Michele Bartoli
Michele Bartoli | ||||||||||||||||||||||
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Michele Bartoli al Tour de France 2009 | ||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | |||||||||||||||||||||
Altezza | 180[1] cm | |||||||||||||||||||||
Peso | 70[1] kg | |||||||||||||||||||||
Ciclismo | ||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada | |||||||||||||||||||||
Termine carriera | 2004 | |||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||
Squadre di club | ||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al aprile 2011 | ||||||||||||||||||||||
Michele Bartoli (Pisa, 27 maggio 1970) è un ex ciclista su strada italiano. Professionista dal 1992 al 2004,[2] considerato tra i migliori interpreti delle corse in linea di un giorno a cavallo degli anni novanta e duemila, ottenne importanti vittorie nelle classiche di Coppa del mondo vincendo due Liegi-Bastogne-Liegi, due Giri di Lombardia, un Giro delle Fiandre, una Freccia Vallone, un'Amstel Gold Race, un Campionato di Zurigo e due volte la classifica finale di Coppa del mondo.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Cominciò a correre in bicicletta all'età di otto anni, e nelle categorie giovanili vinse più di 200 gare.[3] Passò professionista l'8 agosto 1992, facendo il suo debutto nella Clásica San Sebastián, mentre ottenne la prima vittoria l'anno dopo aggiudicandosi la tappa di Palermo alla Settimana Siciliana. Si affermò ben presto come specialista delle gare in linea: in particolare dimostrò una predilezione per le classiche,[2] tanto da guadagnarsi il soprannome di Leoncino delle Fiandre[4] (diminutivo dell'appellativo affidato al belga Johan Museeuw, suo rivale e poi compagno di squadra). Nel suo palmarès spiccano numerosi successi: il Giro delle Fiandre del 1996 vinto in solitaria, le due Liegi-Bastogne-Liegi, quella del 1997, in cui batté il rivale Laurent Jalabert,[5] e quella del 1998, la Freccia Vallone del 1999 sotto la neve e dopo 80 km di fuga,[6] l'Amstel Gold Race del 2002, i Giri di Lombardia del 2002 e del 2003.
La classifica generale di Coppa del mondo fu sua nel 1997 e nel 1998; tra l'autunno 1998 e l'estate 1999, poi, mantenne il primo posto nella classifica mondiale individuale stilata dall'UCI.[2] Al Giro d'Italia, partecipò per tre volte vincendo due tappe, nel 1994 a Lienz e nel 1998 a Schio,[2] e vestendo per un giorno, durante l'edizione 1998, la maglia rosa di leader della classifica generale. Non riuscì invece mai a conquistare il campionato del mondo su strada, pur essendo stato in più occasioni il capitano della Nazionale italiana: si piazzò infatti terzo nelle edizioni 1996 e 1998,[2] quarto nel 2000 e decimo nel 1997. Fu peraltro ottavo nella prova in linea dei Giochi olimpici di Atlanta 1996 e quarto in quella di Sydney 2000,[1] nonché campione italiano in linea a Trieste sempre nel 2000.[2]
Al termine della stagione 2004 si è ritirato, dopo un anno senza vittorie corso tra le file della squadra danese CSC (in precedenza aveva corso per Mercatone Uno, MG Maglificio, Asics, Mapei e Fassa Bortolo).[2] Diversi gli infortuni che lo hanno afflitto in carriera:[2] tra essi la frattura della rotula del ginocchio destro al Giro di Germania 1999[7] e la frattura al bacino durante il Giro d'Italia 2002, sempre in Germania, a Münster.[8] Problemi, questi, che lo hanno fortemente limitato nelle stagioni della maturità agonistica:[2] ciò nonostante fra i professionisti ha vinto 57 corse, tra cui sette prove di Coppa del mondo.[2] Negli anni al top ha avuto in squadra come gregario Paolo Bettini.
Oggi è sposato e vive a Montecarlo di Lucca con la moglie Alessandra e i figli Clarissa e Gianni.[3]
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]- 1990 (dilettanti)
- Pistoia-Livorno
- Gran Premio La Torre
- Gran Premio Cementeria Fratelli Bagnoli
- Trofeo Salvatore Morucci
- 1991 (dilettanti)
- Coppa Bruno Nazzi
- Gran Premio di Diano Marina
- Coppa Lanciotto Ballerini
- 3ª tappa Giro delle Regioni
- Giro del Valdarno
- 2ª tappa, 2ª semitappa Tour du Hainaut
- 1992 (dilettanti)
- Coppa Giulio Burci
- 1993 (Mercatone Uno-Medeghini, tre vittorie)
- 1ª tappa Settimana Siciliana (Capaci > Palermo)
- 6ª tappa, 2ª semitappa Settimana Siciliana (Capo d'Orlando > Capo d'Orlando)
- Classifica generale Settimana Siciliana
- 1994 (Mercatone Uno-Medeghini, quattro vittorie)
- Freccia del Brabante
- Gran Premio Pino Cerami
- 13ª tappa Giro d'Italia (Kranj > Lienz)
- Criterium d'Abruzzo
- 1995 (Mercatone Uno-Saeco, tre vittorie)
- 1ª tappa Tre Giorni di La Panne (Harelbeke > Zottegem)
- Classifica generale Tre Giorni di La Panne
- 1996 (MG Maglificio-Technogym, nove vittorie)
- Giro della Provincia di Reggio Calabria
- 3ª tappa Giro di Calabria (Amantea > Sant'Eufemia d'Aspromonte)
- 6ª tappa Tirreno-Adriatico (Tuoro sul Trasimeno > Amandola)
- Giro delle Fiandre
- Gran Premio Industria e Artigianato
- 1ª tappa Giro di Svizzera (Wil > Baden)
- Giro del Veneto
- Grand Prix de Fourmies
- Giro dell'Emilia
- 1997 (MG Maglificio-Technogym, sei vittorie)
- 1998 (Asics-CGA, dieci vittorie)
- 2ª tappa Giro del Mediterraneo (La Londe > Gréoux-les-Bains)
- 6ª tappa Giro del Mediterraneo (Le Grau-du-Roi > Marsiglia)
- Giro della Provincia di Reggio Calabria
- 3ª tappa Giro di Calabria (Chiaravalle Centrale > Taurianova)
- Classifica generale Tre Giorni di La Panne
- Liegi-Bastogne-Liegi
- Gran Premio del Canton Argovia
- 13ª tappa Giro d'Italia (Carpi > Schio)
- Gran Premio di Svizzera
- Giro di Romagna
- 1999 (Mapei-Quick Step, cinque vittorie)
- 3ª tappa Vuelta a Andalucía-Ruta del Sol (Benalmádena > Puente Genil)
- 4ª tappa Volta a la Comunitat Valenciana (Tavernes de la Valldigna > Calp)
- Classifica generale Tirreno-Adriatico
- Freccia del Brabante
- Freccia Vallone
- 2000 (Mapei-Quick Step, tre vittorie)
- 2ª tappa Vuelta a Andalucía-Ruta del Sol (Castell de Ferro > Benalmádena)
- Giro del Friuli (valido come Campionato italiano, Prova in linea)
- Grand Prix de Ouest-France
- 2001 (Mapei-Quick Step, due vittorie; da ottobre Fassa Bortolo)
- 2002 (Fassa Bortolo, sette vittorie)
- 4ª tappa Giro del Mediterraneo (La Londe-les-Maures > Tolone Monte Faron)
- Classifica generale Giro del Mediterraneo
- Amstel Gold Race
- Giro dell'Emilia
- 2ª tappa Giro della Provincia di Lucca (Capannori > Altopascio)
- Milano-Torino
- Giro di Lombardia
- 2003 (Fassa Bortolo, tre vittorie)
Altri successi
[modifica | modifica wikitesto]- 1995 (Mercatone Uno-Saeco, tre vittorie)
- Trofeo Tinchella (Cronocoppie con Enrico Cecchetto)
- 1997 (MG Maglificio-Technogym)
- Classifica Coppa del mondo
- 1998 (Asics-CGA)
- Classifica Coppa del mondo
- Classifica UCI Road World Rankings
- 2000 (Mapei-Quick Step)
- Criterium di Carpiano
- 2002 (Fassa Bortolo)
- 1ª tappa Giro del Mediterraneo (Salon-de-Provence > Berre-l'Étang, cronosquadre)
Piazzamenti
[modifica | modifica wikitesto]Grandi Giri
[modifica | modifica wikitesto]Classiche monumento
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni mondiali
[modifica | modifica wikitesto]- World Cup 1996: 3º
- World Cup 1997: vincitore
- World Cup 1998: vincitore
- World Cup 2002: 3º
- World Cup 2003: 8º
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Giglio d'Oro nel 1997 e 1998
- Oscar TuttoBici professionisti nel 1996, 1997 e 1998
- Premio alla carriera dell'Associazione Nazionale Ex Corridori Ciclisti nel 2006
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Michele Bartoli Biography and Olympic Results | Olympics at Sports-Reference.com, su sports-reference.com, www.sports-reference.com. URL consultato il 12 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2010).
- ^ a b c d e f g h i j Storia - Bartoli Michele, su tuttobiciweb.it, www.tuttobiciweb.it. URL consultato l'11 gennaio 2011.
- ^ a b La maglia di Michele Bartoli per il Piccolo Fratello, su mauriziofondriest.com, www.mauriziofondriest.com. URL consultato l'11 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ Bartoli, il Leoncino delle Fiandre sta tornando, in Sky Sport, 12 gennaio 2009. URL consultato l'11 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2012).
- ^ Angelo Zomegnan, Rino Negri, Pier Bergonzi, Bartoli, ci hai entusiasmato, in La Gazzetta dello Sport, 21 aprile 1997. URL consultato il 12 gennaio 2011.
- ^ Angelo Zomegnan, Pier Bergonzi, Bartoli, una Freccia nella leggenda, in La Gazzetta dello Sport, 15 aprile 1999. URL consultato il 12 gennaio 2011.
- ^ Pier Bergonzi, Bartoli, il tormento continua, in La Gazzetta dello Sport, 30 ottobre 1999. URL consultato il 12 gennaio 2011.
- ^ Claudio Gregori, Bartoli, un Giro nel dolore, in La Gazzetta dello Sport, 13 maggio 2002. URL consultato il 12 gennaio 2011.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Michele Bartoli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Michele Bartoli, su procyclingstats.com.
- Michele Bartoli, su sitodelciclismo.net, de Wielersite.
- Michele Bartoli, su cyclebase.nl, CycleBase.
- (FR) Michele Bartoli, su memoire-du-cyclisme.eu.
- (EN) Michele Bartoli, su CQ Ranking.
- (EN) Michele Bartoli, su Olympedia.
- (EN) Michele Bartoli, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- (EN, ES, IT, FR, NL) Michele Bartoli, su the-sports.org, Info Média Conseil Inc.
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