Ferrari SF90 Stradale

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Ferrari SF90 Stradale
Descrizione generale
CostruttoreItalia (bandiera) Ferrari
Tipo principaleBerlinetta
Altre versioniSpider
Produzionedal 2019
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza4710 mm
Larghezza1972 mm
Altezza1186 mm
Passo2610 mm
Massada 1570 a 1670 kg
Altro
AssemblaggioMaranello
StileCentro Stile Ferrari sotto la direzione di Flavio Manzoni
Altre antenateFerrari LaFerrari
Stessa famigliaFerrari F8 Tributo
Auto similiMercedes-AMG One, Pagani Utopia, Aston Martin Valhalla, McLaren Speedtail, Koenigsegg CC850, Maserati MC20, Lamborghini Revuelto

La Ferrari SF90 Stradale (codice interno F173) è una vettura supersportiva ad alimentazione ibrida prodotta dalla casa automobilistica italiana Ferrari a partire dal 2019.

Ispirata all'omonima monoposto di Formula 1, è la prima vettura ibrida plug-in di serie della casa del cavallino rampante.[1] Questa soluzione le ha anche permesso di diventare la Ferrari stradale più potente della storia.[2] Nel novembre 2020 è stata presentata la versione spider (codice interno F173 “A”), denominata SF90 Spider.[3]

Il nome richiama l'omonima vettura di Formula 1 e sottolinea il legame e la filosofia costruttiva tra la tecnologia ibrida utilizzata sulla monoposto di Formula 1 e su quella stradale.[4]

Presentazione

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L’anteprima mondiale della Ferrari SF90 Stradale si è svolta il 29 maggio 2019 in un evento organizzato a Fiorano.[5][6]

Lo stile della SF90 Stradale è stato realizzato dal Centro Stile Ferrari diretto da Flavio Manzoni.[4] La particolarità del sistema ibrido ha comportato un ripensamento delle proporzioni canoniche dei volumi anteriore, centrale e posteriore che hanno caratterizzato le berlinette sportive a motore centrale di Maranello degli ultimi venti anni.[4][7] Il telaio è realizzato attraverso una struttura multi materiale in gran parte composto da leghe leggere con rinforzi in carbonio, a cui viene ancorata la carrozzeria in alluminio.

Frontale della SF90 Spider

Un elemento di rottura rispetto ai modelli degli ultimi 10 anni sono i proiettori anteriori che hanno cambiato completamente stile abbandonando il tema dei moduli a L, utilizzati per la prima volta con la 458, a favore di una sottile forma a fessura che si integra con le prese d’aria dei freni formando un caratteristico tema a C. Le luci per la prima volta adottano la tecnologia a matrice di LED che consente di migliorare la visibilità in ogni condizione di guida attraverso un controllo attivo del fascio luminoso. L'abitacolo a forma di bolla si trova in posizione avanzata e ricorda nell'aspetto una cabina di pilotaggio aeronautica, Il baricentro molto basso ha permesso ai designer di abbassarlo di 20 mm. L’effetto di sbilanciamento in avanti è amplificato dalla geometria di due archi rampanti posteriori dello stesso colore della carrozzeria, in cui essa si innesta. Questo, assieme a un'aumentata curvatura del parabrezza, una rastremazione dei montanti e una carreggiata più larga, ha contribuito a migliorare le proporzioni e a rendere il volume più elegante. Anche i fanali posteriori hanno subito un'evoluzione profonda, a partire dalla classica tonda tipicamente Ferrari, fino a una forma ad anelli luminosi quadrangolari, che trasmette all'osservatore una percezione prevalentemente orizzontale del fanale, che abbassa visivamente l'altezza del posteriore. Nella porzione inferiore è presente un diffusore con architettura a trimarano che ingloba i terminali di scarico alti, derivati dall'ottimizzazione del layout della linea di scarico.[4][7][8]

La SF90 Stradale è dotata dell'HMI (acronimo di Human Machine Interface), adottando una tecnologia totalmente digitale. Il gruppo centrale è costituito da un unico schermo digitale ad alta definizione da 16 pollici, curvo rivolto verso il guidatore per facilitare la lettura e creare un effetto simile all'abitacolo avvolgente delle monoposto di Formula 1. La schermata di base è dominata da una rivisitazione digitale del tradizionale ampio contagiri circolare, incorniciato dall'indicatore di carica della batteria. Ai lati del contagiri trovano posto la schermata di navigazione e quella dei controlli audio. Le grafiche sono state progettate per creare effetti 3D. Un head-up display consente di proiettare varie informazioni sul parabrezza, nel campo visivo del guidatore. Sul volante gli unici controlli tradizionali rimasti sono il manettino per i controlli di guida, il controllo di fari, tergicristallo e indicatori di direzione. I nuovi comandi touch integrati permettono di controllare i vari aspetti della vettura senza mai staccare le mani dal volante. Il piccolo touchpad sulla razza destra permette di navigare tra le schermate della console centrale, mentre sulla razza sinistra si trovano i controlli per i comandi vocali e il cruise control. In basso a sinistra ci sono i quattro pulsanti dell'eManettino con i quali si possono selezionare le quattro diverse modalità di gestione del motopropulsore. Sul tunnel i comandi del Bridge sono stati reinterpretati e inseriti in una piastra metallica che ricorda il classico cancelletto del selettore del cambio manuale.[4][7]

Caratteristiche tecniche

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Motopropulsore e trasmissione

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Il motore

La SF90 Stradale è dotata di un motore termico V8 biturbo di 90° che eroga 780 CV a 7500 giri/min e 800 N·m di coppia a 6000 giri/min, la potenza più alta mai raggiunta da un otto cilindri Ferrari. Il motore, appartenente alla famiglia F154, è aumentato di cilindrata da 3902 a 3990 cm³ grazie a un aumento dell'alesaggio, passato da 86,8 a 88 mm. Sono stati inoltre aggiornati i sistemi di aspirazione e scarico, è stata migliorata la fluidodinamica interna con l'utilizzo di iniettori centrali che immettono il carburante a una pressione di 350 bar e le valvole wastegate dei turbocompressori sono a controllo elettronico.[2] La vettura è equipaggiata con tre motori elettrici, uno posto tra il motore termico e il cambio e due sull'avantreno, che sviluppano complessivamente una potenza elettrica combinata (considerando i 3 soli motori elettrici) di 220 CV (162 kW), portando la potenza massima combinata (motori elettrici + motore termico) a un totale di 1000 CV, sfruttabili esclusivamente in modalità Qualify. Sono alimentati da una batteria agli ioni di litio che garantiscono un'autonomia di 25 km nella sola modalità elettrica. I due motori permettono alla vettura di raggiungere i 340 km/h di velocità massima, con un'accelerazione longitudinale massima minore di 0,4 g.[4] La loro presenza rende di fatto la SF90 Stradale un'auto a trazione integrale.[9]

Il motore V8 è abbinato a un nuovo cambio F1 doppia frizione otto rapporti a bagno d'olio della Getrag, nel quale è integrata un’unità elettrica MGU-K (acronimo di Motor Generator Unit – Kinetic), componente dell'ERS (acronimo di Energy Recovery System) di inspirazione Formula 1 che si comporta da generatore nelle fasi di decelerazione e da motore elettrico nelle fasi di spinta.[2] L’introduzione dell'ottava marcia ha permesso di ottenere un miglioramento dell'1% dell’efficienza nell'utilizzo in pista e una diminuzione dei consumi in utilizzo urbano e autostradale dell’8% nel ciclo WLTP. L’ottimizzazione del layout, ottenuta grazie all'adozione di un carter secco e al ridimensionamento del gruppo frizione, dove il diametro esterno è stato diminuito del 20% rispetto al precedente cambio, ha permesso di essere montato 15 mm più in basso, con relativa riduzione dell'altezza del baricentro della meccanica. La nuova frizione migliora le prestazioni del 35%, arrivando a trasmettere coppie dinamiche in cambiata fino a 1200 N·m. I cambi di marcia avvengono in 200 millesimi di secondo, un tempo inferiore del 30% rispetto al cambio F1 a 7 marce della Ferrari 488 Pista.[9] Il peso totale è stato ridotto di 7 kg che diventano 10 eliminando i ruotismi della retromarcia disponibile solamente in modalità elettrica, permettendo alla vettura di essere manovrata a bassa velocità senza l'impiego del motore termico.[4][7]

Modalità di guida

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Oltre al Manettino per la gestione dei controlli di guida, la SF90 Stradale è dotata dell’inedito eManettino per controllare la risposta dei motori elettrici secondo quattro profili:

  • eDrive, il motore termico resta spento e la trazione è affidata al solo assale anteriore elettrico;
  • Hybrid, la modalità di funzionamento standard in cui la centralina di controllo ottimizza l'efficienza decidendo autonomamente se accendere o spegnere il motore termico a seconda delle necessità del guidatore;
  • Performance, modalità che forza il motore termico a rimanere sempre acceso per garantire la piena disponibilità della potenza non appena richiesta e ricaricare la batteria;
  • Qualify, motore termico e motori elettrici lavorano in sinergia permettendo di sfruttare la massima potenza del sistema.[4][10]

L'architettura ibrida è controllata attraverso una centralina di gestione denominata eSSC (acronimo di electric Side Silp Control) che comprende tre sistemi di regolazione e distribuzione della coppia motrice sulle quattro ruote. L'Elecronic Traction Control permette di gestire la disponibilità di coppia motrice distribuendola sulle singole ruote in funzione delle condizioni di guida e dell'aderenza al manto stradale. Il controllo brake-by-wire con ABS e EBD ripartisce la coppia frenante tra l'impianto idraulico e i motori elettrici, consentendo il recupero dell'energia in frenata senza compromettere il feeling con il pedale. Il torque vectoring sull'asse anteriore stabilisce quanta potenza utilizzare su ogni ruota e quando inviarla, in modo da massimizzare la trazione in uscita di curva.[4]

Vista laterale

Il carico posteriore è bilanciato nella parte anteriore della vettura da un complesso sistema di generatori di vortici. Il telaio anteriore è sollevato di 15 mm rispetto al piano del telaio centrale e consente di avere una maggiore portata di aria verso i generatori di vortici, potenziandone l'effetto. Anche i due diffusori posti davanti alle ruote anteriori e la forma del cofano, il cui gradino genera una compressione locale del flusso, contribuiscono alla generazione di un carico verticale in corrispondenza dell'asse anteriore. Uno studio aerodinamico specifico è stato dedicato alla geometria dei cerchioni forgiati, che presenta sul canale esterno degli elementi radialmente equi-spaziati tra le razze e modellati come profili alari. Tale geometria consente al cerchio di funzionare come l'elica di una girante gestendo i flussi che fuoriescono dal vano ruota e allineandoli al flusso longitudinale che scorre sulla fiancata. Il cofano motore della SF90 Stradale è stato tenuto estremamente basso al fine di migliorare l'interazione tra i flussi sovra e sotto scocca e minimizzare la resistenza all'avanzamento. La parte terminale è completata da un elemento sospeso composto da un elemento fisso che incorpora il terzo stop e da uno spoiler mobile dalla forma a cuneo denominato shut-off Gurney. Si tratta di un sistema attivo brevettato che permette di ridurre la resistenza nelle situazioni di marcia rettilinea e di massimizzare il carico verticale in caso di frenata, cambio di direzione e in percorrenza di curva.[4] In condizioni di marcia normale i due elementi sono allineati e il flusso d’aria non viene disturbato, invece in condizioni di alto carico l’elemento mobile si abbassa, aumentando la superficie utile. A 250 km/h il carico aerodinamico è di ben 390 kg nella versione Assetto Fiorano.[7]

La vettura è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 2,5 secondi, da 0 a 200 in 6,5 secondi e di raggiungere una velocità massima di 340 km/h. Il tempo sul giro a Fiorano è di 1’19”, cioè 0,7 secondi in meno rispetto alla Ferrari LaFerrari. I freni carboceramici consentono di arrestare l’auto da 100 km/h in meno di 29,5 metri.

La SF90 Spider è la variante scoperta della SF90 Stradale, dotata di carrozzeria targa con tettuccio rigido retrattile elettricamente il cui funzionamento richiede 14 secondi; inoltre è la prima vettura scoperta ibrida plug-in della Ferrari.

La SF90 Spider doveva essere presentata a marzo durante il Salone di Ginevra 2020, ma per via della cancellazione di quest'ultima a causa della pandemia di COVID-19, è stata presentata il 12 novembre 2020. La SF90 Spider oltre che per l'assenza del tetto fisso, si caratterizza per la presenza di svariati rinforzi applicati alla monoscocca in alluminio per via della miniore rigidità torsionale, pesando 1670 kg ovvero 100 kg in più rispetto alla coupé.

Assetto Fiorano

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SF90 Assetto Fiorano

L'Assetto Fiorano è un allestimento specifico per la SF90 Stradale.[4] Comprende ammortizzatori speciali derivati dalle gare GT, oltre a una riduzione del peso complessivo di 30 kg ottenuta grazie all'utilizzo di materiali come fibra di carbonio, per pannelli porta e sotto-scocca, titanio per l'impianto di scarico e molle e inoltre l'alluminio per i bracci di sterzo e sospensioni invece che acciaio.[11] La vettura monta infine pneumatici con mescola più morbida e con scanalature ridotte per migliorare la prestazione in pista sull'asciutto.[7]

Esteticamente si distingue dalle altre versioni per la verniciatura bicolore composta da una striscia colorata che attraversa longitudinalmente la vettura a forma di "T" e da dettagli in fibra di carbonio come lo splitter e lo spoiler maggiorati.[11]

Per un costo totale di 50.000 in più rispetto al prezzo di base.

La SF90 XX è una versione speciale della SF90, prevista in 1398 esemplari sia in versione coupé (799 esemplari) che spider (599 esemplari). È il primo modello Ferrari della serie XX ad essere omologato per l’uso stradale. La potenza sale a 1030 CV, che le hanno consentito di girare sulla pista di Fiorano in 1’ 17” 309, record per le Ferrari omologate per uso stradale. Dal punto di vista estetico e dinamico, spiccano l’ala posteriore fissa in fibra di carbonio e le branchie sui parafanghi, oltre a diversi componenti sempre in fibra di carbonio.[12]

Il 13 giugno 2020 il regista Claude Lelouch ha presentato il cortometraggio Un grande appuntamento (Le Grand Rendez-vous), realizzato il 24 maggio 2020, reboot del suo Un appuntamento (1976), per promuovere la Ferrari SF90 Stradale, protagonisti Charles Leclerc, il principe Alberto II di Monaco e Rebecca Blanc-Lelouch, nipote del regista.

  1. ^ Valerio Berruti, SF90 Stradale "Pietra miliare della storia Ferrari”: è la prima ibrida di serie, su repubblica.it, 29 maggio 2019. URL consultato il 29 maggio 2019.
  2. ^ a b c Mirco Magni, Ferrari SF90 Stradale - 1.000 CV per la prima ibrida plug-in del Cavallino - VIDEO, su quattroruote.it, 29 maggio 2019. URL consultato il 30 maggio 2019.
  3. ^ Giovanni Lopes, Ferrari SF90 Spider: prestazioni a cielo aperto, su alvolante.it, 12 novembre 2020. URL consultato il 23 novembre 2022.
  4. ^ a b c d e f g h i j k Ferrari SF90 Stradale, su ferrari.com. URL consultato il 30 maggio 2019.
  5. ^ Alessandro Lago, La Ferrari SF90 Stradale e la festa riservata a 2 mila super clienti, su it.motor1.com, 1º giugno 2019. URL consultato il 9 giugno 2019.
  6. ^ Ferrari: presentazione Sf90 Stradale si apre nel ricordo di Lauda, su ansa.it, 29 maggio 2019. URL consultato il 22 giugno 2019.
  7. ^ a b c d e f Roberto Speranza, Ferrari SF90 Stradale: ibrida da panico [Video], su autoblog.it, 29 maggio 2019. URL consultato il 31 maggio 2019.
  8. ^ Fabio Sciarra, Flavio Manzoni - Il lato B è il pezzo forte della SF90 Stradale - VIDEO, su quattroruote.it, 7 giugno 2019. URL consultato il 9 giugno 2019.
  9. ^ a b Ferrari SF90 Stradale: l’inizio di una nuova era, su alvolante.it, 29 maggio 2019. URL consultato il 31 maggio 2019.
  10. ^ Ferrari SF90 Stradale / I driving mode e l’«eManettino», su ilsole24ore.com, 31 maggio 2019. URL consultato il 31 maggio 2019.
  11. ^ a b Alberto Sabbatini, Ferrari, al volante della SF90 Assetto Fiorano: mille cavalli di emozioni elettrificate, su motori.ilmessaggero.it, 13 giugno 2021. URL consultato il 23 novembre 2022.
  12. ^ https://www.alvolante.it/primo_contatto/ferrari-sf90-xx-spider

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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