo relegheranno alla sesta posizione finale.

Hamilton trionfa nel Gran Premio casalingo di Silverstone

Nel successivo appuntamento a Spa, Hamilton firma la sua trentanovesima vittoria dopo essere partito dalla pole position e aver battuto il proprio compagno di squadra arrivato secondo. Due settimane dopo domina il Gran Premio d'Italia arrivando primo con 25" di vantaggio su Vettel ed ottenendo la sua 40ª vittoria in carriera (ad un successo di distanza dal pilota tedesco ed Ayrton Senna), che lo porta a 53 punti di vantaggio sul compagno di squadra Rosberg. Ottiene inoltre il secondo grand chelem della carriera con pole position, giro veloce, gara e rimanendo in testa dal 1º all'ultimo giro. Al termine della gara si verifica un'indagine riguardo a una possibile pressione irregolare degli pneumatici della Mercedes, ma dopo chiarimenti effettuati dalla squadra tedesca non si ricorre ad alcuna sanzione.[43] Nel successivo Gran Premio di Singapore, la Mercedes è in difficoltà e Lewis è costretto al primo ritiro stagionale. Vince sia in Giappone sia in Russia, nonostante fosse stato il compagno Nico Rosberg a conquistare la pole position.

Il 25 ottobre vince il Gran Premio di Austin e conquista matematicamente il terzo campionato del mondo piloti dopo una gara caratterizzata da una condizione di umido iniziale e il successivo cambio gomme dalle intermedie alle slick, con l'asciugarsi della pista, oltre alle numerose safety car normale e virtuali, dovute a diversi incidenti e ritiri (in totale otto nel gran premio) che hanno più volte spezzato il ritmo della gara.[44] Nel Gran Premio del Messico parte e termina secondo alle spalle di Rosberg, così come in Brasile e ad Abu Dhabi.

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2016.

Il 2016 sembra iniziare bene per il pilota britannico, con la conquista della 50ª pole in carriera nel GP d'Australia. In gara Hamilton, scattato malissimo, non riesce ad imporre il proprio ritmo trovandosi 6° dopo il primo giro. Grazie alla bandiera rossa, a causa dell'incidente di Fernando Alonso, il pilota della Mercedes riesce a limitare i danni risalendo fino alla 2ª posizione, dietro al vincitore della gara, il compagno di squadra Nico Rosberg.[45]

Al secondo appuntamento della stagione in Bahrein ottiene la sua 51ª pole position, siglando anche il record del circuito, ma alla partenza della gara viene superato nello scatto da Rosberg, e alla prima curva viene urtato dal finlandese della Williams Bottas (successivamente penalizzato con un drive through). Il contatto ha compromesso l'aerodinamica di Hamilton che malgrado le difficoltà, il tre volte campione del mondo riesce tuttavia a rimontare, terminando la contesa in 3ª posizione.[46] Nelle successive due gare, in Cina e Russia, Hamilton accusa problemi di affidabilità nelle qualifiche dovendo partire in ultima posizione in Cina e decimo in Russia. Mentre nel GP di Cina Hamilton non riesce ad andare oltre il settimo posto, penalizzato da un incidente al via con lo svedese della Sauber Marcus Ericsson,[47] in Russia l'Inglese della Mercedes riesce a rimontare arrivando secondo, dietro al compagno di squadra Nico Rosberg.[48]

Malgrado l'evidente superiorità tecnica della Mercedes, i ripetuti problemi di affidabilità della vettura di Hamilton portano alcuni sostenitori della scuderia tedesca ad ipotizzare una possibile cospirazione contro il campione del mondo in carica, ma queste teorie vengono fermamente negate dal direttore esecutivo Toto Wolff.[49][50][51]

Hamilton nel vittorioso Gran Premio di Monaco 2016

Durante il successivo Gran Premio di Spagna, dopo aver realizzato la pole position in qualifica, Lewis Hamilton viene superato, al via, da Nico Rosberg. Giunti alla Repsol Hamilton cerca di ripassare Rosberg, che chiude però la traiettoria al britannico. La vettura esce dal tracciato e, ormai senza controllo, colpisce la parte posteriore della macchina di Rosberg: entrambi finiscono nella via di fuga e si ritirano. Viene interrotta così una striscia di 10 vittorie consecutive per una Mercedes.[52] Nel Gran Premio di Monaco, dopo essere scattato dalla terza casella, riesce prima a superare il compagno di scuderia Nico Rosberg, poi con una grande strategia su una sosta passa il leader Daniel Ricciardo, vincendo la sua prima gara dell'anno.[53] In Canada, dopo aver fatto la pole position, scatta male ma riesce a vincere sopravanzando Sebastian Vettel, grazie ad una tattica più conservativa.[54]

Nel Gran Premio d'Europa chiude quinto, dopo essere scattato dalla decima piazza per via di un incidente in qualifica. Nel successivo Gran Premio d'Austria ottiene la pole position davanti a Rosberg, che viene penalizzato di cinque posizioni e parte sesto. In gara si trova secondo dietro al compagno di scuderia che ha rimontato fino alla testa, ma all'ultimo giro tenta di sorpassarlo e i due entrano in contatto. Hamilton vince e Rosberg termina quarto con la monoposto danneggiata riducendo lo svantaggio in classifica generale a 11 punti dal compagno di squadra. Nel Gran Premio di casa in Gran Bretagna, Hamilton vince agevolmente, dopo aver segnato anche la pole position in qualifica. Con questa vittoria (la quarta in Gran Premio di Gran Bretagna, la terza consecutiva) accorcia lo svantaggio dal compagno di squadra Nico Rosberg a solo una lunghezza, complice una penalizzazione di quest'ultimo. Vince sia in Ungheria sia in Germania, prendendo la leadership del mondiale. Nel Gran Premio del Belgio, Hamilton, partito in ultima fila per aver sostituito tutto il pacchetto motore, approfittando di ritiri ed incidenti, riesce ad arrivare terzo. Il vincitore è Rosberg che diminuisce il distacco dal pilota britannico di 10 punti. In Italia arriva secondo, dopo aver perso la possibilità di lottare per la vittoria in partenza. A Singapore chiude terzo, mai in lotta per la vittoria. In Malesia, mentre era in testa, è costretto a ritirarsi per problemi al motore. In Giappone chiude terzo, non riuscendo a sorpassare Max Verstappen nei giri finali. Negli Stati Uniti domina la gara dopo essere partito dalla pole, concludendo primo davanti a Nico Rosberg e riducendo lo svantaggio a 26 punti da quest'ultimo nel mondiale.

In Messico arriva un'altra vittoria che gli consente di eguagliare Alain Prost al secondo posto della classifica dei piloti con più vittorie di tutti i tempi e di tenere il mondiale aperto con 19 punti di distacco dal compagno di scuderia a due gare dalla conclusione. Il britannico vince in Brasile davanti a Rosberg, ritrovandosi a sole 12 lunghezze di distacco. Ad Abu Dhabi vince dalla pole, ma non gli basta perché Nico Rosberg arriva secondo, perdendo il titolo di soli 5 punti. Tuttavia si rende protagonista di una condotta di gara antisportiva poiché rallenta il retrostante Rosberg nella speranza di far rimontare gli avversari alle spalle del tedesco, Sebastian Vettel e Max Verstappen (nonostante i ripetuti richiami via radio) negli ultimi 10 giri. Chiude secondo nel mondiale con 10 vittorie (una in più di Rosberg) e 380 punti.

Le lotte per il titolo con Vettel e Verstappen (2017-2021)

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Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2017.

Nella stagione 2017 il suo nuovo compagno di squadra è l'ex Williams Valtteri Bottas, a causa del ritiro dalla Formula 1 di Nico Rosberg. Il campionato per Lewis inizia con una pole in Australia, in gara, però, giunge secondo dietro Sebastian Vettel, dopo essere stato condizionato da una perdita di tempo dietro Max Verstappen. In Cina ottiene di nuovo la pole, ma questa volta domina la gara, ottenendo anche il Grand Chelem. Dopo un secondo posto in Bahrein e un quarto in Russia, torna alla vittoria in Spagna in una gara in cui, dopo essere partito dalla pole, si fa bruciare alla partenza da Vettel; ma poi, grazie anche a un'ottima strategia, si mette in condizione di poterlo attaccare con gomme di mescola più morbida di quelle del pilota della Ferrari, che sorpassa al 44º giro e va a vincere.

Hamilton in Canada, dopo avere eguagliato il record di pole position di Ayrton Senna, mostra il casco del brasiliano donatogli dalla famiglia del pilota scomparso[55]

A Monaco, in qualifica viene eliminato in Q2, dopo aver commesso degli errori ed aver trovato le bandiere gialle nel suo ultimo giro. In gara riesce a recuperare qualche posizione e termina al settimo posto, mentre Vettel vince la corsa e allunga in classifica. In Canada ottiene la 65ª pole position in carriera, raggiungendo Ayrton Senna, il giorno seguente domina la corsa ottenendo il suo secondo Grand Chelem della stagione. Nel Gran Premio d'Azerbaigian durante il regime di safety car, mentre era in testa Hamilton viene tamponato da Vettel; alcuni giri dopo la bandiera rossa il britannico è costretto ad entrare ai box per sostituire la protezione per la testa perché non era stata fissata in modo corretto e chiude quinto dietro a Vettel che mentre era in testa, viene penalizzato di uno stop&go di 10 secondi. In Austria l'inglese deve sostituire il cambio e quindi viene penalizzato di 5 posizioni. In gara Lewis deve accontentarsi del quarto posto dopo una lotta per il podio con la Red Bull di Daniel Ricciardo. Nel Gran Premio di Gran Bretagna, Hamilton ottiene il quinto Grand Chelem in carriera, il terzo in stagione, ma in Ungheria, Vettel vince mentre Lewis chiude quarto. Con questi risultati l'inglese ha quattrodici punti di svantaggio sul Ferrarista.

Hamilton al Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2017.

Nel Gran Premio del Belgio, Lewis ottiene la 68ª pole position eguagliando così Michael Schumacher e con la Pole anche nel Gran Premio successivo, a Monza supera il campione tedesco stabilendo il record assoluto per la Formula 1. Inoltre, ottiene la vittoria in entrambi i Gran Premi, salendo in testa alla classifica piloti. A Singapore ottiene la sua terza vittoria consecutiva, mentre Vettel è costretto al ritiro.

In Malesia giunge arriva secondo dietro Verstappen, vince poi in Giappone e al fronte del ritiro di Vettel, porta il suo vantaggio a 59 punti sul rivale. Con la vittoria negli Stati Uniti d'America aumenta il distacco e in Messico con il nono posto si laurea campione con due gran premi in anticipo. In Brasile per un incidente in qualifica parte dalla pit lane ma recupera fino al quarto posto, mentre nel ultima gara ad Abu Dhabi arriva secondo alle spalle del compagno di scuderia Bottas. Conclude così la stagione con 9 successi, 13 podi (su 20 gare) e 363 punti iridati.

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2018.

Nel 2018 Hamilton comincia la stagione ottenendo la pole nel Gran Premio d'Australia, il giorno seguente chiude secondo e la vittoria va alla Ferrari di Sebastian Vettel. Nella seconda gara, in Bahrein per via della sostituzione del cambio parte nono, in gara risale fino al terzo posto, Dopo il quarto posto in Cina vince la sua prima gara stagionale in Azerbaigian, portandosi in testa al Mondiale Piloti con 70 punti. Si ripete nel Gran Premio di Spagna mentre a Monaco chiude terzo dietro Ricciardo e Vettel. Con il quinto posto in Canada perde la leadership del Mondiale a danni di Vettel. In occasione del Gran Premio di Francia riconquista la testa della classifica generale grazie alla sua vittoria, ma in Austria viene tradito dalla sua power unit, interrompendo così la serie di 33 gare consecutive concluse e riperdendo la testa del mondiale. Nel Gran Premio di casa Hamilton, non riesce ad andare oltre il secondo posto e perdendo altri punti da Vettel.

Dall'alto in basso: Hamilton, Bottas e Vettel dopo le qualifiche del Gran Premio d'Austria 2018

Due settimane dopo ad Hockenheim l'inglese non prende parte alla Q2 per un problema al cambio della sua W09, motivo per il quale il campione del mondo è costretto così a partire in 14ª posizione. In gara rimonta grazia alla sua sensibilità e capacità di guida sul bagnato riesce a rimontare fino a vincere il Gran Premio mentre il rivale tedesco è costretto al ritiro per un'uscita di pista. Questo risultato porta Lewis di nuovo al comando della classifica. In Ungheria ottiene la pole position sul bagnato, e il giorno seguente la vittoria davanti a Vettel, allungando in classifica. Dopo la pausa estiva, in Belgio chiude secondo dietro al rivale dopo essere partito in pole. Dal Gran Premio d'Italia a Monza innesca una serie consecutiva di 4 vittorie, che gli permettono di consolidare notevolmente la sua leadership iridata su Vettel in classifica.

Nella successiva tappa del mondiale, negli Stati Uniti, il pilota inglese al terzo posto, tale piazzamento gli consente di allungare ancora in campionato e mantenere un margine rassicurante (+70), vedendo così avvicinarsi il titolo iridato. La settimana dopo, in Messico, nonostante una gara difficile, chiude definitivamente i giochi iridati: riesce a terminare 4º e si conferma matematicamente campione del mondo per la quinta volta in carriera, sulla stessa pista in cui aveva conquistato il mondiale l'anno prima, eguagliando così i titoli mondiali di Juan Manuel Fangio.

In Brasile, con la sua vittoria garantisce aritmeticamente il titolo Costruttori alla Mercedes per il 5º anno consecutivo (seconda striscia più vincente di sempre, dietro solamente a quella della Ferrari, a quota 6 successi iridati di fila ottenuti tra il 1999 e il 2004). Nell'ultimo appuntamento di Abu Dhabi, quello che rappresenta la 100ª gara dell'era turbo-ibrida, Hamilton, dopo l'undicesima pole dell'anno, riesce a confermarsi anche in gara cogliendo la vittoria: conclude così la stagione con 11 successi, 17 podi (così come nel 2015 e nel 2016, record peraltro condiviso anche con Vettel e Schumacher) e 408 punti, record assoluto di punti in una stagione. Con l'ultima gara raggiunge e supera la soglia dei 3 000 punti iridati, primo pilota nella storia ad ottenere tale traguardo.

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2019.
Hamilton festeggia sul podio del Gran Premio di Cina insieme a Vettel.

Per la stagione 2019 Hamilton risulta essere il pilota più pagato della Formula 1, percependo circa 40 milioni di sterline[56] Il 2019 si apre, come di consueto, con la tappa inaugurale in Australia, nella quale Hamilton coglie la piazza d'onore, non riuscendo a sfruttare la pole e venendo sopravanzato al via da Valtteri Bottas che vince la gara. In Bahrein, dopo essere partito dalla terza posizione, riesce a vincere il Gran Premio ereditando la prima posizione a una decina di giri dalla fine da Leclerc, rallentato da problemi al motore. Il GP seguente è quello della Cina e il 1 000° nella storia della Formula 1: partito secondo, Hamilton riesce a vincere davanti a Bottas mentre si deve accontentare del secondo posto nella gara di Baku, in Azerbaigian. In seguito Lewis ottiene quattro vittorie consecutive, in Spagna, a Monaco, in Canada e in Francia. Nella gara canadese la vittoria arriva con polemiche dopo la penalizzazione di Sebastian Vettel che regala la vittoria all'inglese.

Hamilton in battaglia con Charles Leclerc per la vittoria del Gran Premio d'Italia 2019.

Subisce una battuta d'arresto in Austria, la sua W10 EQ Power+ ha problemi di surriscaldamento del motore e difficoltà legate alla gestione delle gomme che ne condizionano la prestazione: Lewis chiude quinto. A Silverstone, trova il modo di riscattarsi trionfando davanti al pubblico di casa e cogliendo la vittoria nº 80 in carriera, la sesta sulla pista inglese (primo pilota a riuscirci), nonché la settima in 10 gare; questi risultati gli consentono di allungare ancora in classifica proprio sul compagno di squadra, giunto alle sue spalle. In Germania ottiene la Pole per essendo influenzato ma la gara il giorno seguente risulta la peggiore della stagione arrivando nono dopo una prova rocambolesca, disputata su condizioni meteo variabili, con la pista spesso bagnata. La settimana seguente, in Ungheria, dopo essere scattato dalla terza posizione, conquista la vittoria numero 81 in carriera, l'ottava in stagione, la settima sulla pista dell'Hungaroring (al pari di Montréal), nonché la 60ª con la Mercedes.

Dopo questa gara, l'ultima prima della pausa estiva, Hamilton si trova saldamente in testa alla graduatoria consolidando ulteriormente la leadership iridata, potendo contare su un margine di 62 punti su Bottas, il rivale più vicino, e distacchi ancora superiori sugli altri piloti. Dopo essere arrivato secondo in Belgio e terzo in Italia (entrambe le gare le vincerà Charles Leclerc) e quarto a Singapore, Hamilton si riprende vincendo in Russia, giungendo terzo in Giappone, vincendo di nuovo in Messico e giungendo secondo in America. Al Gran Premio del Brasile, dopo essere giunto terzo (e aver duellato fino alla fine con Pierre Gasly) viene penalizzato per aver speronato e messo fuori gara Alexander Albon, e retrocede settimo, per poi concludere bene la stagione vincendo ad Abu Dhabi conquistando il sesto Grand Chelem della carriera (pole, giro veloce, vittoria, e gara per tutti i giri in testa). Hamilton conclude la stagione con 11 vittorie, 17 podi (su 21 gare) e perfezionando il record dell'anno precedente, arrivando a 413 punti.

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2020.
Hamilton durante i test prestagionali 2020.

La stagione 2020 risulta significativa nella carriera di Hamilton perché i risultati gli consentono di battere numerosi record. Questa stagione è caratterizzata dalla Pandemia di COVID-19 e da un numero di spettatori durante le gare, molto limitato (o totalmente assente) per le restrizioni anti-covid e prevenire contagi. La prima gara della stagione per Hamilton non parte nel modo migliore, in Austria arriva quarto dopo una penalizzazione di cinque secondi. Tuttavia il pilota si riprende subito, vincendo nelle seguenti tre gare in Stiria, Ungheria (dove fa segnare il record per maggior numero di vittorie su un singolo circuito, 8) e Gran Bretagna, gara rocambolesca che lo vede trionfare su tre ruote dopo una foratura che in precedenza aveva colpito anche il suo compagno di squadra Bottas, giunto fuori dalla zona punti.

Hamilton al Gran Premio della Toscana 2020 con la Mercedes W11 in livrea nera.

Nel Gran Premio del 70º Anniversario, interrompe la sua striscia di vittorie arrivando secondo dietro a Max Verstappen, per poi tornare a sbancare consecutivamente in Spagna e in Belgio. Dopo il settimo posto nel Gran Premio d'Italia raggiunge la 90ª vittoria della carriera in Toscana (dove nel frattempo batte il record del numero di Gran Premi conclusi senza ritirarsi di Nick Heidfeld e consecutivamente di Gran Premi conclusi a punti da lui stesso già detenuto). Dopo essere arrivato terzo in Russia, Hamilton conquista il suo record più importante al Gran Premio di Eifel, vincendo la 91ª corsa in carriera ed eguagliando lo storico primato di Michael Schumacher. Il primato viene poi superato con la vittoria del Gran Premio del Portogallo (la 92ªin carriera) davanti a Valtteri Bottas, in questo modo Hamilton diventa il pilota più vincente di sempre nella storia di questo sport, inoltre ottiene altri record, il 161° podio in carriera, il 31° su pista differente, altro record, ottenendo anche la 45ª gara utile a punti e il 18º hat trick (pole, giro veloce, vittoria) in carriera. La settimana dopo Hamilton vincerà anche il Gran Premio dell'Emilia-Romagna davanti sempre al suo compagno Bottas (scattato dalla pole position), ottenendo la quinta e ultima doppietta stagionale per la Mercedes. Questi risultati inoltre permettono alla Mercedes di vincere il settimo titolo costruttori consecutivo, record assoluto, superando il precedente record appartenuto alla Ferrari (con 6 consecutivi dal 1999 al 2004).

Il 15 novembre, grazie alla vittoria del Gran Premio della Turchia, si aggiudica matematicamente il suo settimo titolo mondiale, eguagliando così il record di campionati vinti appartenente a Michael Schumacher.[57] Vince anche il Gran Premio del Bahrein partendo dalla pole. Trovato positivo al SARS-CoV-2, Hamilton non prende parte al penultimo appuntamento della stagione, saltando un Gran Premio per la prima volta dal suo esordio in Formula 1, interrompendo così la striscia record di 48 gare consecutive concluse e a punti.[58][59] Per l'occasione è sostituito dal pilota della Williams George Russell.[60] Ritorna per l'ultimo GP della stagione ad Abu Dhabi chiude terzo, terminando la stagione con 11 vittorie, 14 podi (su 16 gare disputate) e 347 punti iridati.

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2021.

Hamilton, dopo una lunga trattativa, l'8 febbraio del 2021 rinnova il suo contratto con il team Mercedes AMG F1 per la stagione 2021.[61] La stagione 2021 risulta ancora condizionata dalla Pandemia di COVID-19, il cui calendario riesce a garantire comunque la presenza di 23 gare, tuttavia sempre soggetto a possibili variazioni. La prima gara della stagione si svolge in Bahrein, nelle qualifiche finisce secondo dietro alla Red Bull Racing di Verstappen, ma nella gara, grazie a un ottimo passo e una strategia differente dal pilota olandese, riesce a vincere la corsa con meno di un secondo di vantaggio.[62] Con questo risultato diventa il primo pilota nella storia ad aggiudicarsi almeno una gara per 15 stagioni consecutive, eguagliando il primato di Schumacher e conquista il 117° podio in carriera con Mercedes, meglio della coppia Schumacher-Ferrari. Nella seconda gara ad Imola ottiene la pole position numero 99 in Formula 1 contro le previsioni che vedevano la Red Bull Racing favorita.[63] In gara, sotto la pioggia, commette un errore e scende in nona posizione, salvo poi riuscendo a rimontare fino alla seconda.[64] Nelle due gare successive, in Portogallo e Spagna ottiene una doppia vittoria.[65][66] Inoltre, in Spagna, ottiene la sua 100ª pole position in F1 per soli 36 millesimi dal tempo di Verstappen.[66]

Hamilton festeggia la vittoria nel Gran Premio di Gran Bretagna 2021.

Dopo un negativo Gran Premio di Monaco concluso in settima posizione, Hamilton perde la leadership in campionato. Durante il successivo Gran Premio d'Azerbaigian, dopo una bandiera rossa in gara causata da un incidente di Verstappen, il britannico si trova alla ripartenza secondo, dietro a Sergio Pérez: alla prima curva commette un errore nella mappatura del sistema frenante nel tentativo di superare il pilota della Red Bull, finendo fuori pista e chiudendo al quindicesimo posto.[67] Con questo risultato finisce la serie di 54 gare consecutive a punti (escludendo il Gran Premio di Sakhir dove non gareggiò per positività al COVID-19). Hamilton si riscatta nel seguente GP di Francia dove chiude secondo, battuto dal rivale Verstappen che aveva attuato una migliore strategia. Durante il Gran Premio d'Austria viene ufficializzato il rinnovo con la Mercedes per altri due anni, fino il 2023.[68] A Silverstone Hamilton parte secondo in gara, grazie al piazzamento ottenuto nella Sprint Qualifying del sabato, ma nel primo giro va a contatto, alla curva Copse, con Verstappen, il quale finisce violentemente contro le barriere, e, pur subendo una penalità di 10 secondi, riesce a vincere la gara davanti a Charles Leclerc.[69][70] In seguito all'incidente la Red Bull Racing inoltra ricorso per la revisione della penalità comminata, giudicata esigua. I Commissari respingono lo stesso in quanto il dossier presentato non contiene elementi aggiuntivi a quelli analizzati in tempo reale durante il Gran Premio di Gran Bretagna.[71] A Monza è protagonista di un altro incidente con Verstappen, con la vettura dell'olandese che, alla Variante del Rettifilo, si impenna su un cordolo e termina sopra la vittoria del britannico, che ne esce incolume grazie all'halo. Per Hamilton è il primo ritiro dal Gran Premio d'Austria 2018.[72]

Il 26 settembre 2021, nel Gran Premio di Russia, diventa il primo pilota della storia ad aver vinto 100 gare in Formula 1, ritornando in testa alla classifica per due soli punti su Verstappen.[73] In Turchia Hamilton conquista la pole, ma verrà penalizzato di dieci posizioni per la sostituzione del motore a combustione interna. In gara, arriverà quinto. Nelle successive due gare, negli Stati Uniti e in Messico arriva secondo (con entrambe vinte da Verstappen), vedendo la vetta allontanarsi a 19 punti. A San Paolo, gara molto importante per la lotta al titolo, in qualifica conquista la pole ma verrà in seguito squalificato per una irregolarità all'ala posteriore. Dopo le verifiche tecniche effettuate dalla Federazione, l'alettone posteriore che permette l'utilizzo del DRS della vettura di Hamilton non risulta conforme al regolamento tecnico quando quest'ultimo è in funzione. In seguito verrà autorizzato a prendere parte per la Sprint partendo ultimo. Compirà una grande rimonta arrivando quinto e quindi guadagnando 15 posizioni in soli 24 giri previsti dalla Sprint. Per la gara sarà penalizzato di 5 posizioni per la sostituzione del motore a combustione interna, ma vincerà grazie ad un'ulteriore rimonta, restando in lotta per il titolo con Verstappen.[74] Ottiene anche pole e vittoria nei seguenti Gran Premi di Qatar ed Arabia Saudita. Presentatosi alla gara conclusiva del mondiale a pari punti con il rivale Max Verstappen, in qualifica si posiziona secondo (con Verstappen in pole). Al via della gara scatta bene superandolo alla prima curva, nonostante le gomme medie contro le soft del rivale. Durante il primo stint Hamilton comanda tranquillamente. Dopo aver montato le hard l'inglese ha un buon margine su Verstappen fino a quando arrivato dietro Perez, ancora senza sosta, ad opera di una strategia della Red Bull di rallentarlo, perde quasi tutto il distacco grazie ad una grande difesa del compagno di scuderia di Verstappen. Hamilton, però, è in grado di riallungare sull'olandese, il quale, superata metà gara, tenta un secondo pit stop, ma non ha il ritmo per recuperare. Hamilton, grazie ad un ottimo passo anche con gomme molto usate, ha una vittoria assicurata, fino a quando un incidente di Latifi a sette giri dalla fine causa una Safety Car, e Verstappen ne approfitta per mettere le soft. Dopo cinque giri sotto Safety Car, durante il penultimo giro, la direzione fa sdoppiare solo i piloti tra i due contendenti creando forti discussioni. Hamilton con gomme consumate viene sorpassato proprio dall'olandese nel corso dell'ultimo giro, perdendo la gara ed il mondiale.[75] Il finale di stagione è stato segnato da polemiche per via di alcune decisioni discutibili prese dal direttore di gara Michael Masi, che verrà rimosso dal suo ruolo dopo il rapporto del Consiglio Automobilistico Mondiale della FIA.

Gli ultimi anni in Mercedes (2022-2024)

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Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2022.
Hamilton saluta il pubblico di Silverstone dopo aver conquistato il terzo posto al Gran Premio di Gran Bretagna 2022.

Il Campionato 2022 si apre con una Mercedes più in difficoltà rispetto alle stagioni precedenti, come compagno di squadra di George Russell e per colpa del porpoising con frequenti problemi alla schiena[76]; ciononostante Hamilton conquista il podio nel Gran Premio del Bahrain, arrivando terzo al traguardo dopo i ritiri di Verstappen e Perez. Nelle successive sette gare finisce a punti sei volte[77], per poi ottenere tre terzi posti consecutivi in Canada[78], nel Gran Premio di casa a Silverstone e in Austria[79][80]. Il Gran Premio di Francia per Lewis è il Gran Premio numero 300 nella sua carriera in Formula 1, il britannico ottiene un ottimo secondo posto dietro a Verstappen e davanti a Russell[81]. Il weekend successivo, nel Gran Premio d'Ungheria, parte settimo e riesce a rimontare fino alla seconda posizione, con tanto di giro veloce. Dopo la pausa estiva, in occasione del Gran Premio del Belgio parte quarto e dopo una buona partenza tenta il sorpasso su Alonso, ma i due si toccano: il britannico ha la peggio ed è costretto al primo ritiro stagionale. Arriverà sempre a punti nelle quattro gare successive, in Olanda quarto. In Italia, per una penalità parte dall'ultima fila, ma rimonta arrivando quinto.

Lewis Hamilton durante il Gran Premio d'Austria 2022

A Marina Bay in qualifica si piazza terzo a soli 54 millesimi dalla pole, ma in gara chiude nono, a causa di un suo errore dove urtando le barriere rompe l'ala. In Giappone sul bagnato arriva quinto. Negli Stati Uniti Hamilton va vicino alla vittoria della gara, salvo essere sorpassato da Max Verstappen a pochi giri dalla fine concludendo secondo. Arriverà secondo anche in Messico grazie a un buon passo gara, e in Brasile che lo vede protagonista di un contatto con Verstappen, perdendo posizioni, ma rimonta fino al secondo posto che insieme alla vittoria del compagno di squadra Russell, la Mercedes conquista l'unica vittoria e doppietta stagionale (mancanti rispettivamente dal Gran Premio dell'Arabia Saudita 2021 e dal Gran Premio dell'Emilia-Romagna 2020). Invece ad Abu Dhabi, Hamilton a tre giri dalla fine è costretto al secondo ritiro stagionale mentre era quarto, per un guasto all'idraulica. La stagione si conclude, per la prima volta nella carriera del britannico, senza vittorie e pole position, e con un 6º posto in classifica, peggior posizione in carriera e per la prima volta fuori dai primi cinque.

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2023.
Hamilton nel corso del Gran Premio d'Austria 2023

Come l'anno precedente il 2023 si apre con il team in difficoltà rispetto ai rivali; nei primi due GP stagionali, in Bahrein e in Arabia Saudita, Lewis si deve accontentare del quinto posto.[82] Nel Gran Premio d'Australia ottiene il suo primo podio stagionale arrivando secondo dietro Max Verstappen.[83] Nei successivi due GP in Azerbaigian e Miami arriva sesto. Torna sul podio in occasione del Gran Premio di Spagna, dove riesce a rimontare dalla quarta casella della griglia fino al secondo posto finale. Podio che raggiunge anche in Canada e Silverstone arrivando terzo in entrambi i Gran Premi. Nel Gran Premio d'Ungheria Hamilton ottiene un'incredibile pole position davanti per solo tre millesimi a Max Verstappen.[84] Nel resto della stagione ottiene altre due podi, il terzo posto a Singapore e il secondo posto in Messico, grazie a questi risultati finisce la stagione al terzo posto dietro le due irraggiungibili Red Bull.

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2024.

Il 1º febbraio 2024 il pilota britannico annuncia la separazione con il team Mercedes AMG F1 al termine della stagione 2024.[85] Lo stesso giorno viene ufficializzato il suo passaggio alla Scuderia Ferrari per la stagione 2025 al fianco di Charles Leclerc.[86][87]

Nonostante un inizio di stagione non molto esaltante dovuto anche alle prestazioni iniziali della macchina, come il ritiro nel Gran Premio di Australia, l'auto ritrova competitività e il britannico ritorna il 7 luglio 2024 alla vittoria di un Gran Premio a oltre 2 anni dall'ultima volta (trattasi del Gran Premio di Arabia Saudita 2021) vincendo il Gran Premio casalingo di Silverstone, stabilendo inoltre il record di vittorie in un singolo tracciato, ben nove.[88][89] Due gare dopo in Belgio riesce a vincere per la seconda volta in stagione, sfruttando la squalifica del compagno di squadra George Russell.[90]

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati sportivi di Lewis Hamilton.
2007 Scuderia Vettura Punti Pos.
McLaren MP4-22 3 2 2 2 2 1 1 3 3 9 1 5 2 4 1 Rit 7 109
2008 Scuderia Vettura Punti Pos.
McLaren MP4-23 1 5 13 3 2 1 Rit 10 1 1 5 2 3 7 3 12 1 5 98
2009 Scuderia Vettura Punti Pos.
McLaren MP4-24 SQ 7‡ 6 4 9 12 13 16 18 1 2 Rit 12* 1 3 3 Rit 49
2010 Scuderia Vettura Punti Pos.
McLaren MP4-25 3 6 6 2 14* 5 1 1 2 2 4 Rit 1 Rit Rit 5 2 4 2 240
2011 Scuderia Vettura Punti Pos.
McLaren MP4-26 2 8 1 4 2 6 Rit 4 4 1 4 Rit 4 5 5 2 7 1 Rit 227
2012 Scuderia Vettura Punti Pos.
McLaren MP4-27 3 3 3 8 8 5 1 19* 8 Rit 1 Rit 1 Rit 5 10 4 Rit 1 Rit 190
2013 Scuderia Vettura Punti Pos.
Mercedes F1 W04 5 3 3 5 12 4 3 4 5 1 3 9 5 5 Rit 6 7 4 9 189
2014 Scuderia Vettura Punti Pos.
Mercedes F1 W05 Rit 1 1 1 1 2 Rit 2 1 3 3 Rit 1 1 1 1 1 2 1 384
2015 Scuderia Vettura Punti Pos.
Mercedes F1 W06 1 2 1 1 2 3 1 2 1 6 1 1 Rit 1 1 1 2 2 2 381
2016 Scuderia Vettura Punti Pos.
Mercedes F1 W07 2 3 7 2 Rit 1 1 5 1 1 1 1 3 2 3 Rit 3 1 1 1 1 380
2017 Scuderia Vettura Punti Pos.
Mercedes F1 W08 2 1 2 4 1 7 1 5 4 1 4 1 1 1 2 1 1 9 4 2 363
2018 Scuderia Vettura Punti Pos.
Mercedes F1 W09 2 3 4 1 1 3 5 1 Rit 2 1 1 2 1 1 1 1 3 4 1 1 408
2019 Scuderia Vettura Punti Pos.
Mercedes F1 W10 2 1 1 2 1 1 1 1 5 1 9 1 2 3 4 1 3 1 2 7 1 413
2020 Scuderia Vettura Punti Pos.
Mercedes F1 W11 4 1 1 1 2 1 1 7 1 3 1 1 1 1 1 NP 3 347
2021 Scuderia Vettura Punti Pos.
Mercedes F1 W12 1 2 1 1 7 15 2 2 4 12 2 3‡ 2 Rit 1 5 2 2 1 1 1 2 387,5
2022 Scuderia Vettura Punti Pos.
Mercedes F1 W13 3 10 4 13 6 5 8 4 3 3 38 2 2 Rit 4 5 9 5 2 2 23 18* 240
2023 Scuderia Vettura Punti Pos.
Mercedes F1 W14 5 5 2 67 6 4 2 3 8 3 4 47 6 6 3 5 Rit5 SQ2 2 87 7 9 234
2024 Scuderia Vettura Punti Pos.
Mercedes F1 W15 7 9 Rit 9 92 6 6 7 4 3 46 1 3 1 8 5 9 6 Rit6 4 10 190
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Apice – Risultato Sprint (A punti)
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

* Non ha terminato, ma è stato classificato in quanto aveva completato più del 90% della distanza di gara.

‡ Metà punti assegnati come meno del 75% della distanza di gara è stata completata.

Riconoscimenti

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Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i servizi all'automobilismo.»
— 31 dicembre 2008[99]
Knight Bachelor - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i servizi agli sport a motore.»
— 31 dicembre 2020[100]
Hamilton con il casco in uso nel 2016

Hamilton ha usato, fino al 2013, un casco molto simile a quello di Ayrton Senna, suo idolo da piccolo, poi cambiato in quanto troppo simile a quello del compagno Nico Rosberg.[101]

Dal 2014 ha introdotto la scritta Still I Rise e le sue iniziali HAM,[102] mentre nella parte superiore c'è il 44, suo numero di gara. Il colore dominante del casco è passato dal giallo al bianco, con inserti rossi e gialli.

Durante la stagione Hamilton è solito cambiare il casco per commemorare eventi: per esempio nel GP del Brasile del 2013 si è presentato con un casco che riprendeva la livrea della bandiera del Paese con dietro raffigurato il Cristo Redentore, o come in occasione del Gran Premio di Monaco 2019 dove, in seguito alla scomparsa di Niki Lauda, ha utilizzato un casco ispirato a quello dell'ultimo mondiale del campione austriaco (1984).

Nel 2020, a seguito dell'omicidio di George Floyd e delle proteste da parte del movimento Black Lives Matter, cambia ancora lo stile del suo casco inserendo il viola scuro come colore predominante, che caratterizza tutto l'elemento con l'eccezione della calotta, nera, sulla quale è riportato in bianco il logo del movimento.[103]

Nel 2022 il colore predominante torna ad essere il giallo fluorescente come nelle prime stagioni alla McLaren.

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