X-Men: Children of the Atom
X-Men: Children of the Atom videogioco | |
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La schermata di selezione dei personaggi | |
Piattaforma | Arcade, Sega Saturn, MS-DOS, PlayStation |
Data di pubblicazione | Arcade: dicembre 1994 gennaio 1995 Sega Saturn: |
Genere | Picchiaduro a incontri |
Tema | X-Men |
Origine | Giappone |
Sviluppo | Capcom, Rutubo Games (Saturn), Probe Entertainment (DOS, PS1) |
Pubblicazione | Capcom, Acclaim Entertainment (console) |
Direzione artistica | Akira Yasuda, Kinu Nishimura, CRMK |
Musiche | Takayuki Iwai, Syun Nishigaki, Hideki Okugawa |
Modalità di gioco | Giocatore singolo, multigiocatore |
Periferiche di input | Gamepad, tastiera, DualShock |
Supporto | CD-ROM |
Fascia di età | ELSPA: 11+ · ESRB: E · USK: 12 |
Serie | Marvel vs. Capcom |
Specifiche arcade | |
CPU | CPS-2 |
Schermo | Raster |
Risoluzione | 384x224 pixel, 4096 colori |
Periferica di input | Joystick 8 direzioni, 6 pulsanti |
X-Men: Children of the Atom (エックス・メン チルドレン オブ ジ アトム?, Ekkusu Men Chirudoren obu ji Atomu) è un videogioco arcade prodotto dalla Capcom e distribuito sul sistema arcade CPS-2 nel 1994[1]. È il primo picchiaduro prodotto dalla Capcom utilizzando dei personaggi licenziati dalla Marvel Comics, utilizzando il design ed i doppiatori della serie a cartoni animati Insuperabili X-Men del 1992.
Inizialmente una versione per Sega Saturn è stata pubblicata dalla Capcom in Giappone il 22 novembre 1995, che è stata pubblicata in America del Nord ed Europa dalla Acclaim pochi mesi dopo, sviluppata dalla Rutubo Games. Una versione per PlayStation e per DOS è stata distribuita in America ed Europa nel 1997. Entrambe le conversioni del gioco sono state sviluppate dalla Probe Entertainment e pubblicate dalla Acclaim. Le versioni casalinghe permettevano ai giocatori di giocare con i personaggi di Magneto e Fenomeno nella modalità a due giocatori utilizzando dei cheat.
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]Il gameplay di Children of the Atom è simile a Street Fighter II e The Night Warriors.
Personaggi
[modifica | modifica wikitesto]- X-Men
- Nemici
- Omega Red
- Sentinella
- Silver Samurai
- Spirale
- Fenomeno (Boss)
- Magneto (Boss finale)
- Personaggi segreti
Sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]Lo sviluppo del gioco è stato portato avanti parallelamente a Marvel Super Heroes (1995).[3]
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ L'ennesimo crossover Made in Capcom, in Play Generation, n. 62, Edizioni Master, gennaio 2011, p. 10, ISSN 1827-6105 .
- ^ (EN) Gavin Jasper, The Legacy of Marvel vs. Capcom, su Den of Geek, 18 settembre 2017.
- ^ (EN) Matt Leone, X-Men: Children of the Atom: An oral history, su Polygon, 14 aprile 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Steve Hendershot, Undisputed Street Fighter, Dynamite Entertainment, 2017, ISBN 978-1-5241-0466-5.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) X-Men: Children of the Atom, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) X-Men: Children of the Atom (Sega Saturn) / X-Men: Children of the Atom (PlayStation), su GameFAQs, Red Ventures.
- (EN) X-Men: Children of the Atom, su Killer List of Videogames, The International Arcade Museum.
- (EN) X-Men: Children of the Atom (doppiaggio), su Behind The Voice Actors, Inyxception Enterprises.
- (EN) X-Men: Children of the Atom, su IMDb, IMDb.com.