I biancoblu affrontarono nell'eliminatoria regionale il Genoa, da cui furono eliminati con un pareggio e una sconfitta. L'11 dicembre 1904 l'Andrea Doria si aggiudica la Palla Dapples, sconfiggendo la squadra detentrice del trofeo, il Genoa.
Nel corso dell'anno la squadra affrontò in due occasioni il Milan per disputarsi la Palla Dapples, perdendo in entrambe le occasioni.[2]
^Carcheri, anche il ritorno è giocato a Ponte Carrega perché la FIF non ha omologato il campo di Cornigliano dell'Andrea Doria definito a p. 18 da uno stralcio de La Stampa Sportiva "100 metri per 95 e molto adatto per il giuoco del calcio".
^Alcune fonti riportano Gadda di Milano come arbitro.
^Alcune fonti riportano Karl Senft come marcatore.
Franco Venturelli, Genoa. Una Leggenda in 100 Partite, Nuova Editrice Genovese, 2010.
Gianni Brera e Franco Tomati, Genoa Amore mio, Nuove Edizioni Periodiche, 1992.
Alessandro Carcheri, L'ardente scudo sopra il cuore - Storia dei calciatori-ginnasti dell'Andrea Doria, Genova, Edizioni Sportmedia S.r.l., pp. 8, 90 e 21-22 (palestra).