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Ministero della Magia

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Ministero della Magia
organizzazione fittizia
Simbolo del Ministero della Magia
Nome originaleMinistry of Magic
Creazione
SagaHarry Potter
IdeatoreJ. K. Rowling
1ª app. inHarry Potter e l'Ordine della Fenice (2003)
Ultima app. inAnimali fantastici - I crimini di Grindelwald (2018)
Caratteristiche immaginarie
TipoMinistero della Magia con lo scopo di conservare la legge magica
Fondazione1707
CapoMinistro della Magia
StatoRegno Unito
Persone chiave
AffiliazioniConfederazione Internazionale dei Maghi
BaseLondra

Il Ministero della Magia (Ministry of Magic) è l'istituzione che, nell'universo fantastico della saga di Harry Potter scritta da J. K. Rowling, governa dal punto di vista politico il mondo magico britannico. Il Ministero della Magia visto nella serie di Harry Potter è esclusivamente britannico, ma esistono altre istituzioni simili in altri Paesi del mondo magico.

La sua sede si trova a Londra, nascosta agli occhi dei babbani, ossia la popolazione non magica, in quanto collocata interamente sottoterra. Lo scopo principale del Ministero è quello di tenere il mondo magico nascosto ai babbani. La massima carica in esso presente è il Ministro della Magia, che coordina il lavoro di sette dipartimenti che si occupano di tutti gli aspetti del governo della comunità magica.

Sul sito Pottermore l'autrice J. K. Rowling ha dichiarato che il Ministero della Magia è stato istituito, succedendo a istituzioni meno strutturate, nel 1707, quando apparve chiaro che, dopo il varo dello Statuto Internazionale di Segretezza della Magia, la comunità magica britannica aveva bisogno di un ente governativo centrale e ben organizzato che potesse raggiungere e amministrare più efficacemente una comunità sparpagliata e nascosta. Le questioni della comunità magica sono da allora rimaste appannaggio del Ministero della Magia e non sono mai discusse o influenzate dalla società babbana.[1]

Il Ministero gioca un ruolo secondario nei primi quattro romanzi, venendo presentato indirettamente come luogo di lavoro di alcuni personaggi della serie, tra cui Arthur Weasley. È solo a partire dall'Ordine della Fenice che assume un'importanza primaria nella storia. Nel romanzo, il Ministro Cornelius Caramell e la sua segretaria Dolores Umbridge cercano prima di far condannare Harry Potter per un uso non autorizzato della magia lontano da scuola e in seguito di screditare lui e Albus Silente agli occhi dell'opinione pubblica, in quanto vorrebbero far passare inascoltati i loro appelli sul ritorno di Lord Voldemort. Per ottenere i loro scopi, i due manipolano le notizie pubblicate sulla Gazzetta del Profeta e cercano di estendere il controllo del Ministero su Hogwarts nominando la Umbridge prima inquisitore supremo e poi preside della scuola. Dopo la battaglia dell'Ufficio Misteri tra l'Ordine della Fenice e i Mangiamorte, il ritorno di Voldemort viene infine riconosciuto pubblicamente e Caramell è costretto a dimettersi, venendo succeduto da Rufus Scrimgeour. Nei Doni della Morte Voldemort prende il controllo del Ministero uccidendo Scrimgeour e nominando Ministro Pius O'Tusoe, personaggio sotto il suo controllo tramite l'uso della maledizione Imperius. Durante il regime di Voldemort il Ministero sostiene le idee di purezza di sangue perseguitando i nati babbani.[senza fonte]

In alcune interviste la Rowling ha dichiarato che, dopo la caduta di Voldemort ,Kingsley Shacklebolt viene nominato Ministro della Magia, inizialmente ad interim e poi in via ufficiale per molti anni. Anche i tre protagonisti otterranno un posto di lavoro al Ministero: Harry come capo del Quartier Generale degli Auror, Ron Weasley anch'egli come Auror, mentre Hermione Granger scalerà i vertici dell'ufficio Applicazione della Legge sulla Magia.[2] Nell'opera teatrale Harry Potter e la maledizione dell'erede, invece, ambientata una ventina di anni dopo la serie di romanzi, Harry è il direttore dell'ufficio Applicazione della Legge sulla Magia e Hermione è il Ministro della Magia.[senza fonte]

Immagine dell'atrio del Ministero della Magia tratta dal film Harry Potter e l'Ordine della Fenice con in primo piano la fontana dei Magici Fratelli

La struttura dove ha sede il Ministero della Magia britannico è nascosta al mondo babbano, essendo situata interamente nel sottosuolo del centro di Londra.[3] È possibile accedervi materializzandosi, tramite una serie di appositi camini usando la metropolvere[senza fonte] o attraverso l'ingresso per i visitatori. Quest'ultimo si trova in superficie in una cabina telefonica in disuso, che si trasforma in ascensore e scende sottoterra se si compone sul telefono il numero 6-2-4-4-2, ovvero i tasti corrispondenti alla parola "magia" nei telefoni dotati di sistema T9.[4] Sia i camini che l'ingresso visitatori conducono all'atrio, che si trova all'ottavo livello ed è il punto di accesso al Ministero. Qui si trova la vigilanza, dove ogni visitatore deve farsi identificare e consegnare la bacchetta per un controllo e una schedatura,[senza fonte] e la fontana dei Magici Fratelli, che raffigura un mago, una strega, un folletto, un centauro e un elfo domestico interamente d'oro.[5] Nell'Ordine della Fenice la fontana viene distrutta durante la battaglia tra Silente e Voldemort e nei Doni della Morte viene sostituita da due immense statue di pietra di un mago e una strega seduti su troni costituiti da cumuli di babbani, con inciso il motto "La magia è potere". Oltre all'atrio, nel Ministero sono presenti altri nove piani, in cui si trovano i sette dipartimenti, l'Ufficio Misteri e le aule giudiziarie del Wizengamot. I piani sono collegati da numerosi ascensori. Poiché tutto il Ministero si estende sottoterra, le pareti hanno delle finestre incantate che mostrano un paesaggio esterno, e gli addetti alla manutenzione magica decidono che tempo deve fare ogni giorno.[senza fonte]

Negli adattamenti cinematografici il Ministero è stato ricreato agli Studi Leavesden, nel set più grande utilizzato per le riprese della serie e che ha richiesto tre mesi di lavoro per essere costruito.[6][7] Per rendere credibile l'ambientazione, lo scenografo Stuart Craig e il suo team si sono ispirati alle vecchie stazioni della metropolitana di Londra, costruite nei primi anni del Novecento, con colonne classiche e un'abbondanza di piastrelle di ceramica, il tutto nei toni del verde, del rosso e del nero. Per rimarcare anche visivamente che il Ministero è un luogo in cui a partire dall'Ordine della Fenice cominciano a prendere forma vicende sinistre, Craig e il regista David Yates decisero di includere nell'arredamento dell'atrio un grande stendardo con l'effigie del Ministro, che rimanda ai manifesti di propaganda dell'inizio dell'era sovietica.[6]

Dettaglio della statua realizzata dal Ministero della Magia nei Doni della Morte, che rappresenta un gruppo di babbani schiacciati dal potere della magia, Studi Leavesden

Il principale ruolo del Ministero della Magia è quello di tenere all'oscuro i babbani dell'esistenza del mondo magico e si occupa, attraverso i suoi vari dipartimenti, di amministrare tutte le questioni relative alla comunità magica, ad esempio nell'ambito della regolazione dei trasporti magici, nella risoluzione degli incidenti causati dalla magia e nelle relazioni con le varie creature magiche. Il Ministero della Magia è completamente indipendente dalle strutture governative babbane e gli unici rapporti tra le due comunità sono limitati ai rispettivi capi di governo: ogni nuovo primo ministro britannico babbano riceve infatti, poco dopo l'insediamento, la visita del Ministro della Magia, il quale lo informa dell'esistenza del mondo magico e gli comunica che sarà allertato nel caso in cui eventi magici di portata eccezionale possano causare ripercussioni sul mondo babbano.[8][1] Il Ministero della Magia si occupa anche della giustizia, attraverso la corte del Wizengamot, che giudica e sanziona i maghi che non osservano le leggi. I soggetti giudicati colpevoli delle accuse più gravi vengono incarcerati nella prigione di Azkaban e, in casi eccezionali, vengono condannati al bacio del dissennatore.[9]

Dalla storia traspare che il Ministero è tormentato dall'incompetenza e dalla corruzione e che un gran numero di funzionari di alto livello si preoccupa solo di tenersi stretto il proprio ruolo di potere invece che svolgere il proprio lavoro con diligenza. Ne sono un esempio i processi sommari senza diritto di difesa a cui sono sottoposti Sirius Black, Harry e, sotto il regime di Voldemort, molti maghi e streghe che vengono accusati di avere "rubato" la magia in quanto nati babbani, o i tentativi di Cornelius Caramell di insabbiare e negare problemi reali come il ritorno di Voldemort manipolando l'opinione pubblica tramite giornali filo-ministeriali per screditare Harry e Silente. Le pressioni che Lucius Malfoy esercita su Cornelius Caramell nella Camera dei segreti per far licenziare Silente e nel Prigioniero di Azkaban per giustiziare Fierobecco dimostrano inoltre che il Ministero è tutt'altro che esente da favori e ingerenze esterne.[10] L'inefficienza del Ministero è resa evidente nella sua impotenza nel reagire al clima di terrore stabilito da Voldemort e dai suoi Mangiamorte e nell'incapacità di generare un carisma o di ispirare fiducia nella comunità magica, impresa nella quale riescono invece Silente e Harry.[11] La Rowling ha dichiarato che l'inefficienza, la discriminazione e la corruzione sono proprio le criticità che Kingsley Shacklebolt, Harry, Ron e Hermione riescono ad alleviare quando iniziano a lavorare al Ministero.[2][12]

Ufficio del Ministro della Magia

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Il primo livello ospita l'ufficio del Ministro della Magia e del personale di supporto a lui delegato. Il Ministro della Magia è la massima autorità governativa del mondo magico britannico, a cui spetta la gestione e il controllo del Ministero, oltre ad altri incarichi di rilevanza, fra cui la nomina al Wizengamot. Il capo di governo è eletto democraticamente e può rimanere in carica per un periodo indeterminato, salvo l'obbligo di tenere elezioni a intervalli massimi di sette anni.[1] Tra il personale di supporto, due delle cariche citate nei libri sono il Sottosegretario anziano e l'Assistente del Ministro.[N 1]

Durante la storia si succedono quattro Ministri:

  • Cornelius Caramell, in carica da prima dell'inizio della storia al termine dell'Ordine della Fenice, quando è costretto a rassegnare le dimissioni in seguito all'aver negato per un anno intero il ritorno di Lord Voldemort;
  • Rufus Scrimgeour, in carica durante Il principe mezzosangue e l'inizio dei Doni della Morte, quando viene ucciso da Voldemort, che si appropria così del Ministero;
  • Pius O'Tusoe, in carica nei Doni della Morte, controllato da Voldemort tramite la maledizione Imperius;
  • Kingsley Shacklebolt, insediato come Ministro ad interim subito dopo la caduta di Voldemort e in seguito confermato in via permanente.[1]

Nell'opera teatrale Harry Potter e la maledizione dell'erede la carica di Ministro della Magia è ricoperta da Hermione.

Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia

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Il secondo livello ospita l'ufficio Applicazione della Legge sulla Magia (Department of Magical Law Enforcement). Il reparto si occupa di giustizia, controllando che le leggi della comunità magica non vengano trasgredite e, quando ciò accade, di punire i colpevoli. Ne fanno parte l'ufficio per l'Uso Improprio delle Arti Magiche, l'ufficio per l'Uso Improprio dei Manufatti dei Babbani, il Quartier Generale degli Auror e il tribunale magico Wizengamot. All'inizio della serie il dipartimento è guidato da Amelia Bones, la quale viene rimpiazzata da Pius O'Tusoe dopo che Voldemort la assassina all'inizio del Principe mezzosangue.[13] Dopo la promozione di O'Tusoe a Ministro della Magia nei Doni della Morte, il Mangiamorte Yaxley è nominato direttore dell'ufficio e rimane in carica fino al termine del libro. Nell'opera teatrale Harry Potter e la maledizione dell'erede, l'Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia è diretto da Harry Potter.[senza fonte]

Ufficio per l'Uso Improprio delle Arti Magiche

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L'ufficio per l'Uso Improprio delle Arti Magiche (Improper Use of Magic Office) si occupa di trasgressioni allo Statuto Internazionale di Segretezza della Magia, punendo i maghi e le streghe che si rendono responsabili di utilizzi della magia in presenza di babbani. Ulteriore compito dell'ufficio è vegliare sul rispetto del Decreto per la Ragionevole Restrizione delle Arti Magiche tra i Minorenni. Ai maghi e alle streghe minorenni, infatti, è vietato l'uso della magia al di fuori dell'ambiente scolastico, tranne che in casi di emergenza, per evitare il rischio di incidenti derivanti dalla scarsa esperienza dei soggetti o dall'assenza di controllo. Per facilitare il suo lavoro di sorveglianza, l'ufficio pone su ogni mago minorenne un incantesimo chiamato Traccia, che tiene costantemente sotto controllo l'attività magica e la posizione del soggetto, permettendo al Ministero di intervenire immediatamente in caso di infrazioni. La Traccia svanisce automaticamente al compimento del diciassettesimo anno di età e non può essere imposta in alcun modo ai maghi maggiorenni.[14]

Ufficio per l'Uso Improprio dei Manufatti dei Babbani

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L'ufficio per l'Uso Improprio dei Manufatti dei Babbani (Misuse of Muggle Artifacts Office) si occupa di casi che hanno a che fare con oggetti babbani sottoposti illegalmente a magia. Nel reparto lavorano unicamente Arthur Weasley e il suo collega Perkins. L'ufficio è molto piccolo e trasandato e sembra rivestire poca importanza all'interno del Ministero.[15] L'uso più frequente riportato nei libri è quello di scherzi magici o veri e propri attacchi ai danni dei babbani, ad esempio chiavi che quando vengono cercate dal proprietario rimpiccioliscono fino a non essere più visibili, maniglie che mordono le mani a chi le afferra o gabinetti stregati in modo che, quando si tira lo sciacquone, l'acqua, invece di scendere, sale e trabocca.[senza fonte]

Quartier Generale degli Auror

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Il Quartier Generale degli Auror (Auror Office) riunisce gli Auror, ovvero i professionisti ministeriali che combattono le Arti Oscure ed i loro sostenitori. Situato nel secondo livello, il dipartimento è costituito da una serie di uffici a cubicolo.[16] Durante la prima ascesa di Voldemort e dei Mangiamorte gli Auror vennero autorizzati dall'allora direttore dell'ufficio Applicazione della Legge sulla Magia Barty Crouch a fare ricorso alle maledizioni senza perdono per catturare, torturare o uccidere i loro avversari, con pratiche così drastiche come quelle che si intendevano combattere. Gli Auror sono anche impiegati a protezione di obiettivi sensibili, come Harry Potter, Hogwarts o il primo ministro babbano.[17]

Trattandosi di un lavoro della massima importanza, per poter diventare Auror è necessario possedere ottime credenziali e ottenere non meno di cinque M.A.G.O. con votazioni non inferiori a "O" negli esami finali a Hogwarts. I candidati vengono sottoposti a un duro addestramento della durata di tre anni, durante i quali si svolgono prove pratiche e teoriche e viene testata la loro capacità di reagire bene sotto pressione e la loro abilità nella difesa dai pericoli.[18] Gli Auror descritti nella serie sono: Rufus Scrimgeour, capo dell'ufficio degli Auror che diventa Ministro della Magia nel Principe mezzosangue, Alastor Moody, uno degli Auror di punta del Ministero ormai in pensione nel Calice di fuoco, Ninfadora Tonks e Kingsley Shacklebolt. Hanno svolto questa professione anche James e Lily Potter, poi uccisi da Voldemort, e Frank e Alice Paciock, prima di essere torturati fino a perdere il senno dai Mangiamorte. Anche Harry intende diventare Auror dopo aver finito gli studi.[19]

Il Wizengamot è un organismo che riunisce le funzioni di tribunale supremo e di parlamento dei maghi. La sua fondazione precede l'istituzione del Ministero stesso.[20] È composto da una cinquantina di maghi e streghe, che durante le riunioni indossano delle vesti color prugna con una W d'argento impressa.[21] Albus Silente ha ricoperto la posizione di presidente del Wizengamot per cinquant'anni, fino a quando, nell'Ordine della Fenice, a causa di frizioni con il Ministero, viene sollevato dal suo incarico, per poi venire riabilitato al termine del libro. Sembrano farne parte anche personalità politiche di primo piano, come il Ministro della Magia o il capo dell'ufficio Applicazione della Legge sulla Magia. Durante e dopo la prima ascesa di Voldemort il Wizengamot si è occupato di svolgere i processi ai Mangiamorte o ai presunti tali. Nell'Ordine della Fenice Harry viene giudicato dal tribunale per aver usato la magia benché minorenne e in presenza del cugino babbano Dudley Dursley, in un processo pilotato da Dolores Umbridge per screditarlo, venendo infine assolto da ogni accusa.[22][23]

Il Wizengamot conferisce anche l'Ordine di Merlino, un'onorificenza di cui vengono insigniti maghi e streghe che si sono distinti per aver compiuto imprese rilevanti all'interno della comunità magica. Si tratta di una medaglia dorata con un nastro colorato. A seconda dei meriti il riconoscimento è di Prima (verde), Seconda (viola) o Terza Classe (bianco). La Prima Classe viene conferita per "gesti di eccezionale coraggio o importanza", la Seconda per "cimenti o imprese fuori dal comune" e la Terza per coloro che "hanno arricchito il tesoro scientifico, culturale o ricreativo".[20]

Dipartimento delle Catastrofi e degli Incidenti Magici

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Il terzo livello è occupato dal dipartimento delle Catastrofi e degli Incidenti Magici (Department of Magical Accidents and Catastrophes), che si occupa di riparare danni e incidenti causati dalla magia. Ne fanno parte la Squadra Cancellazione della Magia Accidentale, il Quartier Generale degli Obliviatori e il Comitato Scuse ai Babbani. La Squadra Cancellazione della Magia Accidentale è chiamata a intervenire per rimediare a usi incontrollati o effetti collaterali della magia, come ad esempio quando Harry gonfia Marge Dursley nel Prigioniero di Azkaban o nei casi di "spaccamento" durante la materializzazione. Il Quartier Generale degli Obliviatori raccoglie gli impiegati ministeriali detti Obliviatori, i quali si occupano di modificare la memoria ("obliviare") dei babbani che assistono a delle prove dell'esistenza della magia, in modo da tenere l'esistenza del mondo magico sempre nascosta.[24] Il Comitato Scuse ai Babbani, infine, si occupa di spiegare gli incidenti di natura magica ai babbani tramite motivazioni plausibili per il loro mondo quando le persone coinvolte sono tante, quindi obliviare sarebbe troppo dispendioso o infattibile.[25][8]

Ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche

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Il quarto livello è occupato dall'ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche (Department for the Regulation and Control of Magical Creatures), preposto alla gestione dei rapporti con le creature magiche e a nasconderle ai babbani.[26] È formato da tre divisioni principali (Esseri, Bestie e Spiriti), dall'ufficio delle Relazioni con i Folletti e dallo Sportello Consulenza Flagelli. In questo ufficio, nel Prigioniero di Azkaban, in seguito alle pressioni esercitate da Lucius Malfoy, si decreta la soppressione dell'ippogrifo Fierobecco.[27][8]

Ufficio per la Cooperazione Magica Internazionale

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Il quinto livello costituisce l'ufficio per la Cooperazione Magica Internazionale (Department of International Magical Cooperation). Fondato attorno al 1805, il reparto si occupa principalmente di politica estera, di relazioni magiche internazionali, dei rapporti con altri governi magici nel mondo e di accordi commerciali. È formato dal Corpo delle Convenzioni dei Commerci Magici Internazionali, dall'Ufficio Internazionale della Legge sulla Magia e dai seggi britannici della Confederazione Internazionale dei Maghi. Ne è stato direttore Barty Crouch dopo il sollevamento dall'incarico di giudice del Wizengamot.[28][29]

Ufficio del Trasporto Magico

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L'ufficio del Trasporto Magico (Department of Magical Transportation) si trova al sesto livello e gestisce le varie forme di trasporto magico. I vari reparti che raccoglie sono l'Autorità della Metropolvere, il Controllo Regolativo delle Scope, l'Ufficio Passaporta e il Centro Esami di Materializzazione.[30][31]

Ufficio per i Giochi e gli Sport Magici

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Costituito nel 1750, l'ufficio per i Giochi e gli Sport Magici (Department of Magical Games and Sports) occupa il settimo livello e gestisce le attività sportive e ludiche dei maghi e i grandi eventi a esse legati. È formato dal Quartier Generale della Lega Britannico-Irlandese del Quidditch, dal Club Ufficiale di Gobbiglie e dall'Ufficio Brevetti Ridicoli. Lo dirige per un certo periodo Ludo Bagman, celebre ex giocatore di Quidditch.[32][31]

Ufficio Misteri

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Il nono livello è occupato dall'Ufficio Misteri (Department of Mysteries). Si tratta di un reparto di ricerca in cui si studiano i fenomeni relativi ai più grandi misteri irrisolti della magia, come l'amore, il pensiero, la vita, la morte e il tempo. L'entrata è costituita da una stanza circolare con pavimento e pareti neri, su cui si affacciano una dozzina di porte nere senza maniglia. Quando una di queste porte viene aperta e poi richiusa, la stanza inizia a girare vorticosamente su sé stessa, impedendo così di ritrovare la porta precedente. Coloro che lavorano nell'Ufficio Misteri sono chiamati Indicibili (Unspeakables), in quanto le loro esatte mansioni sono segrete e non possono rivelare a nessuno ciò che fanno sul posto di lavoro, neppure agli altri dipendenti del Ministero.[33][34]

Solo alcune delle stanze che compongono l'Ufficio Misteri vengono descritte:

  • La Stanza dei Cervelli (Brain Room): in questa stanza si studia la memoria. Si presenta piccola e di forma rettangolare, con al centro una grande vasca di cristallo ripiena di un liquido verde scuro, nel quale galleggiano dei cervelli umani contenenti ricordi importanti. Essi sono particolarmente aggressivi e sono in grado di aggredire le persone che vi si avvicinano con delle specie di filamenti argentei che immettono nella mente dei malcapitati ricordi non propri, cosa che li porta a impazzire.[34]
  • La Stanza della Morte (Death Chamber): questa stanza ha la forma di un anfiteatro con grossi gradoni di pietra. Nel centro, in fondo, si trova un arco di pietra, a cui è appeso un velo nero che oscilla e da cui provengono strane voci, udibili solo da alcune persone. Questo arco connette il mondo dei vivi e dei morti. Durante la battaglia dell'Ufficio Misteri, dopo essere stato colpito da un incantesimo di Bellatrix Lestrange, Sirius Black trapassa il velo, scomparendo per sempre.[34]
  • La Stanza dell'Amore (Love Chamber): in questa stanza viene studiato il segreto dell'amore, presente in essa allo stato puro. È chiamata anche la Stanza Sempre Chiusa (Ever-Locked Room) in quanto la sua porta di accesso è sigillata e né incantesimi né oggetti magici destinati all'apertura delle porte riescono ad aprirla.[34]
  • La Stanza dello Spazio (Space Chamber): è una stanza buia dalle dimensioni indefinite in cui galleggiano delle miniature di pianeti; certe volte anche i visitatori galleggiano.[34]
  • La Sala del Tempo (Time Room): questa stanza è completamente foderata di orologi di ogni tipo. In fondo alla sala troneggia una campana di vetro in cui un colibrì continua ciclicamente a uscire dall'uovo, crescere, tornare piccolo e rientrare nell'uovo. Nella stanza si trovano anche tutte le giratempo esistenti, che vengono distrutte durante la battaglia dell'Ufficio Misteri.[34]
  • La Stanza delle Profezie (Hall of Propercy): questa alta e vasta stanza è interamente occupata da scaffali ricoperti da sfere di vetro contenenti le profezie. Le profezie sono registrazioni di predizioni enigmatiche fatte da un veggente. Le uniche persone che possono toccare una profezia sono il custode della Stanza delle Profezie e le persone a cui la profezia in questione si riferisce; Silente afferma che gli incantesimi che proteggono le profezie sono così potenti che, se una persona diversa da quella a cui si riferisce la profezia provasse a toccarla, subirebbe gravi lesioni mentali e finirebbe per impazzire. Nella fila 97 si trova la profezia pronunciata da Sibilla Cooman riguardo a Harry e a Voldemort. Grazie all'inganno, il mago oscuro riesce a far ritirare la profezia a Harry scatenando la battaglia dell'Ufficio Misteri tra l'Ordine della Fenice e i Mangiamorte, durante la quale la stanza viene messa a soqquadro e molte profezie vengono distrutte.[34]

Accoglienza e impatto culturale

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La critica riconosce alla Rowling il merito di aver creato, con il Ministero della Magia, un ritratto "stridente ed efficace" di un governo oberato dalla burocrazia, senza una ripartizione o un controllo del potere e colmo di funzionari che inseguono solo il proprio guadagno personale.[10][35] Jennifer Barnett di People's Weekly World e Julia Turner di Slate vi hanno letto una critica velata alle amministrazioni del presidente statunitense George W. Bush e del primo ministro britannico Tony Blair, contemporanee all'uscita della serie.[36][37] La Rowling ha ammesso che la gerarchia, l'ipocrisia, il settarismo e l'estremismo del Ministero sono un'eco dei regimi realmente esistiti e che, con la loro rappresentazione negativa del potere, i libri di Harry Potter costituiscono un appello alla tolleranza e all'apertura mentale, e trasmettono il messaggio che «i giovani devono mettere in discussione l'autorità e non devono partire dal presupposto che le istituzioni o la stampa dicano loro tutta la verità».[38]

Uno dei gruppi di wizard rock più conosciuti, i Ministry of Magic, prende il nome dall'organizzazione.[senza fonte]

Annotazioni
  1. ^ I due ruoli sono citati per la prima volta in Harry Potter e l'Ordine della Fenice; nei libri della serie sono occupati rispettivamente da Dolores Umbridge e Percy Weasley.
Fonti
  1. ^ a b c d (EN) Ministers for Magic, su wizardingworld.com, Wizarding World. URL consultato il 14 luglio 2019.
  2. ^ a b (EN) Megan McCluskey, 10 Major J.K. Rowling Revelations About the Years Between Harry Potter and Cursed Child, in Time, 1º maggio 2017. URL consultato il 14 luglio 2019.
  3. ^ Vander Ark, "Ministero della Magia, sede del", p. 201.
  4. ^ Vander Ark, "Ministero della Magia, ingresso dei visitatori del", p. 201.
  5. ^ Vander Ark, "Fontana dei Magici fratelli", p. 110.
  6. ^ a b Revenson, p. 162.
  7. ^ (EN) Jennifer Vineyard, 'Harry Potter' Set Visit: Go Inside The Ministry Of Magic In This Peek Behind The Scenes, su mtv.com, MTV, 30 maggio 2007. URL consultato il 14 luglio 2019.
  8. ^ a b c Nexon-Neumann, p. 105.
  9. ^ Nexon-Neumann, p. 106.
  10. ^ a b (EN) Samantha Love, The Politics of Harry Potter: Corrupt Law and Totalitarian Government, su oxford-royale.co.uk, 23 maggio 2014. URL consultato il 14 luglio 2019.
  11. ^ Nexon-Neumann, pp. 114-115.
  12. ^ (EN) J.K. Rowling and the Live Chat, Bloomsbury.com, July 30, 2007, su accio-quote.org. URL consultato il 15 luglio 2019.
  13. ^ Vander Ark, "Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia/Forze dell'Ordine Magiche", p. 319.
  14. ^ (EN) What are the differences between Muggle and wizarding world law?, su wizardingworld.com, Wizarding World. URL consultato l'11 luglio 2019.
  15. ^ Vander Ark, "Ufficio per l'Uso Improprio dei Manufatti dei Babbani", p. 320.
  16. ^ Vander Ark, "Auror, Quartier Generale degli", p. 17.
  17. ^ Vander Ark, "Auror", p. 16.
  18. ^ Vander Ark, "Auror, addestramento degli", pp. 16-17.
  19. ^ (EN) Jeanne Kimsey e Steve Vander Ark, Aurors, su hp-lexicon.org, The Harry Potter Lexicon.
  20. ^ a b (EN) Order of Merlin, su wizardingworld.com, Wizarding World. URL consultato l'11 luglio 2019.
  21. ^ Vander Ark, "Wizengamot", p. 342.
  22. ^ (EN) Steve Vander Ark e Jeanne Kimsey, Wizengamot, su hp-lexicon.org, The Harry Potter Lexicon.
  23. ^ Barton, p. 1533.
  24. ^ (EN) How do wizards keep themselves so secret from Muggles?, su wizardingworld.com, Wizarding World. URL consultato l'11 luglio 2019.
  25. ^ Vander Ark, "Comitato Scuse ai Babbani", p. 67.
  26. ^ Vander Ark, "Ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche", p. 321.
  27. ^ (EN) Steve Vander Ark e Trish Drasnin, Department for the Regulation and Control of Magical Creatures, su hp-lexicon.org, The Harry Potter Lexicon.
  28. ^ Vander Ark, "Ufficio per la Cooperazione Magica Internazionale", p. 321.
  29. ^ Nexon-Neumann, p. 108.
  30. ^ Vander Ark, "Ufficio del Trasporto Magico", p. 319.
  31. ^ a b Nexon-Neumann, p. 143.
  32. ^ Vander Ark, "Ufficio per i Giochi e gli Sport Magici", p. 320.
  33. ^ Vander Ark, "Ufficio Misteri", p. 320.
  34. ^ a b c d e f g (EN) The most mysterious things in the Department of Mysteries, su wizardingworld.com, Wizarding World. URL consultato l'11 luglio 2019.
  35. ^ Barton, p. 1525.
  36. ^ (EN) Jennifer Barnett, Harry Potter and the irresistible read, 12 luglio 2003. URL consultato il 16 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
  37. ^ (EN) Julia Turner, When Harry Met Osama: Terrorism comes to Hogwarts., in Slate, 20 luglio 2005. URL consultato il 16 luglio 2019.
  38. ^ (EN) J. K. Rowling at Carnegie Hall Reveals Dumbledore is Gay; Neville Marries Hannah Abbott, and Much More, su The Leaky Cauldron, 20 ottobre 2007. URL consultato l'11 luglio 2019.
Serie di Harry Potter
  • J. K. Rowling, Harry Potter e la pietra filosofale, a cura di Serena Daniele, traduzione di Marina Astrologo, illustrazioni di Serena Riglietti, Milano, Adriano Salani Editore, ISBN 88-7782-702-5.
  • J. K. Rowling, Harry Potter e la camera dei segreti, a cura di Serena Daniele, traduzione di Marina Astrologo, illustrazioni di Serena Riglietti, Milano, Adriano Salani Editore, ISBN 88-7782-703-3.
  • J. K. Rowling, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, a cura di Serena Daniele, traduzione di Beatrice Masini, illustrazioni di Serena Riglietti, Milano, Adriano Salani Editore, ISBN 88-7782-852-8.
  • J. K. Rowling, Harry Potter e il calice di fuoco, a cura di Serena Daniele, traduzione di Beatrice Masini, illustrazioni di Serena Riglietti, Milano, Adriano Salani Editore, ISBN 88-8451-049-X.
  • J. K. Rowling, Harry Potter e l'Ordine della Fenice, a cura di Daniela Gamba, traduzione di Beatrice Masini, Valentina Daniele e Angela Ragusa, Milano, Adriano Salani Editore, ISBN 88-8451-344-8.
  • J. K. Rowling, Harry Potter e il principe mezzosangue, a cura di Daniela Gamba e Serena Daniele, traduzione di Beatrice Masini, Milano, Adriano Salani Editore, ISBN 88-8451-637-4.
  • J. K. Rowling, Harry Potter e i Doni della Morte, a cura di Daniela Gamba, traduzione di Beatrice Masini, Milano, Adriano Salani Editore, ISBN 978-88-8451-878-1.
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