Turchese (minerale)
Turchese | |
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Formula chimica | CuAl6(PO4)4(OH)8·4H2O[1] |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico |
Sistema cristallino | triclino[1][2][3][4] |
Classe di simmetria | pinacoidale[1][2] |
Parametri di cella | a:7,48, b:9,95, c:7,68[1] |
Gruppo puntuale | 1[1][2] |
Gruppo spaziale | P1[1][2] |
Proprietà fisiche | |
Densità | 2,6-2,8[1][2][3][4] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 5-6[1][2][3][4] |
Sfaldatura | perfetta secondo {001}[1][2], buona secondo {010}[1][2], difficile[3] |
Frattura | concoide[1][2][3] |
Colore | Blu, blu-verde, verde, verde grigio, blu chiaro[1], azzurro-verde[3] |
Lucentezza | cerea[1][3], vitrea[2], porcellanacea[3] |
Opacità | da opaca a subtranslucida[1], raramente i cristalli sono trasparenti[3] |
Striscio | bianco bluastro chiaro[1], da blu verdastro chiaro a bianco[2], bianco-azzurro[3] |
Diffusione | raro |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
Il turchese (o la turchese) è un minerale di colore azzurro-verde appartenente al sistema triclino.
Sempre opaca o appena traslucida, questa gemma può mostrare un colore azzurro uniforme o venature dendritiche brune o nere di limonite. Rarissima in cristalli trasparenti, si trova sempre in noduli o masse microcristalline reniformi o in sottili venature all'interno delle rocce incassanti. La sua porosità causa facili alterazioni al colore originario, pertanto talvolta si effettuano trattamenti di impregnazione a scopo protettivo.
La formula chimica è: CuAl6[(OH)2|PO4]4H2O.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Plinio cita la turchese nella sua Naturalis Historia chiamandola "callaina" (da καλλόλιθος - "bella pietra")[3], notando la porosità di questa pietra, la quale si altera irreversibilmente a contatto con profumi, unguenti, saponi o sostanze acide[3]: "la callaina viene attaccata dagli oli, dai balsami e dal vizio...". Infatti, la turchese è tra le pietre più delicate, e l'uso scorretto potrebbe alterarne il colore[4].
Il reperto più antico della turchese è un bracciale risalente a circa 8000 anni fa scoperto in Egitto[3], seguito da un monile con turchesi trovato insieme ad una mummia di 7500 anni fa[4]. Tra gli svariati oggetti aztechi vi sono varie rappresentazioni di serpenti che allontanavano il cielo dagli astri[3]; la pietra fu usata anche dai maya dal 2000 a.C.[4], dagli incas tra il XV ed il XVI secolo[4] e dai navajo[4]. Tra i manufatti dell'antica Roma vi è un busto di Tiberio conservato al Museo degli argenti di Firenze[4]. Altre turchesi presenti in Italia sono custodite nel Tesoro di San Marco a Venezia[4].
La turchese era ritenuta amorfa fino al 1911, quando in Virginia furono trovati dei cristalli triclini[4].
I primi giacimenti sfruttati furono quelli del monte Sinai[4].
Caratteri diagnostici
[modifica | modifica wikitesto]Scaldata in un tubo chiuso, la turchese perde acqua e diventa bruna o nera; inoltre non fonde al cannello e non tinge la fiamma in verde (al contrario delle imitazioni).
Usi
[modifica | modifica wikitesto]È stata usata fin dall'antichità come pietra preziosa e ornamentale. Grande importanza ebbe presso gli egizi che la ricavavano dalle miniere dello Uadi Maghara nella penisola del Sinai. Il taglio più usato è quello cabochon a superficie curva senza sfaccettature.
Abito cristallino
[modifica | modifica wikitesto]In noduli o in microcristalli[3].
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]La turchese è un minerale di genesi secondaria e si forma in seguito alla circolazione di soluzioni mineralizzanti all'interno di rocce sedimentarie soprattutto arenarie o vulcaniche normalmente fratturate[3].
Il minerale si trova nei giacimenti secondari di rame[1] ma anche in rocce alluminifere ignee o sedimentarie solitamente poste in zone aride[4].
Viene estratta prevalentemente in USA (negli stati dell'Arizona, Nevada, Nuovo Messico), in Cina, Perù, Messico, Iran, Tibet, Siberia, Australia, Africa, e Turchia.
Forme in cui si presenta in natura
[modifica | modifica wikitesto]Il minerale si trova sotto forma di incrostazioni, di concrezioni e massivo[1].
Tipi di turchese
[modifica | modifica wikitesto]- Turchese africana. Viene estratta in miniere africane. Il colore è sul verde pallido, con punti neri. In realtà si origina come diaspro, e non come vera turchese.
- Turchese americana. Proveniente dall'America, di colore celeste acceso.
- Turchese cinese. Estratta dalle aree note come Hubei e Anhui, di colore verde mischiato con blu e giallo. Nei suoi strati esterni viene trattata con della cera di paraffina.
- Turchese giallo limone. Cinese, di colore giallo chiaro mischiato a un po' di verdino. Molto rara.
- Turchese messicana. Di un celeste acceso, estratta dalle miniere Compitas.
- Turchese nepalese. Di un celeste un po' più opaco rispetto agli altri.
- Turchese persiana.
- Turchese trattata. Le parti porose della pietra vengono riempite con una sostanza trasparente (di solito paraffina, olio minerale, colore plastico).
- Turchese stabilizzata. La resina presente viene infusa all'interno dei pori della pietra, in modo che il colore non cambi nel tempo.
- Turchese Mojave o verde mela. Colorata di un verde acceso.
Caratteristiche chimico fisiche
[modifica | modifica wikitesto]A 250 °C la turchese diventa verde, opaco, mentre aumentando la temperatura, il minerale perde l'acqua tramutandosi in una pasta vitrea scura[4].
- Indice di rifrazione medio: 1,62[4]
- Peso molecolare: 813,44 grammomolecole[3]
- Indice di elettroni: 2,89 g/cm³[3]
- Indici quantici[3]:
- Indici di fotoelettricità[3]:
- PE: 4,64 barn/elettrone
- ρ: 13,43 barn/cm³
- Indice di radioattività: 0 (il minerale non è radioattivo)[3]
Cristalloterapia
[modifica | modifica wikitesto]Secondo gli antichi Egizi, era un toccasana contro la cataratta[4]. Aristotele credeva che il veleno delle vipere facesse stillare questo minerale[4].
La turchese è la pietra dei nati sotto il segno del Sagittario[4].
Secondo la tradizione, alla turchese si riconoscono proprietà protettive e facilitative della parola e della comunicazione a mitigazione del conflitto di appartenenza dell'esprimibile, nonché numerose virtù terapeutiche, fra cui la capacità di proteggere dai morsi di serpenti velenosi. La turchese ispirerebbe pensieri elevati e favorirebbe amore profondo[4]. Si crede che la pietra sbiadisca all'approssimarsi di una disgrazia, specialmente quando finisce un amore[4], e che sia capace di infondere coraggio in battaglia e di segnalare l'infedeltà diventando nera in caso di adulterio. Come tutte le pietre blu e azzurre, è legata al 5º chakra, quello della gola.
Il taglio
[modifica | modifica wikitesto]A cabochon per anelli e orecchini, a sfere per collane[3].
In Asia viene utilizzato per oggetti intagliati e statuette[3].
Pietre simili
[modifica | modifica wikitesto]- crisocolla[4]
- variscite[4]
- lazulite[4]
- odontolite[4]
- emimorfite blu di Sardegna[4]
- smithsonite[4]
- amazzonite[4]
Imitazioni
[modifica | modifica wikitesto]- porcellana[4]
- plastica[4]
- smalto[4]
- vetro[4]
- howlite dipinta in maniera da assomigliare alla turchese[4]
Gemme celebri
[modifica | modifica wikitesto]- il pettorale di Sesostri III conservato al Metropolitan Museum of Arts di New York[3].
- vari mosaici aztechi del British Museum di Londra[3].
- vari oggetti in turchese del tesoro dell'ex scià di Persia[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q Scheda tecnica del minerale su webmineral.com
- ^ a b c d e f g h i j k Scheda tecnica del minerale su mindaat.org
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Autori Vari, scheda turchese in "Il magico mondo di minerali & gemme Guida pratica per scoprirli e collezionarli", De Agostini (1993-1996), Novara
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af Autori vari, Turchese in "Come collezionare i minerali dalla A alla Z, vol. III, pagg. 600-604, Peruzzo (1988), Milano
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «turchese»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul turchese
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) turquoise / turquoise (altra versione), su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Webmineral, su webmineral.com.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 39064 · LCCN (EN) sh85138950 · BNF (FR) cb125484872 (data) · J9U (EN, HE) 987007558296205171 |
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