Vittime delle Brigate Rosse
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Le vittime dell'organizzazione eversiva Brigate Rosse si stima siano 83, dal 1974 al 2003.
Sergio Zavoli, nell'inchiesta La notte della Repubblica, ha sostenuto che dal 1974 (anno dei primi omicidi a esse attribuiti) al 1988 le Brigate Rosse hanno rivendicato 80 omicidi, in gran parte agenti della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri, dirigenti d'industria e anche magistrati e uomini politici.
Agli omicidi vanno aggiunti i ferimenti, i sequestri di persona e le rapine compiute per finanziare l'organizzazione.[1]
Brigate Rosse
[modifica | modifica wikitesto]Anni settanta
[modifica | modifica wikitesto]- Graziano Giralucci - 17 giugno 1974 - Militante del MSI[2].
- Giuseppe Mazzola - 17 giugno 1974 - Militante del MSI[2].
- Felice Maritano - 15 ottobre 1974 - Carabiniere[2].
- Andrea Lombardini - 5 dicembre 1974 - Carabiniere[2]
- Giovanni D'Alfonso - 5 giugno 1975 - Carabiniere[3].
- Antonio Niedda - 4 settembre 1975 - Poliziotto[4].
- Francesco Coco - 8 giugno 1976 - Magistrato[2].
- Antioco Deiana - 8 giugno 1976 - Carabiniere di scorta a Francesco Coco[2].
- Giovanni Saponara - 8 giugno 1976 - Poliziotto di scorta a Francesco Coco[2].
- Francesco Cusano - 2 settembre 1976 - Poliziotto[4].
- Sergio Bazzega - 15 dicembre 1976 - Poliziotto[2].
- Vittorio Padovani - 15 dicembre 1976 - Poliziotto[2].
- Fulvio Croce - 28 aprile 1977 - Avvocato[2].
- Carlo Casalegno - 29 novembre 1977 - Giornalista - Ferito a morte durante l'agguato del 16 novembre[2].
- Riccardo Palma - 14 febbraio 1978 - Magistrato[2].
- Rosario Berardi - 10 marzo 1978 - Poliziotto[4].
- Raffaele Iozzino - 16 marzo 1978 - Poliziotto di scorta ad Aldo Moro[3].
- Oreste Leonardi - 16 marzo 1978 - Carabiniere di scorta ad Aldo Moro[3].
- Domenico Ricci - 16 marzo 1978 - Carabiniere di scorta ad Aldo Moro[3].
- Giulio Rivera - 16 marzo 1978 - Poliziotto di scorta ad Aldo Moro[3].
- Francesco Zizzi - 16 marzo 1978 - Poliziotto di scorta ad Aldo Moro[3].
- Lorenzo Cotugno - 11 aprile 1978 - Poliziotto Penitenziario[3].
- Francesco Di Cataldo - 20 aprile 1978 - Poliziotto Penitenziario[3].
- Aldo Moro - 9 maggio 1978 - Politico e giurista[3].
- Antonio Esposito - 21 giugno 1978 - Poliziotto[4].
- Piero Coggiola - 28 settembre 1978 - Dirigente della Lancia di Chivasso[4].
- Girolamo Tartaglione - 10 ottobre 1978 - Magistrato[2].
- Salvatore Lanza - 15 dicembre 1978 - Poliziotto[4].
- Salvatore Porceddu - 15 dicembre 1978 - Poliziotto[4].
- Guido Rossa - 24 gennaio 1979 - Operaio e sindacalista[2].
- Italo Schettini - 29 marzo 1979 - Militante della DC[4].
- Antonio Mea - 3 maggio 1979 - Poliziotto[5].
- Pierino Ollanu - 10 maggio 1979 - Poliziotto - Ferito a morte durante l'attacco del 3 maggio[5].
- Antonio Varisco - 13 luglio 1979 - Carabiniere[2].
- Michele Granato - 9 novembre 1979 - Poliziotto[4].
- Luciano Milani - 19 novembre 1979 - Carabiniere
- Vittorio Battaglini - 21 novembre 1979 - Carabiniere[6].
- Mario Tosa - 21 novembre 1979 - Carabiniere[7].
- Domenico Taverna - 27 novembre 1979 - Poliziotto[4].
- Mariano Romiti 7 dicembre 1979 - Poliziotto[4].
Anni ottanta
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Cestari - 8 gennaio 1980 - Poliziotto[2].
- Rocco Santoro - 8 gennaio 1980 - Poliziotto[2].
- Michele Tatulli - 8 gennaio 1980 - Poliziotto[2].
- Antonino Casu - 25 gennaio 1980 - Carabiniere[2].
- Emanuele Tuttobene - 25 gennaio 1980 - Carabiniere[2].
- Sergio Gori - 29 gennaio 1980 - Dirigente industriale della Montedison di Porto Marghera[2].
- Vittorio Bachelet - 12 febbraio 1980 - Giurista e politico[2].
- Nicola Giacumbi - 16 marzo 1980 - Magistrato[2].
- Girolamo Minervini - 18 marzo 1980 - Magistrato[5].
- Alfredo Albanese - 12 maggio 1980 - Poliziotto[4].
- Pino Amato - 19 maggio 1980 - Politico[4].
- Renato Briano - 12 novembre 1980 - Dirigente industriale, direttore del personale della Marelli di Sesto San Giovanni[4].
- Manfredo Mazzanti - 28 novembre 1980 - Dirigente industriale della Falck[4].
- Enrico Riziero Galvaligi - 31 dicembre 1980 - Carabiniere[2].
- Luigi Marangoni - 17 febbraio 1981 - Medico[8].
- Raffaele Cinotti - 7 aprile 1981 - Agente di Custodia[9].
- Mario Cancello - 27 aprile 1981 - Autista[5].
- Luigi Carbone - 27 aprile 1981 - Poliziotto[5].
- Sebastiano Vinci - 19 giugno 1981 - Poliziotto[4].
- Giuseppe Taliercio - 6 luglio 1981 - Ingegnere e dirigente d'azienda della Montedison[2].
- Roberto Peci - 3 agosto 1981 - Fratello del pentito Patrizio Peci[2].
- Aldo Iermano - 24 aprile 1982 - Autista di Raffaele Delcogliano.
- Raffaele Delcogliano - 27 aprile 1982 - Politico[4], assessore regionale al lavoro della Campania per la Democrazia Cristiana[10].
- Antonio Ammaturo - 15 luglio 1982 - Poliziotto[4].
- Pasquale Paola - 15 luglio 1982 - Poliziotto[4].
- Valerio Renzi - 16 luglio 1982 - Carabiniere[11].
- Antonio Bandiera - 26 agosto 1982 - Poliziotto[12].
- Mario De Marco - 29 agosto 1982 - Poliziotto - Ferito a morte durante l'attacco del 26 agosto a un trasporto di armi[13].
- Antonio Palombo - 23 settembre 1982 - Militare italiano - Ferito a morte durante l'attacco del 26 agosto a un trasporto di armi[14].
- Sebastiano D'Alleo - 21 ottobre 1982 - Guardia giurata in servizio a una banca[15].
- Antonio Pedio - 21 ottobre 1982 - Guardia giurata in servizio a una banca[16].
- Germana Stefanini 28 gennaio 1983 - Poliziotto Penitenziario[17].
- Leamon Ray Hunt - 15 febbraio 1984 - Diplomatico statunitense[2].
- Ottavio Conte - 9 gennaio 1985 - Poliziotto[5].
- Ezio Tarantelli - 27 marzo 1985 - Economista[2].
- Lando Conti - 10 febbraio 1986 - Politico[2].
- Rolando Lanari - 14 febbraio 1987 - Poliziotto
- Giuseppe Scravaglieri - 14 febbraio 1987 - Poliziotto
- Licio Giorgieri - 20 marzo 1987 - Ufficiale dell'Aeronautica Militare[5].
- Roberto Ruffilli - 16 aprile 1988 - Politico e docente universitario[2].
Nuove Brigate Rosse
[modifica | modifica wikitesto]Anni novanta
[modifica | modifica wikitesto]- Massimo D'Antona - 20 maggio 1999 - Docente universitario e consulente del Ministero del Lavoro
Anni 2000
[modifica | modifica wikitesto]- Marco Biagi - 19 marzo 2002 - Giuslavorista e consulente del Ministero del Lavoro
- Emanuele Petri - 2 marzo 2003 - Poliziotto
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ raicultura.it, https://www.raicultura.it/storia/articoli/2019/01/-Gli-anni-di-piombo-c1178c6f-1279-46f7-986e-b918c65080a1.html .
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad Sergio Zavoli, La notte della Repubblica, Roma, Nuova Eri, 1992.
- ^ a b c d e f g h i Indro Montanelli e Mario Cervi, L'Italia degli anni di piombo, Milano, Rizzoli, 1991.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s Giorgio Galli, Storia del partito armato, Milano, Rizzoli, 1986.
- ^ a b c d e f g Indro Montanelli e Mario Cervi, L'Italia degli anni di fango, Milano, Rizzoli, 1993, ISBN 9788817427296.
- ^ Vittorio Battaglini, su vittimeterrorismo.it, vittimeterrorismo.it. URL consultato il 10 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2007).
- ^ Mario Tosa, su vittimeterrorismo.it, vittimeterrorismo.it. URL consultato il 10 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2007).
- ^ Luigi Marangoni, su vittimeterrorismo.it, vittimeterrorismo.it. URL consultato l'11 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2007).
- ^ Raffaele Cinotti, Vice Brigadiere degli Agenti di Custodia ucciso dalle BR il 7 aprile 1981, su penitenziaria.it.
- ^ Raffaele Delcogliano, su fondazionepolis.regione.campania.it. URL consultato il 16 giugno 2024.
- ^ Ornella Rota, L'omicidio del maresciallo rivendicato dalle Br, in La Stampa, 18 luglio 1982. URL consultato il 9 dicembre 2016.
- ^ Antonio Bandiera, su vittimeterrorismo.it, vittimeterrorismo.it. URL consultato l'11 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2016).
- ^ Mario De Marco, su vittimeterrorismo.it, vittimeterrorismo.it. URL consultato l'11 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Antonio Palombo, su vittimeterrorismo.it, vittimeterrorismo.it. URL consultato il 9 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2016).
- ^ Sebastiano D'Alleo, su vittimeterrorismo.it, vittimeterrorismo.it. URL consultato l'11 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2013).
- ^ Antonio Pedio, su vittimeterrorismo.it, vittimeterrorismo.it. URL consultato l'11 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2010).
- ^ Ergastolo a 3 br hanno ucciso vigilatrice di Rebibbia, in La Stampa, 25 maggio 1986. URL consultato il 9 dicembre 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giorgio Galli, Storia del partito armato. 1968-1982, Milano, Rizzoli, 1986, ISBN 88-17-53309-2.
- Indro Montanelli e Mario Cervi, L'Italia degli anni di piombo (1965-1978), Milano, Rizzoli, 1991, ISBN 88-17-42805-1.
- Indro Montanelli e Mario Cervi, L'Italia degli anni di fango (1978-1993), Milano, Rizzoli, 1993, ISBN 88-17-42729-2.
- Sergio Zavoli, La notte della Repubblica, Roma, Nuova Eri, 1992, ISBN 88-04-33909-8.