La città si stende tra la pianura padana e i primi rilievi collinari, tra i fiumi Reno e Savena, ed è attraversata dall'importante asse stradale della Via Emilia. Antichissima città universitaria, è nota per le sue torri e i suoi lunghi portici; possiede un ben conservato centro storico, fra i più estesi d'Italia. Nel corso del tempo ha sviluppato una rete urbana di canali, molti dei quali sono stati tombati a partire dal XX secolo.
Per via della sua posizione geografica, Bologna è un importante nodo di comunicazioni stradali e ferroviarie, crocevia di collegamento tra l'Italia settentrionale e centro-meridionale. Nel suo circondario sono stabilite importanti industrie meccaniche, elettroniche e alimentari. È sede di prestigiose istituzioni culturali, economiche e politiche e di uno dei più avanzati quartieri fieristici d'Europa.
Le torri gentilizie di origine medioevale sono uno dei tratti più caratteristici della città di Bologna.
Tra il XII ed il XIII secolo il numero delle torri innalzate nella città era molto grande: in passato si è parlato addirittura di 180, ma si tratta di una sovrastima, nata da un'errata interpretazione degli antichi testi notarili.
Le ragioni per cui fossero innalzate tante torri non sono ancora chiare, ma si pensa che le famiglie più ricche, nel periodo di lotta per le investiture filo-imperiali e filo-papali, la utilizzassero come strumento di offesa e/o di difesa e come simbolo di potere.
Oltre alle torri sono ancora visibili alcuni "torresotti", fortificazioni innalzate in corrispondenza delle porte della seconda cerchia di mura del XII secolo (mura dei Torresotti o dei Mille), che fu quasi completamente abbattuta.
Nel corso del XIII secolo molte torri furono mozzate o demolite, altre crollarono. In epoche successive furono utilizzate in diversi modi: carceri, torri civiche, negozi, abitazioni. Le ultime demolizioni avvennero nel XX secolo insieme alla cerchia di mura del XIII secolo, secondo un ambizioso e - con gli occhi di oggi - sciagurato piano di ristrutturazione urbanistica (le torri Artenisi e Riccadonna, che sorgevano nel "Mercato di mezzo" nei pressi dell'Asinelli e Garisenda, furono abbattute nel 1917).
Il centro storico di Bologna è il cuore pulsante della città e si estende per 4,5 km2. Delimitato dai viali di circonvallazione, al suo interno sono presenti i principali monumenti storici.
La morfologia del centro storico deriva grossomodo dall'espansione urbana di Bologna in epoca medievale. In età moderna la crescita si arrestò quasi del tutto: ancora fino alla fine dell'Ottocento la città era quasi interamente racchiusa dalle mura del XIV secolo. Solo a partire dagli inizi del Novecento si venne progressivamente a creare l'odierna periferia.
Bologna è suddivisa in sei circoscrizioni di decentramento comunale che prendono il nome di Quartieri. Al loro interno sono presenti zone e quartieri più piccoli, accomunati da caratteristiche storiche, urbanistiche e architettoniche.
Santo Stefano è un quartiere di Bologna che comprende il settore orientale del centro storico, oltre che gli ex quartieri Murri e Colli. Prende il nome dalla via omonima che lo attraversa, direttrice stradale verso la Toscana.
La storia di Bologna è molto antica ed ha i suoi inizi con la civiltà villanoviana, che prende il nome da Villanova nel comune di Castenaso. Nel sito dove oggi sorge Bologna gli Etruschi fondarono Felsina; la città fu poi occupata dai Galli Boi, fino all'arrivo dei romani che nel 189 a.C. fondarono Bononia. Dopo la fase di crisi dell'Impero, la città passò sotto il controllo prima bizantino poi longobardo; caduti questi ultimi, entrò nel Regnum Italiae.
Bologna si è distinta nel campo della musica anche nel corso del Novecento: nel jazz, con la presenza del Bologna Jazz Festival e svariati concerti di numerosi jazzisti in città; ma anche per la musica leggera si è parlato di una vera e propria scena bolognese. Inoltre la città ha avuto un ruolo di rilievo anche per le scene punk rock, new wave, hip hop ed elettronica.
Lo Sport a Bologna vanta una grande tradizione. La squadra di calcio cittadina ha vinto 7 titoli nazionali. Nella pallacanestro invece operano due società che nel corso del tempo hanno dominato lo scenario italiano, tanto da meritarsi l'appellativo di Città del basket. Bologna inoltre è rappresentata in altre attività sportive di rilievo, come baseball, atletica, rugby, football americano e pallavolo.
Maria Rachele Ventre, nota come Mariele Ventre (1939 – 1995), è stata una direttrice di coro italiana.
Nel 1961 i frati dell'Antoniano, la parrocchia da lei frequentata, le proposero di lavorare per lo Zecchino d'Oro, che si svolgeva per la prima volta a Bologna, con il compito di insegnare le canzoni ai bambini. Fondò il Piccolo Coro dell'Antoniano di Bologna, che diresse dal 1963 al 1995.
Dal 2013 è stato avviato il suo processo di beatificazione.
La Fontana del Nettuno è un'opera scultorea posta nelle immediate vicinanze di Piazza Maggiore. La scultura in bronzo, in stile manierista, è opera del Giambologna; la fontana in marmo fu disegnata da Tommaso Laureti.
La fontana fu voluta dal vicelegato pontificio Pier Donato Cesi e realizzata tra il 1563 e il 1566. Da tempo è diventata uno dei simboli della città, tanto da essere soprannominata dai bolognesi al Żigànt, ovvero "il gigante", per via delle notevoli dimensioni.
Bologna è un importante nodo di collegamento a livello nazionale. Oltre allo storico asse viario della Via Emilia, convergono sulla città le autostrade A1, A13 e A14, raccordate dalla Tangenziale. Oltre alle reti stradali, anche il sistema ferroviario è molto sviluppato, con numerose linee convergenti sulla Stazione Centrale.
Durante l'età moderna ebbe la propria sede nel Palazzo dell'Archiginnasio, fino a quando nel 1803 non venne trasferita nell'attuale sede di Palazzo Poggi. A partire dalla fine del XX secolo si è estesa in Romagna con l'apertura di quattro campus, rispettivamente a Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini; al 2021 erano iscritti più di 90.000 studenti. L'università è strutturata in 32 dipartimenti e cinque scuole, con diverse sedi in giro per Bologna e nella regione.
La Biblioteca universitaria è la biblioteca di riferimento dell'ateneo, con un patrimonio di oltre 1.400.000 volumi. Il sistema museale è composto da 14 collezioni e strutture, le cui più importanti sono il Museo di Palazzo Poggi e l'Orto botanico.
Bologna dagli inizi del Novecento ha sviluppato una forte tradizione nell'industria metalmeccanica, grazie ad aziende come Casaralta, Carpigiani o ACMA. I settori trainanti sono l'automazione e il packaging, di cui sono testimoni i colossi Coesia, Marchesini e IMA, con sede rispettivamente a Bologna, Pianoro e Ozzano dell'Emilia. Anche la motoristica è molto sviluppata, grazie ad aziende come Ducati e Lamborghini.
La sua valenza di nodo di traffici è attestata dalla presenza di strutture logistiche e commerciali come l'Interporto, il CAAB e il CenterGross di Funo. Inoltre Bologna vanta una consolidata tradizione fieristica: la Fiera di Bologna ospita numerose manifestazioni di livello nazionale e internazionale.
Bologna come città d'arte è recentemente assurta a meta privilegiata, ma anche l'appennino bolognese possiede una forte rilevanza turistica, in particolar modo naturalistico-ambientale, grazie al comprensorio sciistico del Corno alle Scale e ai numerosi percorsi escursionistici come la Via degli Dei.
Bologna è conosciuta sin dal medioevo come la grassa per le sue specialità gastronomiche. la cucina bolognese (così come la cucina emiliana) è infatti nota per la sua varietà ed opulenza: i piatti tipici sono a base di carne (in particolare maiale) e pasta all'uovo. Sono particolarmente famosi la mortadella, i tortellini, le lasagne e il ragù, quest'ultimo tipicamente usato per condire le tagliatelle.
Il Dialetto bolognese è il vernacolo originario della città di Bologna e del territorio circostante, variante linguistica dell'Emiliano. È suddiviso tra la variante cittadina e quelle ariose, ovvero le parlate della provincia; la sua diffusione copre all'incirca l'areale della Città metropolitana, con l'esclusione dell'Imolese e della valle del Santerno, dove si parlano dialetti romagnoli, e comprende alcuni comuni limitrofi come Cento, Castelfranco Emilia, Sambuca Pistoiese.