Peter Runggaldier

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Peter Runggaldier
Peter Runggaldier nel 2014
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza172 cm
Peso78 kg
Sci alpino
SpecialitàDiscesa libera, supergigante
SquadraSC Gardena[1]
Fiamme Gialle
Termine carriera2000
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Mondiali 0 1 0
Mondiali juniores 0 0 1

Trofeo Vittorie
Coppa del Mondo - Supergigante 1 trofeo

Vedi maggiori dettagli

 

Peter Runggaldier (Bressanone, 29 dicembre 1968) è un ex sciatore alpino italiano, vincitore di una medaglia iridata e di una Coppa del Mondo di supergigante.

Carriera sciistica

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Originario di Selva di Val Gardena, Peter Runggaldier (soprannominato Runghi) nel 1980[senza fonte] vinse la medaglia d'argento nella discesa libera al Trofeo Topolino[1].

Stagioni 1986-1994

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Debuttò in campo internazionale in occasione dei Mondiali juniores di Bad Kleinkirchheim 1986, dove vinse la medaglia di bronzo nella combinata; l'anno dopo iniziò a gareggiare in Coppa del Mondo[1]. Nel 1989 ottenne il primo piazzamento di rilievo in Coppa del Mondo, l'8 gennaio nel supergigante di Laax (11º), ed esordì ai Campionati mondiali, nella rassegna iridata di Vail, senza ottenere piazzamenti[1]. Sempre nel 1989, il 10 dicembre, conquistò il primo podio in Coppa del Mondo nel supergigante di Val-d'Isère, classificandosi al 3º posto.

Ai Mondiali di Saalbach-Hinterglemm 1991 vinse la medaglia d'argento nella discesa libera e si classificò 7º nella combinata. Nella stagione seguente, alla vigilia dei XVI Giochi olimpici invernali di Albertville 1992, subì un infortunio al ginocchio destro[senza fonte], che lo tenne lontano dalle gare fino all'inizio della stagione 1992-1993. Ai Mondiali di Morioka 1993 fu 36º nella discesa libera, mentre l'anno dopo ai XVII Giochi olimpici invernali di Lillehammer 1994, sua prima presenza olimpica, si classificò 12º nella discesa libera e 15º nel supergigante.

Stagioni 1995-2000

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Nella stagione 1994-1995 in Coppa del Mondo ottenne la sua prima vittoria, nel supergigante del 26 febbraio a Whistler, e a fine stagione si aggiudicò la Coppa del Mondo della specialità, primo italiano a ricevere quella coppa di cristallo, con 82 punti di vantaggio di Günther Mader. Nel 1996 partecipò ai Mondiali della Sierra Nevada (8º nella discesa libera, 11º nel supergigante) e, il 3 marzo a Happo One, ottenne la sua seconda e ultima vittoria in Coppa del Mondo; proprio in quella stagione colse il suo miglior piazzamento in classifica generale, 14º.

Ai Mondiali di Sestriere 1997 fu 12º nella discesa libera e 9º nel supergigante, mentre l'anno dopo ai XVIII Giochi olimpici invernali di Nagano 1998, sua ultima presenza olimpica, si classificò 19º nel supergigante e non completò la discesa libera. Prese parte per l'ultima volta a una rassegna iridata in occasione dei Mondiali di Vail/Beaver Creek 1999 (14º nel supergigante, non concluse la discesa libera) e si congedò dall'attività agonistica al termine della stagione successiva, con l'8º posto ottenuto nel supergigante di Bormio del 16 marzo 2000.

Bilancio della carriera

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Specialista delle prove veloci, contribuì a far emergere lo sci alpino italiano (tradizionalmente più competitivo nelle specialità tecniche) anche nelle gare di discesa libera e supergigante. La squadra italiana di velocità, soprannominata "Italjet"[2], di cui egli fece parte, riuscì negli anni 1990 a esprimersi agli alti livelli delle ben più quotate selezioni austriaca e svizzera.

Altre attività

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Dopo essersi ritirato, aprì una scuola di sci nel comune d'origine[1]. Sposato, ha due figli[3] tra i quali Teresa, a sua volta sciatrice alpina[4]; era zio della saltatrice con gli sci Simona Senoner[5].

Mondiali juniores

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Coppa del Mondo

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  • Miglior piazzamento in classifica generale: 14º nel 1996
  • Vincitore della Coppa del Mondo di supergigante nel 1995
  • 12 podi:
    • 2 vittorie (entrambe in supergigante)
    • 5 secondi posti (3 in discesa libera, 2 in supergigante)
    • 5 terzi posti (2 in discesa libera, 3 in supergigante)

Coppa del Mondo - vittorie

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Data Località Paese Specialità
26 febbraio 1995 Whistler Canada (bandiera) Canada SG
3 marzo 1996 Happo One Giappone (bandiera) Giappone SG

Legenda:
SG = supergigante

South American Cup

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South American Cup - vittorie

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Data Località Paese Specialità
9 settembre 1994 Las Leñas Argentina (bandiera) Argentina SG

Legenda:
SG = supergigante

Campionati italiani

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Riconoscimenti

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  1. ^ a b c d e (ENIT) In breve la mia vita sugli sci, su runghi.com, sito personale di Peter Runggaldier. URL consultato il 1º agosto 2021.
  2. ^ Fabio Poncemi, Dalla Valanga Azzurra all'Italjet degli anni '90, che incontro tra Gros, De Chiesa, Ghedina e Runggaldier, su neveitalia.it, 23 aprile 2020. URL consultato il 5 agosto 2021.
  3. ^ Una Coppa al giorno è l'Italia mondiale, in La Repubblica, 17 marzo 1995. URL consultato il 2 febbraio 2015.
  4. ^ Marco Di Marco, Le giornate speciali di Teresa Runggaldier, su sciaremag.it, 1º dicembre 2020. URL consultato il 1º agosto 2021.
  5. ^ Sci, lutto nella Nazionale Morta Simona Senoner, in Il Giornale, 8 gennaio 2011. URL consultato il 20 ottobre 2014.
  6. ^ L’albo d’oro dei Campionati Italiani Assoluti di discesa maschile, su fisi.org, Federazione italiana sport invernali, 27 marzo 2021. URL consultato il 1º agosto 2021.
    L’albo d’oro dei Campionati Italiani Assoluti di supergigante maschile, su fisi.org, Federazione italiana sport invernali, 28 marzo 2021. URL consultato il 1º agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2022).
    L’albo d’oro del gigante maschile dei Campionati Italiani Assoluti, su fisi.org, Federazione italiana sport invernali, 24 marzo 2018. URL consultato il 1º agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2022).
    L’albo d’oro dei Campionati Italiani Assoluti di slalom maschile, su fisi.org, Federazione italiana sport invernali, 23 marzo 2021. URL consultato il 1º agosto 2021.
    L’albo d’oro dei Campionati Italiani Assoluti di combinata maschile, su fisi.org, Federazione italiana sport invernali, 28 marzo 2021. URL consultato il 1º agosto 2021.
  7. ^ Sono Carolina Kostner e Roland Fischnaller gli atleti dell’anno 2011, in sportnews.bz, 13 aprile 2012. URL consultato il 20 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2014).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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